domenica 31 ottobre 2010

Scie di condensa: lo zibaldone del Col. Brigadier Generale Costante De Simone

Il Col. Brigadier Generale Costante De Simone si è di recente cimentato in un altro tentativo, dopo il patetico intervento sulle "scie stratosferiche", di spiegare fenomeni riconducibili ad attività chimico-biologiche, come scie di condensa. Il suo testo, di cui abbiamo mantenuto gli strafalcioni, non merita neanche una vera confutazione, perché si smentisce da sé. E', infatti un'accozzaglia di errori concettuali, di affermazioni pseudo-scientifiche, di inaudite sciocchezze: costui è laureato? Gli si tolga subito la laurea e lo si mandi con un calcio nel deretano, non a studiare (non mostra attitudine né per l'italiano né per qualsiasi altra disciplina), ma a spaccare le pietre nelle Latomie.

Questa non è acrimonia, ma la denuncia di una mistificazione perpetrata dal De Simone: egli, come quasi tutti i militari, da un lato è partecipe delle operazioni illegali in atmosfera, dall'altro le copre con i suoi bugiardi bollettini meteorologici e documenti come questo (elaborati dall'Aeronautica militare come le attività clandestine di aerosol), con cui l'avvelenamento di massa è nascosto dietro ipocrite espressioni, quali "innocue velature". Si ravvisano decine di reati penali in una condotta del genere ed è per questo che non siamo teneri né con De Simone né con tutti gli altri occultatori. In ogni caso, lo scartafaccio di De Simone non è privo di lati buffi e può essere una lettura amena per un'estate sotto le scie. Precisiamo che le rettifiche allo scritto dell'Ufficiale sono in calce nell'apparato delle note.


Le scie di vapore prodotte dai jet

[**] Costante De Simone
(Col. Brigadier Generale-Fisico-in spe)
Aeronautica Militare - Servizio Meteorologico
Direttore del Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia
Direttore della Rivista di Meteorologia Aeronautica


Il traffico aereo è divenuto sempre più intenso [ 1 - falso ] negli ultimi anni e si sviluppa secondo percorsi prestabiliti denominati Aerovie. Poiché il mezzo aereo si può muovere lungo le tre dimensioni dello spazio anche le aerovie seguono percorsi non soltanto su superfici concentriche a quella terrestre (in prima approssimazione su piani tangenti) ma anche e soprattutto a quote differenti. Questo fa si che da terra le scie di condensazione appaiano intersecarsi formando reticoli [ 2 - falso ]. Esistono inoltre punti di riferimento a terra al di sopra dei quali le aerovie hanno variazioni di direzione anche ad angolo retto (sic!). Ad un osservatore sottostante, le scie appaiono [ 3 - falso ] curvare bruscamente e l'immagine reticolare diviene ancor più complessa formando così nel cielo figure geometriche di dimensioni tali da divenire visibili anche nelle immagini rilevate dai satelliti (?).

Le scie che seguono gli aerei in volo sono generate dalla condensazione del vapor d’acqua. Sono di due tipi. Le une, durature e visibili anche da lontano, le altre effimere e visibili soltanto da vicino [ 4 - falso e generico - autogoal ].

Quelle brevi ed effimere si formano sulle estremità delle ali e dei timoni e sono dovute alla condensazione rapida dell’umidità propria dell'aria, raffreddata istantaneamente nei due processi di rapida compressione generata dal passaggio del velivolo e nella successiva ancor più rapida espansione che ne segue [ 5 - forviante ].

Quelle più voluminose e persistenti nel tempo, sono dovute al raffreddamento e alla rapida condensazione, su nuclei solidi ionizzati [ 6 - Falso ], delle grandi quantità di vapore acqueo presenti nei gas espulsi dai motori a getto [ 7 - falso ]. Le nuove generazioni di motori che equipaggiano i moderni aeroplani a reazione, per avere un miglior rendimento termodinamico dato dalla differenza di temperatura tra la camera di combustione e l’ambiente esterno, impiegano miscele di acqua e carburante [ 8 - falso ] la cui combustione genera le enormi quantità di vapore acqueo che sono all’origine delle scie. Perché una scia sia visibile da terra e perduri nel tempo tanto da mostrarsi come una nube allungata, l’aereo che la genera deve volare in una fascia dell’atmosfera in cui la temperatura dell’aria sia inferiore a 36 gradi centigradi sotto lo zero e sia presente una quantità opportuna di umidità nell’aria stessa [ 9 - In contraddizione con la disinformazione - generico ]. Poiché la temperatura dell’atmosfera diminuisce man mano che si sale in quota, le scie si formano soltanto alle alte quote di volo dei jet [ 10 - in contraddizione con la disinformazione ]. Ciò non avviene se l’umidità ambientale è al disotto di un valore di soglia che dipende anch’esso dalla temperatura dell’aria [ generico - in contraddizione con la disinformazione ]. In conclusione se il jet vola in una zona dell’atmosfera abbastanza fredda e umida si forma una scia persistente e visibile, altrimenti la scia di condensazione si forma ma evapora immediatamente per cui non è osservabile da terra [ 11 - falso ]. Per le caratteristiche termodinamiche dei motori, per le quote di volo e per la localizzazione, la quasi totalità delle scie che si osservano in cielo sono prodotte dai jet di linea degli operatori commerciali [ 12 - falso - Intenzionale scagionamento dei militari ].

