venerdì 31 luglio 2009

Scie chimiche: il diagramma di Appleman e la militarizzazione della meteorologia

Pubblichiamo un testo scritto dall’amico Corrado Penna, tratto dal documento "Meteorologi e ministri: le contraddizioni insanabili". La prima parte verte sulle mistificazioni dei negazionisti che, per tentare di confutare le evidenze sulle chemtrails, si richiamano spesso agli studi di Appleman sulle scie di condensazione. Sono studi ormai obsoleti e riduttivi che non tengono conto dei progressi nell’ambito dell’aviazione. La seconda parte riguarda l’intreccio di connivenze, censure, mistificazioni di cui meteorologi, come il colonnello Costante De Simone ed il maggiore Guido Guidi, sono protagonisti indiscussi.



Che dire di questa morbosa affezione per il diagramma di Appleman del 1953? In base a tale diagramma empirico realizzato più di 60 anni, in seguito a rilevazioni relative ad aerei che utilizzavano motori ben differenti da quelli moderni, si vorrebbe interpretare anche ciò che avviene ai giorni nostri, cercando di dimostrare la possibilità che si formino scie di condensa anche in condizioni di bassa umidità relativa.

Eppure è ben noto (come viene spiegato anche nel documento negazionista del signor Randi analizzato nella seconda parte dell'articolo) che la formazione di scie di condensa dipende fortemente dal tipo di motore, dalla temperatura a cui opera e dal tipo di impurità (agenti da nuclei di condensazione) che vengono rilasciate insieme con i prodotti di combustione; ciò vuol dire che 60 anni di progresso e di innovazione nell'ambito della motoristica per aerei non sono un dettaglio di poco conto.

Come mai allora ci si affida a quel diagramma (secondo il quale a volte ci potrebbero essere scie di condensa anche con bassa umidità relativa) e non si fa riferimento, invece, a studi più recenti (e quindi certamente più affidabili) nei quali si insiste sul fatto che la scia di condensa si forma, solo quando si arriva alla saturazione dell'umidità? A tale proposito, si può citare una fonte non sospetta, ovvero un documento dell'aviazione statunitense del 1975 (Aviation weather) nel quale viene testualmente affermato a
pagina 144 quanto segue:

“The exhaust contrail is formed by the addition to the atmosphere of sufficient water vapor from aircraft exhaust gases to cause saturation or super-saturation of the air. Since heat is also added to the atmosphere in the wake on an aircraft, the addition of water vapor must be of such magnitude that it saturates or supersaturates the atmosphere in spite of the added heat”.

Ovvero:

“La scia di condensa del vapore fuoriuscito dal motore si forma a causa dell'immissione nell'atmosfera di vapore acqueo aggiunto dai motori dell'aereo in quantità sufficiente da causare la saturazione o sovrassaturazione dell'aria. Dal momento che l'atmosfera è anche surriscaldata dal motore dell'aereo, il vapore aggiunto deve essere di tale entità da saturare o sovrassaturare l'atmosfera, nonostante tale calore aggiuntivo”.

Come si potrebbe arrivare alla saturazione/sovrassaturazione del vapore partendo da un'umidità relativa molto bassa?

D'altronde anche un testo recente di meteorologia descrive il fenomeno nei medesimi termini, senza richiamarsi all'obsoleto diagramma di Appleman:

“L’immissione in atmosfera dei gas di scarico degli aerei, ricchi di nuclei di condensazione e di vapore acqueo, determina la sovrassaturazione del vapore acqueo e quindi la formazione di scie. Le scie di condensazione si formano ad altezze in cui la temperatura dell’aria è molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa almeno del 60%. Le scie possono più o meno durare nel tempo, a seconda della stabilità dell’aria e della quantità di vapore presente.” [Girolamo Sansosti & Alfio Giuffrida - Manuale di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici e climatici in collaborazione con l’U.A.I. (Unione Astrofili Italiani) - Gremese Editore – 2006 – pag. 86]

Molto interessante è anche la questione (citata in Aviation Weather) del calore dei motori degli aerei che surriscaldano l'aria, contribuendo ad inibire la formazione delle scie di condensa. Come si può verificare leggendo questo documento sulla storia del volo, sul finire degli anni '40 vanno in pensione i vecchi motori a scoppio ed inizia l'era dei turboreattori, ovvero degli aerei denominati aviogetti (o, con terminologia inglese, jets), e, a mano a mano che progredisce la tecnologia delle leghe metalliche, si rendono disponibili materiali sempre più refrattari al calore che permettono di costruire motori più potenti: sono motori che sviluppano più energia e che riscaldano di più.

Il sunnominato diagramma di Appleman è per l'appunto del 1953 e, dopo 20 anni di progressi e di cambiamenti nella motoristica, l'aviazione statunitense si affida a ben altri strumenti per valutare la formazione di scie di condensa, anche perché i motori sempre più potenti scaldano sempre di più: il calore aggiunto agisce in modo da inibire maggiormente il fenomeno delle scie di condensa (che non per niente si formano, quando la temperatura esterna è di molto inferiore agli zero gradi centigradi).

Interessante è altresì quanto viene affermato sui nuclei di condensazione rilasciati con i gas di scarico dell'aereo: di norma i nuclei di aggregazione sono abbastanza grossi:

Recent experiments however, have revealed that visible exhaust contrails may be prevented by adding very minute nuclei material (dust for example) to the exhaust. Condensation and sublimation on these smaller nuclei result in contrail particle too small to be visible”.

