sabato 12 settembre 2009

Trasmissione delle patologie e quarzo

Lo psicologo statunitense e studioso della scienza russa, David Wilcock, in una recente conferenza, intitolata "Enigma 2012", ha sfiorato diversi temi inerenti soprattutto alla geometria sacra ed alle scienze di frontiera. Di notevole interesse è stato il suo breve excursus sulle scoperte dello scienziato sovietico Kaznacheyev.

Questo ricercatore, che è stato Direttore dell'Istituto per la Medicina clinica e sperimentale di Novosibirsk, ha condotto per vent'anni inusuali esperimenti con coppie di colture cellulari. Questi esperimenti, vitali per comprendere la malattia e la guarigione, hanno provato che ogni degenerazione cellulare e patterns letali possono essere trasmessi per via elettromagnetica e che questi patterns possono essere indotti in cellule bersaglio con l'assorbimento di radiazioni.

Negli esperimenti, due contenitori sigillati (vedi figura a fianco) ed identici sono collocati l'uno accanto all'altro, con una schermatura che separa i contenitori, ma con una giuntura ottica tra le due parti dell'apparato. Un tessuto viene scisso in due campioni identici e ciascun campione è collocato in ognuna delle due parti dell'apparato. Le cellule di un campione vengono quindi sottoposte ad un agente patogeno (un virus, un batterio, un veleno, radiazione nucleare, radiazione ultravioletta mortale etc.). Se la finestra ottica è costituita da vetro, le cellule sane dall'altra parte restano sane. Se, invece, la sottile finestra ottica è di quarzo, la malattia causata nel campione infetto si manifesta anche nel campione sano. Ciò accade in circa il 70-80 per cento dei casi.

Gli studi condotti da Kaznacheyev e da Gurvitsch hanno dimostrato che le cellule infette, quando muoiono, rilasciano fotoni nello spettro dell'infrarosso prossimo. Il vetro è opaco a questi fotoni e li assorbe, mentre passano attraverso il quarzo. Il più delle volte, la coltura sana che assorbe i fotoni letali rivela sintomi degenerativi e muore.

Gli esperimenti del biologo russo provano che le malattie cellulari ed i relativi patterns si trasmettono elettromagneticamente.

I risultati di tali ricerche potrebbero essere collegate alle proprietà piezoelettriche del quarzo? L'infame operazione "scie chimiche" mette in campo tutte le più disparate e spesso meno note risorse scientifiche per nuocere alle persone ed alla biosfera: quindi non si può escludere che i cristalli di quarzo, contenuti nelle chemtrails, siano volti a facilitare la trasmissione degli agenti patogeni, in primo luogo i virus. In questo periodo, si disquisisce, spesso a sproposito o con intenti di disinformazione circa il patogeno influenzale H1N1. Sarà opportuno quindi rammentare che cos'è veramente un virus, evidenziando la sua singolare natura, per così dire, poco naturale. Rimandiamo quindi alla lettura dell'articolo intitolato Virus di Alessio Feltri: è studio non recentissimo, ma sempre istruttivo.


Fonti:

C. Penna, Popp, i biofotoni, il cancro ed il D.N.A., 2009
A. Feltri, Virus, 2006
Autore non indicato, The Kaznacheyev experiments
Testo della conferenza tenuta da D. Wilcock, Enigma 2012, tradotto dal gentilissimo Richard di AG



ARCHI CHIMICI

Come ha raccontato Finley, il 16 giugno 2006, mentre guidava nella Statale 1 vicino a Victoria (British Columbia), "Mi fermai per vedere una piatta nuvola bianca, incredibilmente bianca, incredibilmente ampia. Era sconvolgente da vedere".
La luce solare riflessa da quella enorme nuvola innaturale attraverso la sua sfumata visiera solare "occultava" il sole, come ha detto lui, in strisce prismatiche: "tutto rosa, verde e viola". Una tale "birifrangenza", ha spiegato Finley, "non si verifica mai con il vapore acqueo, perché la separazione dei colori si ha solo in un sistema di rifrazione cristallino".