Le scie più imponenti sono vere e proprie nubi [ 13 - falso ] che si formano nella traiettoria degli aeroplani quando l’atmosfera è sufficientemente fredda e umida [ In contraddizione con la disinformazione - generico ]. Sul principio hanno l’aspetto di sottili righe bianchissime, poi si allargano progressivamente in banchi simili ai cirri che talvolta divengono anche cumuliformi [ farneticazioni ]. Se alla loro quota il vento è costante rimangono come linee tese che per effetto della diffusione nei gas si espandono assumendo la forma di bande.

Se il vento presenta un gradiente, nel piano trasversale e lungo la traiettoria del velivolo, le scie assumono la caratteristica forma a zig zag [ descrizione delle scie chimiche e non del fenomeno della condensa ]. Se la temperatura, l’umidità e la pressione atmosferica presentano variazioni oscillanti nello strato attraversato dall’aereo le scie si formano soltanto a tratti [ 14 Falso - forviante - mistificazione ]. La loro durata è variabile da pochi istanti a minuti e talvolta a ore [ 15 - Descrizione delle scie chimiche e non del fenomeno della condensa ], in dipendenza dell’umidità, della temperatura e in generale delle condizioni termodinamiche dell’aria circostante [ 16 - In contraddizione con la disinformazione – Generico - Falso e forviante. ]

Bibliografia
Encyclopedia of atmospheric Science, Academic Press, San Diego California USA, 2003, vol.2 pag.509.


CONFUTAZIONI ed OSSERVAZIONI:

[1] Il traffico aereo è diminuito progressivamente dal 2001. [ LINK ]

[2] Le scie non appaiono intersecarsi, ma si intersecano, come dimostrato da decine di filmati e foto [ LINK ]

[3] Le scie non appaiono curvarsi, ma curvano, anche ad angolo retto, come dimostrato da decine di filmati e foto [ Link ]



[4] Anche nelle circostanze in cui si osservano aerei rilasciare scie non persistenti, queste si vedono benissimo, data la loro quota relativamente bassa (attorno ai 2.000 metri). Forse il Col. Brigadier Generale De Simone si riferisce agli aerei che volano sopra gli 8.000 metri, ma, evidentemente, come dimostrato da innumerevoli video e foto, quanto egli afferma viene smentito. Riguardo al fatto che si tratti solo di vapor d’acqua, nutriamo i nostri legittimi dubbi.
[ LINK - LINK II - LINK III - LINK IV ]


[5] Le trecce di Berenice o Wintips vortices [ LINK - LINK II ] non possono essere spacciate per scie di condensazione, in quanto la loro origine è completamente diversa, non essendo prodotte dai gas di scarico dei motori, ma dalla differenza di pressione tra i bordi superiore ed inferiore delle superfici alari.

[6] Falso - L'espressione "nuclei solidi ionizzati" è un non senso scientifico, poiché per ionizzare gli atomi, ossia per strappare loro gli elettroni, sono necessarie enormi energie e non si comprende quale sia la fonte di energia che ionizzerebbe i nuclei, dove con "nuclei" forse il Col. Brigadiere Generale intende nuclei di condensazione, ma questi non sono atomi, bensì particelle di polvere. Insomma, il meteorologo dimostra una totale ignoranza e si confonde.