Ovvero:

Recenti esperimenti, tuttavia, hanno rivelato che le scie di condensa visibili possono essere evitate, aggiungendo nuclei molto piccoli (polvere per esempio) a quanto viene emesso dal motore. La condensazione e la sublimazione su questi nuclei più piccoli produce particelle di condensa troppo piccole perché la scia risulti visibile”.

Questo, oltre a confermare l'importanza del tipo di motore sulla formazione di scie di condensa richiama alla mente il fatto che l'aviazione militare ha tutto l'interesse ad evitare la formazione di scie di condensa, in quanto persino un aereo con sistemi di dissimulazione anti-radar sarebbe visibile agli occhi di un nemico, se si lasciasse dietro una visibile scia di condensa. Mi chiedo allora: possibile che, a 30 anni di distanza dagli studi menzionati in un documento del 1975, l'aviazione militare non abbia già dotato i suoi apparecchi di tale tecnologia?

Se così fosse la probabilità che un velivolo militare generi una scie di condensa visibile sarebbe prossima allo zero, con buona pace di chi afferma che le scie rilasciate da formazioni di velivoli sono un fenomeno normale da attribuire ad aerei militari.

Ma torniamo alle cose dimostrabili con prove concrete, come alcuni video che qui di seguito riporto e che servono a rinforzare quanto già dimostrato nelle parti precedenti dell'articolo.

Questo è il video realizzato (di recente) da un attivista contro le chemtrails a Florence, una cittadina dello stato dell'Oregon. Le traiettorie di questi aerei che sembrano divertirsi a fare disegni di ogni foggia nel cielo, con abbondanza di scie che si richiudono su sé stesse, fanno venire in mente la già citata affermazione del colonnello De Simone di cui ho già ampiamente discusso nella prima parte:

“Esistono inoltre punti di riferimento a terra al di sopra dei quali le aerovie hanno variazioni di direzione anche ad angolo retto. A un osservatore sottostante, le scie appaiono curvare bruscamente” .

Ci spieghi, signor De Simone, quante aerovie passano sopra la cittadina di Florence che formano tutta quella serie ravvicinata di angoli retti (!) tanto che ad un osservatore sottostante appaiono (sic!) talmente curvate fino a chiudersi su sé stesse? Siamo seri per favore: sappiamo benissimo che la verità è un'altra, che si tratta di scie chimiche, ovvero di un deliberato progetto di irrorazione con agenti chimico-biologici e che lei è stato coinvolto (forse controvoglia, o almeno così voglio sperare) in questa campagna di propaganda negazionista.

Una sola cosa allora chiediamo a lei, signor colonnello: è questa la maniera in cui fa fede al giuramento che pronunciò tanti anni fa, quello di difendere la propria patria? La patria che ha giurato di difendere siamo noi, signor colonnello, e non ci sentiamo difesi per niente da quelle centinaia di aerei che sorvolano il nostro cielo, rilasciando composti tossici. Le sembra possibile davvero obbedire contemporaneamente a quel giuramento ed agli ordini che riceve dalla struttura di cui si è ritrovato a far parte?

Possiamo anche immaginare con quali argomentazioni hanno convinto a collaborare a questo progetto molte delle persone che adesso si adoperano a negare l'evidenza mostrata in questo ed altri video. Forse le hanno raccontato che la Terra si sta oltremodo riscaldando per l'effetto serra del CO2 e che l'unica possibilità di porre un argine a questa situazione è quello della geo-ingegneria, ovvero della dispersione di particolato riflettente tutto intorno al pianeta, ma se si informa bene leggendo
questi articoli e guardando questo documentario si rende conto che si tratta di una patetica scusa: se c'è un "effetto serra", esso è artificialmente creato proprio dalla diffusione delle scie chimiche.

O forse le hanno detto che la dispersione del particolato metallico è indispensabile per mantenere una supremazia militare basata sull'impiego di sistemi di rilevazione radar tridimensionali ed armi al plasma; una supremazia militare nei confronti di un ipotetico nemico che, però, adopera le stesse
scie chimiche e la stessa tecnologia sul proprio territorio, come è facile verificare.

O forse le hanno detto che gli agenti biologici dispersi nell'aria sono vaccini che servono a contrastare la diffusione di una qualche pandemia, ma, se si informa bene leggendo questo articolo sulla pandemia e questo sui vaccini potrà capire quanto siano false anche queste argomentazioni. La realtà purtroppo è che il sistema militare è un sistema di morte, che
le guerre sono state combattute per ammazzare milioni di persone e portare lauti profitti a pochi pescecani.

Scie circolari fotografate in Francia ... corridoi aerei con 4 angoli retti? Irrorazione di composti chimici semmai!

In ogni caso, l'operazione scie chimiche è un'operazione segreta che si cerca di tenere nascosta alla popolazione. Di recente le irrorazioni
vengono intensificate nelle ore notturne oppure quando è disponibile una copertura nuvolosa dietro la quale gli aerei avvelenatori si nascondono alla vista (ma non certo all'udito). Davvero pensate che state collaborando ad un progetto segreto per il nostro bene che non ci può essere rivelato? Per favore, pensateci bene. Pensate davvero che si tratti di un progetto indispensabile per il bene comune, ma che occorra mantenerlo segreto per evitare che venga bloccato dall'isterismo della popolazione o delle organizzazioni ambientaliste? Di sicuro le organizzazioni ambientaliste, pur essendo informate sulle scie chimiche (ovviamente ci abbiamo pensato già da tempo) hanno deciso di non occuparsene, perché i loro vertici sono stati tutti cooptati.