Tali interferenze prismatiche con lunghezze d'onda luminose avvengono solo con "materiale solido estremamente, estremamente fine", ha spiegato di nuovo Finley. Queste fini particelle sospese "generano campi di interferenza attorno ad ogni particella, cambiando il colore della luce".

Finley ha detto che si stava riferendo specificamente agli agenti chimici rilasciati artificialmente nel cielo da "aviocisterne" (rame, quarzo, alluminio, bario etc.).

Mentre il vapore acqueo che si solidifica in cristalli di ghiaccio ad elevate altitudini può predisporre dei "paraeli" (cerchi luminosi) attorno al Sole e un'occasionale aureola attorno alla luna, gli oleosi colori dell'arcobaleno visti molto più comunemente nelle scie dei jets e nelle nuvole artificiali sono firme chimiche, ha riferito.

mercoledì 2 settembre 2009

Modificazione climatica, scie chimiche e geo-ingegneria: che cosa sta avvenendo nei nostri cieli?

Accade in tutto il mondo senza alcuna approvazione pubblica. In Germania, Italia, Regno Unito, Cina, Stati Uniti d'America, ovunque, aerei rilasciano scie minacciose nel cielo. Queste scie di aerosol contengono particelle che permangono per ore, venendo disperse dal vento per poi ricadere al suolo.

A partire dalla Seconda guerra mondiale, come modo per manipolare i sistemi radar, i militari avrebbero diffuso nubi di particelle in cielo contenenti alluminio, fibre di vetro metallizzato o polimeri.

Le particelle darebbero una falsa eco sui sistemi radar, rivelandosi una perfetta copertura per gli aerei su un campo di battaglia. Questo programma chiamato CHAFF è ancora utilizzato nei cieli statunitensi, senza alcuna vera spiegazione sul perché.

Ora, questo tipo di intervento nella nostra stratosfera è stato applicato alla geo-ingegneria, sotto forma di modificazioni climatiche. L'evento più pubblicizzato è stato quello delle Olimpiadi del 2008, quando i Cinesi usarono prodotti chimici per il controllo delle precipitazioni a Pechino. Questo sta accadendo in tutto il mondo, senza alcun riguardo per il rilascio di sostanze chimiche nell'ambiente.



In Germania, un meteorologo ha citato in giudizio i militari per le scie chimiche che egli ha ripetutamente registrato sul radar. "Le scie erano così grandi...", ha detto, "devono avere rovesciato tonnellate di particelle per creare nuvole così grandi, che apparivano istantaneamente sul radar". Tutte queste particelle cadono a terra e vengono assorbite nell'ambiente.

Negli Stati Uniti un testimone in Arkansas riportò il passaggio di aerei che rilasciavano scie nel cielo e raccolse in seguito un campione di particelle che fluttuavano in aria. Diede il campione ad un'agenzia di stampa che l'analizzò ed i risultati mostrarono livelli insolitamente elevati di bario.

Mark Ryan, direttore del Centro per il controllo delle malattie, ha spiegato che l'esposizione a breve termine al bario può portare a problemi allo stomaco, dolori al petto, mentre l'esposizione a lungo termine provoca problemi di pressione sanguigna e di indebolimento del sistema immunitario.

Il Council on Foreign Relation (C.F.R.) ha riferito, in una conferenza dal titolo Unilateral Geo-engineering, che, nonostante la grande incertezza ed i rischi significativi, come l'acidificazione degli oceani, la distruzione delle barriere coralline e le modifiche nella composizione di ecosistemi terrestri, la geo-ingegneria potrebbe essere necessaria per evitare o invertire alcuni drammatici cambiamenti nel sistema climatico.

L'aspetto di fondo è che la geo-ingegneria potrebbe non funzionare come previsto, comportando ingenti conseguenze impreviste sui sistemi climatici come pure per gli ecosistemi terrestri ed i cittadini cui non è stata data un'opportunità di scelta in merito alla questione.

Links utili:

http://www.youtube.com/watch?v=RWsQ2KnIvH0

http://www.cfr.org/content/thinktank/GeoEng_Jan2709.pdf

http://usasearch.gov/search?v%3Aproject=firstgov&query=chaff+%2B+2009&affiliate=noaa.gov


Fonte: examiner.com