Forse qualcuno si è lasciato convincere che si tratta di un'operazione indispensabile per la salvaguardia della nostra salute, forse qualcuno si è lasciato convincere che si tratti di un'operazione indispensabile per mantenere una (velenosa) superiorità militare, scuse patetiche che non reggono il confronto con la realtà, anche perché, oltre all'aerosol di bario e di alluminio, vengono dispersi dei nanosensori la cui distribuzione sulle popolazioni civili in tempo di pace non si può giustificare con nessuna delle patetiche giustificazioni che i responsabili dell'operazione scie chimiche possono avere fornito ai loro sottoposti.

Ma di sicuro quanto avviene nei nostri cieli è altamente immorale, perché nessuno può permettersi di decidere al posto nostro su questioni relative alla nostra salute. Anche se dovessi credere allo spauracchio dell'effetto serra del biossido di carbonio, rivendicherei lo stesso il diritto di scegliere di soffrire il caldo, piuttosto che essere
avvelenato da metalli come l'alluminio ed il bario che causano malattie neurodegenerative.

La prego, signor colonnello, non si renda complice di questo moderno genocidio: siamo noi la patria che deve difendere e non quei poteri occulti che la spingono a rilasciare certe ridicole affermazioni.

Se ancora le mancano le prove su quelli che sono realmente gli effetti dell'operazione scie chimiche, si guardi
questo video realizzato negli U.S.A., dove l'irrorazione chimico-biologica è iniziata verso il 1990. Apra gli occhi, signor colonnello, perché in questo mondo crudele chi inganna spesso è stato ingannato a sua volta. Apra il suo cuore, signor colonnello, si metta una mano sulla coscienza e sia fedele alla sua patria:

la sua patria siamo noi, 56 milioni di cittadini italiani!


Si ringrazia l'amico Pirata Pantani per la segnalazione del testo "F.A.A. - Aviation Weather 1975".

domenica 26 luglio 2009

Incendi, voli notturni e geo-ingegneria: gli avvelenatori scatenano l'inferno sulla terra

L'Italia brucia, ma non è l'unico stato ove si sono sviluppati terrificanti incendi. Anche la Francia (ivi compresa la Corsica), la Spagna, la Turchia, la Grecia ed il Portogallo hanno subìto roghi devastanti e difficili da estinguere.

I media di regime, come sempre, non ci svelano le reali cause degli incendi che, in modo incredibilmente sincronizzato, sono divampati anche quest'anno in varie aree d'Europa. Come sempre, si addossa la responsabilità ai soliti fantomatici piromani. Quasi fa sorridere la dichiarazione secondo cui è stata ritrovata intatta una scatola di fiammiferi, che sarebbe servita da miccia, in una zona laddove è visibilmente tutto cenere e devastazione. Intanto in Francia alcuni militari sono stati visti appiccare il fuoco con alcuni razzi di segnalazione. L'identità dei responsabili è a tutt'oggi ignota. Anche in Italia, nel 2007, furono avvistati elicotteri lanciare razzi sui terreni sottostanti.

L'agronoma californiana Rosalind Peterson notava che gli incendi di questi ultimi anni sono impossibili da spegnere, poiché le piante sono cosparse di biossido di zolfo che viene diffuso con gli aerei. Sì, quelle scie in cielo non sono condensa, ma una mistura micidiale di elementi chimici e metalli come il trimetilalluminio, il bario, il biossido di zolfo, il titanio e, casualmente, sono elementi e composti dannatamente infiammabili. Che cosa avviene allora se le temperature aumentano sensibilmente (grazie anche alle emissioni elettromagnetiche) e se, magari, qualcuno e con metodi da commando, appicca il fuoco alle sterpaglie ed ai boschi? Vale la pena ricordare episodi precedenti.

Anche in quella occasione, stranamente, le immagini satellitari non furono più disponibili nei giorni successivi alla pubblicazione di un nostro articolo dedicato alla questione. Quest'anno i gestori del "MODIS Rapid Response System" (mappe satellitari ad alta risoluzione fornite da due satelliti gestiti dalla N.A.S.A.) hanno pensato bene di non correre i rischi del 2007, così hanno reso irraggiungibili i server per alcune ore, giusto il tempo necessario per rimuovere e sostituire le satellitari scomode.

Le cause di questi incendi risiedono in due fattori principali:

a) le irrorazioni aeree (a bassa ed alta quota) di prodotti infiammabili
b) le emissioni di microonde

Una volta create le condizioni idonee, intervengono squadre addestrate per scatenare l'inferno.

Intanto il programma di legittimazione delle irrorazioni prosegue, grazie anche alla provvidenziale spinta mediatica fornita dal burattino, presidente degli Stati Uniti, Barak Obama: egli ha recentemente affermato che la geoingegneria è l'unico mezzo per contrastare (sic) il "riscaldamento globale". Sulla Rete, in televisione, sulle riviste e sui quotidiani troviamo quindi articoli come questo.

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Pumping sulfur dioxide into the stratosphere to block the sun, brightening clouds with reflective sea salt, or fertilizing the oceans with iron are just some of the way-out schemes some scientists have proposed to fight global warming if all else fails.

This week, the American Meteorological Society issued a final version of its policy statement on geoengineering Earth’s climate system. The organization warns against the potential risks but also endorses research into the feasibility of such efforts, along with their ethical, social and political implications.

“Geoengineering will not substitute for either aggressive mitigation or proactive adaptation, but it could contribute to a comprehensive risk management strategy to slow climate change and alleviate some of its negative impacts,” the statement says.

President Barack Obama’s science advisor, physicist John Holdren, has previously said, “We have to keep geoengineering on the table...because we might get desperate enough to use it
.”
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Sì, avete letto bene. Si ammette tranquillamente che è necessario diffondere, con gli aerei, "sulfur dioxide", ovvero biossido di zolfo. Stupisce il fatto che si voglia ignorare l'elevato potere da "effetto atmosfera" del biossido di zolfo, decine di volte superiore al CO2. In pratica si disperdono (sì, "si disperdono" già da anni e non "si vorrebbero disperdere") biossido di zolfo[1] ed esafluoruro di zolfo[2] con la motivazione ufficiale di limitare l'effetto atmosfera, quando tale composto sortisce l'effetto contrario.

Osservate il cielo: è di un azzurro pallido, molto vicino al bianco? La luce è accecante? Il sole appare circondato da un alone opaco? Non c'è una sola nuvola? Dove sono i cumuli? Fa un caldo insopportabile e l'aria è irrespirabile? Di sera avete a volte avvertito l'inconfondibile odore della capocchia di un cerino? E' lo zolfo e badate bene che questo viene diffuso in atmosfera da anni! Il motivo? Fornire credibilità e forza alla teoria dell'effetto serra da CO2, in modo tale da promuovere l'introduzione di nuovi balzelli su chi "inquina", producendo CO2 ed indurre i politici e gli scenziati riottosi (pochi, in verità) ad adottare tecniche di geoingegneria per contrastare gli effetti indotti proprio dalla geoingegneria. E' folle? No. Dietro a questo paravento gira un fiume di denaro e si nasconde una molteplicità di interessi, sia militari sia civili. In tal modo, si potranno nel contempo legittimare le irrorazioni e si potrà disperdere praticamente di tutto in atmosfera, senza dover fornire alcuna spiegazione.

Sì, perché le persone cominciano a vedere e chiedono spiegazioni e ciò è un ostacolo rispetto ai piani, perciò, nei paesi dove esiste maggiore informazione sulle scie chimiche, gli avvelenatori sono costretti a dissimulare e questo inficia la piena efficienza del progetto. Su Francia, Italia, Grecia, Spagna, infatti, stanno concentrando le operazioni nelle ore notturne. Le satellitari mostrano fitte nebbie composte da particelle autolevitanti,[3] create ad hoc con scie chimiche di tipo non persistente (scie quindi non visibili da satellite), nebbie che si diradano durante la giornata, per poi caricarsi elettricamente con i raggi solari. Da qui la quasi totale assenza di voli diurni, non necessari con l'alta pressione, anche se questa "evoluzione" nelle tecniche di avvelenamento della biosfera risulta sempre un compromesso che ridimensiona il conseguimento di alcuni obiettivi.

Sulla Francia del Nord Ovest, la mattina del 26 luglio, la situazione appare differente, a causa di una perturbazione atlantica in arrivo durante la notte. Ecco quindi che sono state, di prima mattina, stese scie chimiche di tipo persistente a mo' di barriera per bloccare il fronte nuvoloso. Pare che ci siano riusciti.

Il nostro problema, ora, consiste nel fatto che qualcuno vuole un pretesto per attuare indisturbati ed alla luce del sole progetti di bioingegneria e bio-nanotecnologia, sulle nuove armi (al plasma e non solo), sulla disgregazione e ricomposizione molecolare (vedi bang sonici), sulle comunicazioni militari basate sulla luce laser etc.

Le operazioni di aerosol nel mondo sono rimaste sino ad ora un segreto proprio perché a condividerne interessi e scopi sono in molti. Sul carro dei militari sono salite le aziende O.G.M., le aziende farmaceutiche, i centri universitari, i governi etc. Gli interessi e gli scopi raggiungibili sono dunque innnumerevoli. Escludiamo categoricamente l'opzione "per il vostro bene" e prediligiamo l'opzione "sfoltimento della popolazione ed indebolimento psicofisico della rimanente". L'aumento vertiginoso di patologie legate ai metalli pesanti (Alzheimer, S.L.A., Parkinson, linfomi) è l'effetto voluto ed in questo modo si ottengono due risultati:

a) aumento del fatturato per le aziende farmaceutiche
b) sfoltimento della popolazione, lento, ma inesorabile.

La geoingegneria diventerà il cavallo di Troia ideale e non è lontano il giorno in cui verrà imposto un nuovo balzello per finanziare quelle stesse operazioni che, per ora, restano ancora clandestine e che sono definite nel mondo "chemtrails". In definitiva pagheremo per venire avvelenati ed un giorno, forse, dovremo invidiare coloro che non sono sopravvissuti.

"Vi sarà un giorno in cui l'uomo bianco non avrà altro cibo che le sue banconote".

Capo tribù HOPI


[1] Biossido di zolfo (SO2)

Il biossido di zolfo, o anidride solforosa (SO2), è un gas dall’odore pungente, la cui presenza in atmosfera deriva dalla combustione di prodotti organici di origine fossile contenenti zolfo, quali carbone, petrolio e derivati.
In natura l’anidride solforosa viene immessa in atmosfera al seguito delle eruzioni vulcaniche, mentre le principali sorgenti antropiche sono costituite dagli impianti per il riscaldamento e la produzione di energia alimentati a gasolio, carbone e oli combustibili. Il traffico contribuisce alle emissioni complessive di biossido di zolfo solo in minima parte.
L’esposizione a SO2 - che peraltro è un inquinante caratterizzato da una soglia di percezione molto bassa - provoca nell’uomo irritazione e lesione al tratto superiore dell’apparato respiratorio e aumenta la predisposizione a episodi infettivi acuti e cronici (tracheiti, bronchiti, ecc.). I danni alla vegetazione (maculatura fogliare e arresto della crescita) e ai materiali (corrosione) sono dovuti essenzialmente alla partecipazione di questo inquinante nella formazione delle cosiddette “piogge acide”.

[2] Esafluoruro di zolfo (SF6)

L’esafluoruro di zolfo è un gas che possiede caratteristiche dielettriche notevoli, perciò è largamente impiegato nei sistemi radar militari (es. AWACs) come medium per la propagazione delle onde.

Attualmente gli standard militari usano esafluoruro di zolfo puro, e nessuna alternativa viene proposta. L'esafluoruro di zolfo cattura efficacemente la radiazione infrarossa, e vista la sua relativa inerzia chimica, non viene rimosso velocemente dall'atmosfera terrestre. Queste proprietà lo rendono un potente gas serra.

Diversi esperimenti fanno largo uso di SF6 come gas tracciante per lo studio delle peculiarità chimico-fisiche delle nubi. Uno di questi è “Studio dell'elemento tracciante nello scambio verticale dei cumulonembi”.

[3] Da un documento del C.F.R.:

"So far, launching reflective materials into the upper stratosphere seems to be the easiest and most cost-effective option. This could be accomplished by using high-flying AIRCRAFT, naval guns, or giant balloons. The appropriate materials could include SULFATE AEROSOLS (which would be created by releasing sulfur dioxide gas), ALUMINUM OXIDE DUST, or even SELF-LEVITATING and SELF-ORIENTING designer particles engineered to migrate to the Polar Regions and remain in place for LONG PERIODS".


Un particolare ringraziamento va al nostro amico Arturo, per la ricerca bibliografica.

venerdì 24 luglio 2009

History Channel: documentario sulle scie chimiche

Domani il canale History Channel manderà in onda un documentario sulle scie chimiche, intese come strumento per la guerra climatica e meteorologica. Nel programma sono intervistati il giornalista canadese William Thomas, il ricercatore indipendente statunitense, Jerry Smith, e Nick Pope, britannico, ex segretario dell'ufficio preposto alla raccolta di segnalazioni di avvistamenti U.F.O. presso la Royal air force. Sebbene il documento si inoltri solo nella prima infernale bolgia delle scie tossiche, relativa appunto alla possibilità di intervenire sui fenomeni atmosferici per causare alluvioni, nubifragi, siccità, per potenziare e dirigere gli uragani etc., si può considerare un passo avanti nell'informazione, anche perché finalmente viene superato il tabù linguistico che induce ancora alcuni tremebondi studiosi ad usare la forviante espressione "scie di condensazione persistenti" (persistent contrails): infatti finalmente si adopera il termine "chemtrails". Né, pur ricordando che altri ed assai più sinistri sono gli scopi delle scie chimiche, si possono dimenticare i disastri, con vittime umane, provocati dalla geo-ingegneria: rovinosi incendi (vedi Piromani con le ali), inondazioni, temperature torride, danni agli ecosistemi.

Ringraziamo la gentillissima Dottoressa Staninger per la segnalazione.




Fonte: Tanker Enemy

martedì 14 luglio 2009

Le dichiarazioni di A.C. Griffith sulle scie chimiche

Ho tradotto un'intervista rilasciata da un ex militare statunitense, A.C. Griffith ad una giornalista radiofonica, Joyce Riley. Ho deciso di pubblicare le parti dell'intervista che contengono notizie credibili, soprattutto perché tangenti o coincidenti con le informazioni finora acquisite dai vari ricercatori (ad esempio, sul progetto R.F.M.P. - V.T.R.P.E.). Ho, invece, omesso le affermazioni superflue e quelle depistanti, come le speculazioni sugli uragani Ivan e Kathrina che sarebbero stati scatenati dai Russi. Sappiamo che non è vero: Russi e Statunitensi e, più in generale, le varie superpotenze e potenze sono coalizzate contro le popolazioni, altrimenti non si comprenderebbe perché i Russi abbiano creato delle basi H.A.A.R.P. proprio come i loro "rivali" e per quale motivo usino le scie chimiche a danno dei cittadini inconsapevoli. Non escludiamo che, in qualche occasione, Federazione russa ed U.S.A. siano stati impegnati in scaramucce, ma da decenni i due stati cooperano in piani strategico-militari (almeno sin dal 1963, quando era presidente John Fitzgerald Kennedy: si ricordi il National security action memorandum n. 271) Si tratta della solita disinformazione o, per lo meno, delle distorsioni dovute ad un malinteso senso del patriottismo. Sono le stesse aberrazioni che incrinano le indagini dell'ingegnere Thomas Bearden: anch'egli, infatti, ritiene che i Russi attacchino gli Statunitensi con armi scalari, come se le forze armate a stelle e strisce non fossero in grado di prevenire e neutralizzare qualsiasi aggressione esterna, come se l'arsenale nucleare nord-coreano non fosse stato sviluppato grazie a tecnologie statunitensi. Insomma Mosca e Washington fanno il paio per malvagità e spregiudicatezza.


Intervista rilasciata da A.C. Griffith a Joyce Riley. Griffith è uno dei ricercatori sulle operazioni globali di irrorazione che è venuto allo scoperto.


A.C. Griffith è stato associato al N.S.A. per il quale ha condotto operazioni top secret, è esperto di crittografia e, in tempi più recenti, è stato coinvolto in operazioni della C.I.A. E’ stato sposato con una donna avvocato e giudice, suo suocero è stato Capo della Giustizia della Corte Suprema della Virginia.

Questa è una trascrizione testuale di quello che ha detto durante l'intervista condotta da Joyce Riley.

Griffith

Alcuni anni fa ho ricevuto una chiamata da Mike Blair della testata "Spotlight", giornale di Washington, ora chiamato "The American Free Press”: egli mi ha chiesto di aiutarlo a lavorare con lui a proposito delle scie rilasciate dagli aerei. Il tempo è passato: credo siano passati circa otto o nove anni.

Siamo stati realmente all'interno del programma. Eravamo le uniche persone nel mondo che sono state effettivamente all'interno del programma, il programma di aerosol, il programma “chemtrails”.

Sto parlando, in realtà, dell’operazione gestita nella base area di Wright Patterson. Il programma era codificato con parecchi acronimi e nessuno avrebbe mai infranto il segreto che lo copriva.

Sappiamo che alcune persone sono morte nel corso di tale programma. Alcune persone sono state colpite, affinché fossero convinte a restare “calme”. Sappiamo che altre cose sono successe a persone-chiave di questo programma. Uno dei personaggi-chiave che ha progettato l'aerosol, aerosol di sali di bario, era stato incaricato dall'amministrazione Reagan, ma ora è rinchiuso nel penitenziario federale. Essi vanno da lui per porgli delle domande, ma è ancora in prigione.

Ciò è fonte di preoccupazione, non è vero? L'uomo che ha progettato l'aerosol di sali bario è in prigione!

All'inizio, gli aerei volavano relativamente bassi, 10.000 piedi o meno e, nel frattempo, il programma si stava sviluppando. Erano per la maggior parte aerei della C.I.A. Ora il programma è stato esteso ad aerei commerciali e di linea che sono stati dotati di dispositivi per l’erogazione, dispositivi gestiti da sistemi informatici e satelliti in modo da distribuire le miscele di sali di bario. Il nome in codice del progetto è “Cloverleaf". E' molto riservato: è il più segreto che io abbia mai visto. Delle persone sono morte per averne parlato.

Ho ascoltato la sua trasmissione pochi minuti fa, il generale (che ha parlato, n.d.r.) ha affermato di essere molto patriottico e si sente costretto a parlare ed è esattamente come mi sento io. Sono molto patriottico. Sono nato prima della Seconda guerra mondiale, sono anziano.

Io vengo da quella generazione, con la mente già formata. Questo è il mio paese, lo vedo dissolversi. Il mio paese è stato distrutto, proprio di fronte ai miei occhi e le persone vengono ferite. Questo è il motivo per cui ho accettato di partecipare al programma radiofonico di oggi. Molti di voi mi hanno chiesto tante volte di farlo e sono stato molto riluttante, ma è giunta l'ora, l'ora di parlare e di divulgarlo alla gente.

Riley

Lo fa mettendo a rischio la sua vita, non crede?

Griffith

Sì, è proprio così.

Riley

Quindi ci sono persone che hanno perso la vita, persone che sono ora in carcere a seguito della divulgazione di tali informazioni. Lei dice di essere stato molto patriottico: è ancora molto patriottico e lo sta facendo per patriottismo, per amore per questo paese?

Griffith

Nella stessa misura in cui so che lei lo è (patriottica, n.d.r.).

Riley

Esattamente, esattamente!

Griffith

Veda Joyce, io provengo da Richmond in Virginia, a pochi chilometri dal posto dove ci fu Patrick Henry nel 1775. Egli parlava di Thomas Jefferson, George Washington ed altri nella chiesa di St. John's. Lamentavano l'oppressione proveniente dal Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord in quel periodo. Egli è stato obbligato da loro a non prendere decisioni strategiche in merito e concluse il suo discorso, dicendo loro: "Non so quale altra direzione si possa scegliere, ma datemi la libertà (di decidere, n.d.r.) o la morte". Penso che ci stiamo avvicinando ad un momento come quello. [...]

Continuiamo con lo scandalo Iran Contras. Il computo dei corpi, all'aeroporto militare di Mena, Arkansas, è stato di circa settantacinque persone di cui è stato inscenato il suicidio. La C.I.A. ha gestito tutta la cosa all'aeroporto di Mena. Ci hanno messo in mezzo la società Richmond Aviation (per conto della C.I.A.) e portato gli aerei in tutte le parti del mondo per la rimessa a nuovo. Barry Seals torna alla ribalta: ricordatevi di Barry Seals e dei fatti di J.F.K. e di Carlos Marcello, il trafficante di droga. Barry Seals procurò un KC123 dalla base di Wright-Patterson per l'America del Sud e ricevette la droga in cambio. Ci sono stati affari per centinaia di tonnellate di droga. Era tantissima droga, treni merci carichi di stupefacenti e settantacinque persone che rimasero coinvolte, compreso Vance Pollster, vennero prelevate.

Notare una cosa interessante: l'Ammiraglio Jeremiah Border era a capo di operazioni navali. Era un ebreo. Si era arruolato in Marina, quando aveva diciassette anni. Ci rimase per sei anni e fu in lizza per divenire l'ufficiale numero uno della Marina militare degli Stati Uniti. Be’, inaspettatamente una notte decise di “uccidersi” nella sua casa, sparandosi due volte nel petto con il fucile. Egli si era opposto al progetto chemtrails. Poi il progetto chemtrails cominciò dopo che l'ammiraglio Border fu sostituito. Così, si vede l'immagine di come funziona questa faccenda. La C.I.A. finanzia progetti con fondi acquisiti altrove. Non necessariamente le somme che sono destinate alla C.I.A. provengono dal Congresso. Il Congresso è completamente ignaro del programma di aerosol. Hanno paura di chiedere.

Ebbi un incontro con l'amministratore degli stanziamenti del Congresso. Percorse tutto il tragitto da Richmond a Washington per incontrarmi. Trascorremmo circa un'ora e gli feci una panoramica completa (del programma chemtrails, n. d.. r). Lui mi guardò, si alzò e disse: "Che cosa aspetti che faccia, Griff? Essi mentirebbero anche a me". Gli strinsi la mano, abbracciai la segretaria e me ne andai. [...]

Riley

Parliamo di chemtrails: lei ha fatto ricerche significative: è stato lei stesso nel programma? Che cosa ha appreso?

Griffith

Non è così semplice, Joyce, si tratta di una cosa molto complicata. È necessario conoscere la gente, è basilare sapere che cosa sono in grado di fare, è essenziale conoscere le loro intenzioni, è necessario rendersi conto che si tratta di persone senza volto che non sono state elette. Non si sa chi siano, non si sa che cosa stiano mettendo in quegli aerei. La sicurezza delle sostanze che stanno mettendo in quegli aerei... qualsiasi cosa essi mettano nell'aereo viene poi fuori dal velivolo. Questa è la vera preoccupazione.

All''E.P.A. è stato intimato di tenere il naso fuori dalla faccenda. Qui in Virginia, persone di alto livello del Dipartimento della qualità ambientale, mi hanno detto che vogliono essere lasciati in pace e che non si deve verificare la qualità dell'aria, quando si tratta di aerosol. Dicono che bisogna parlare solo di livelli di ozono.[...]

La D.A.R.P.A. è coinvolta negli aerosol. Li abbiamo beccati, mentre irroravano la città di Ashville nel North Carolina diversi anni fa con la sostanza chiamata B.C.T.P. sviluppata sotto contratto presso l'Università del Michigan.

Il rappresentante del Congresso Dennis Kucinich introdusse l'H.R. 2799. Fu chiamato da parte e gli fu ingiunto di ritirare la proposta di legge. Lui lo fece e calò un velo di silenzio sulla faccenda. [...]

I piloti probabilmente non sanno quello che fanno: gli equipaggi che hanno messo lì non hanno idea del perché siano lì. Riteniamo che sia stato comunicato loro che si tratta di operazioni governative per contrastare il global warming. Credono sia così, ma in realtà lo scopo è ben diverso.

Si tratta di un sottoprogramma della Marina chiamato V.T.R.P.E. Questo è ciò che è veramente. Abbiamo sentito tutti i tipi di spiegazioni per sette, otto anni, ma riguardano il V.T.R.P.E. E' un sistema computerizzato: R.F.M.P. e V.T.R.P.E. comprendono programmi e sottoprogrammi. E’ stato messo a punto per la prima volta per la portaerei “Enterprise” e per altre portaerei per la visualizzazione del campo di battaglia. Il sistema non funzionerebbe adeguatamente oltre il terreno o piuttosto con poca precisione, senza la creazione di un corridoio di onde radio sulla terra per cui è necessario spargere una miscela di sali di bario che consente all'intero sistema di funzionare. E 'il sistema che usano gli Stati Uniti in Afghanistan ed Iraq e probabilmente sarà impiegato in Iran e in alcuni altri teatri di guerra. [...]

Nell'ambito del programma della Marina troviamo la D.A.R.P.A. che è addentro alle biotecnologie: è quello di cui parla Clifford Carnicom. Egli ha individuato molte sostanze biologiche nocive provenienti dagli aerosol. Abbiamo la più grande ammirazione per Carnicom ed abbiamo ammirazione per il meteorologo Scott Stevens. Quindi la D.A.R.P.A. è coinvolta. [...]


Il V.T.R.P.E. è un sotto programma, un programma computerizzato riguardante il sistema di pianificazione delle radio frequenze nelle missioni (di guerra, n.d.r.): è la chiave senza la quale noi (esercito U.S.A., n.d.r.) non possiamo combattere le guerre. Nella seconda guerra mondiale tu prendevi un soldato col fucile e gli dicevi: “Spara”. Oggi le operazioni militari sono guidate dai satelliti e da radar a terra. La D.A.R.P.A. è entrata nel programma; un'altra agenzia è entrata nel programma e non si sa che cosa venga fuori (dall'aerosol, n.d.r.) di quegli aerei [...] Gli Statunitensi sono all'oscuro di tutte queste operazioni, vivono le loro vite senza sapere [...]

Joyce

Parlami dei misteriosi boati.

Griffith

I boati si odono in tutti gli U.S.A. Non sappiamo quale sia la vera causa: probabilmente è l'effetto di un trasmettitore interferometro che scuote la terra, può scatenare terremoti. A volte si possono udire delle deflagrazioni che attraversano le città. È o stesso sistema che sta provocando uragani, aumentandone la potenza. [...]

lunedì 13 luglio 2009

Scie Chimiche: modello di segnalazione al Sindaco

Proponiamo all'attenzione dei lettori un modello per una segnalazione da presentare al sindaco del proprio comune e/o all'assessore competente, circa il problema delle scie chimiche. Tale lettera potrà essere modificata in relazione alle situazioni contingenti. Sarà opportuno corredare l'esposto di un'idonea documentazione cartacea (ad esempio copia dell'ordine del giorno presentato dal Comune di Cesena) e/o multimediale.


Il modello può essere scaricato, in formato Word oppure in formato PDF a questo link.

giovedì 9 luglio 2009

Attacco all'informazione

Recenti fatti ed acquisizioni ci inducono a pensare che la disinformazione stia preparando un attacco contro il Comitato Tanker Enemy, evitando, però, di sfiorare la questione "scie chimiche", ma appigliandosi a cavilli del ginepraio normativo. E' quindi possibile che qualcuno decida di ricorrere a calunnie, ad insinuazioni e ad accuse del tutto pretestuose, pur di bloccare la divulgazione sulle scie chimiche. Qualsiasi eventuale azione contro il Comitato Tanker Enemy, nella forma di sabotaggio del blog o di iniziative "legali" contro i suoi rappresentanti dovrà essere interpretata come un pretesto per censurare l'informazione. Qualsiasi eventuale misura, dichiarazione ed addebito ai danni del Comitato e dei suoi esponenti sarà una plateale scusa volta a criminalizzare la libertà di espressione e di ricerca.


Ecco come lo Stato impiega alcuni operatori appartenenti alle forze dell'ordine. Clicca qui.




Fonte: Tanker Enemy

lunedì 6 luglio 2009

Il torio nelle scie chimiche

Alcuni ricercatori hanno individuato, tra gli elementi diffusi per mezzo delle scie chimiche, anche il torio. Il torio è un elemento chimico piuttosto diffuso nella litosfera, sebbene in ambienti geologici poco comuni ed in basse concentrazioni. La sua abbondanza relativa (15 parti per milione) è di poco inferiore a quella del piombo e tre volte superiore a quella dell’uranio. Il minerale da cui si estrae il torio è la monazite, in cui è associato al cerio. I tredici isotopi del torio oggi conosciuti sono tutti radioattivi. L’isotopo naturale è il torio 232 che ha una lunghissima vita media: 1,4 X 10 alla decima anni! Tra gli isotopi artificiali deve essere ricordato il torio 233, la cui vita media è di 22 minuti, ottenuto con bombardamento con neutroni del torio 232 e che, decadendo, origina l’uranio 233.

Il torio metallico è molto duttile e piuttosto tenero, in polvere è grigio. Esso è usato come assorbitore di gas nella tecnica dell’alto vuoto ed anche per la produzione di elettrodi e cellule fotoelettriche sensibili a certe radiazioni ultraviolette, ma la più rilevante applicazione è in campo nucleare.

Quando il torio viene sparso con le scie velenose, si deve pensare in primo luogo, tenendo conto della mente depravata dei criminali che hanno concepito ed attuato l’operazione, che tale elemento radioattivo serva per causare patologie tra la popolazione. Sono note, infatti, le pericolose e talora letali conseguenze della radioattività sugli organismi viventi, tra cui le mutazioni genetiche e varie forme tumorali, come la leucemia. Il torio quindi è un “ottimo” strumento per quello che, in inglese, è definito depopulation system, ossia sistema per il decremento demografico, perpetrato con i virus (dell’AIDS in primis), le radiazioni non ionizzanti, il fluoro nei dentifrici, il Prozac nell'acqua potabile, l’aspartame, gli psicofarmaci etc. L'esposizione al torio in atmosfera può portare ad un aumento del rischio di cancro ai polmoni, al pancreas ed al sangue.

Non si può escludere che l’impiego di questo elemento risponda ad altri scopi, un po’ meno diabolici: poiché il torio metallico assorbe i gas, potrebbe essere impiegato, in sinergia con il bario, per alterare la composizione dei gas atmosferici. Infine, essendo il torio metallico sensibile a certe radiazioni ultraviolette, potrebbe essere sparso nella ionosfera per determinare o catalizzare particolari reazioni con i raggi UV, costituiti da una radiazione elettromagnetica di lunghezza d’onda compresa tra 0,1 e 0,4 micron di millimetro. La proprietà saliente di questi raggi è quella di favorire moltissime reazioni fotochimiche.

Comunque sia, lo spargimento di torio è la riprova (qualora se ne avverta ancora il bisogno) di chi siano veramente coloro che decidono il destino del mondo e dell’umanità: degli assassini assai peggiori dei nazisti che, almeno, non osavano trincerarsi ipocritamente dietro parole vuote come democrazia, libertà e giustizia, per giustificare i loro atroci, innominabili misfatti.



Fonti:

M. Castle,
Resoconti da tutta la nazione indicano che l’agenda si è intensificata in questi ultimi mesi, 2006
Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, sotto le voci torio ed ultravioletto
Scienze naturali, a cura di M. Tozzi, Milano, s.v. nucleare energia
A.Worthington,
Irrorazione ed armi elettromagnetiche nell’era della guerra nucleare, 2004