“In chimica, una molecola o un atomo elettricamente carichi vengono detti ioni. Poiché hanno perso o guadagnato uno o più elettroni rispetto all'atomo neutro, il processo di perdita/acquisizione viene detto ionizzazione. In fisica, nuclei atomici completamente ionizzati, come quelli delle particelle alfa, vengono comunemente detti particelle cariche. La ionizzazione viene eseguita solitamente tramite applicazione di alta energia agli atomi, in forma di potenziale elettrico o radiazione. Un gas ionizzato viene detto plasma” […]. [ LINK ]

[7] La quantità di vapore acqueo prodotta da un moderno motore a doppia camera è assolutamente irrilevante e di certo non sufficiente, da sola, affinché si formi una contrail. L'argomento sarà trattato in un prossimo articolo.

[8] L'acqua non può essere miscelata al carburante, tanto è vero che esistono sensori atti a rilvarne la presenza nei serbatoi. Le affermazioni secondo cui l'acqua verrebbe introdotta a monte della ventola turbofan (per aumentare le prestazioni e ridurre le emissioni) sono destituite di ogni fondamento. Infatti molti autorevoli studi [*] hanno definito improponibile tale tecnica, in quanto, per il volo di crociera, sarebbero richiesti enormi quantitativi del prezioso liquido. In considerazione di ciò l'idea è stata accantonata.

Water in jet fuel - It is very important that jet fuel be free from water contamination. During flight the temperature of the fuel in the tanks decreases, due to the low temperatures in the upper atmosphere. This causes the dissolved water in the fuel to precipitate out, and because water is more dense than the fuel, it then drops to the bottom of the tank. From this time on, the water no longer is in the solution and can freeze, blocking fuel inlet pipes. Removing all water from fuel is impractical, therefore fuel heaters are usually used on commercial aircraft to prevent water in fuel from freezing. There are several methods for detecting water in jet fuel. A visual check may detect high concentrations of suspended water, as this will cause the fuel to become hazy in appearance. An industry standard chemical test for the detection of free water in jet fuel uses a water-sensitive filter pad that turns blue if the fuel exceeds the specification limit of 30ppm free water. [ LINK ]

Traduzione:

Acqua nel carburante degli aerei - E' molto importante che il carburante degli aerei non sia contaminato da acqua. Durante il volo la temperatura del carburante nelle cisterne diminuisce, a causa delle basse temperature nell'alta atmosfera. Questo fa sì che l'acqua disciolta nel carburante ne precipiti fuori, e siccome l'acqua è più densa del carburante, essa in seguito si deposita sul fondo della cisterna. A questo punto l'acqua non è più in soluzione (nel carburante) e può congelare bloccando i condotti di aspirazione che immettono il carburante. Rimuovere tutta l'acqua dal carburante non è una cosa pratica, e quindi normalmente negli aerei commerciali vengono utilizzati dei riscaldatori di carburante per prevenire il congelamento dell'acqua presente nel carburante stesso. Ci sono differenti metodi per rilevare l'acqua nel carburante dei jet. Un controllo visivo può rilevare alte concentrazioni di acqua in sospensione, dal momento che ciò fa sì che il carburante appaia come nebbioso. Un test chimico industriale standard per il rilevamento dell'acqua libera nel carburante dei jet utilizza un filtro-tampone sensibile all'acqua che diventa blu se il livello di acqua nel carburante supera il limite specificato di 30ppm (30 parti per milione) di acqua libera. [ LINK ]


[...] Many turbofan engines also take advantage of their bypass air system to remove precipitation from the airflow before it reaches the combustion section. As the incoming air moves into the rotating fan blades, the spinning motion flings the heavier water outward like a centrifuge. The water is then blown through the bypass air ducts that surround the engine core. In this way, the water is carried through the engine without ever entering the combustion chamber. This design allows a turbofan engine to remove the majority of water that it will ever ingest while flying through a storm. Whatever small amount of water remains in the air passing through the core will be evaporated and can easily be handled by the engine. [ LINK ]

[*]Water Injection in Commercial Aircraft Investigated for Increasing Engine Life and Reducing Costs and Emissions [...] Even though water injection is quite successful in reducing NOx emissions during takeoff, low-emission combustors are still needed for the cruise and climb portions of the flight. Although the NOx emission rate is high during takeoff and initial climbout, most NOx is generated during the long cruise and climb periods where water injection is impractical because of the large quantity of water that would be required. Other considerations are potentially reduced smoke emissions but potentially increased hydrocarbon and carbon monoxide emissions, depending on the engine cycle. This will require further investigation if water injection is to be incorporated in new or existing engines. [ LINK ]

Traduzione:

[*]Iniezione di acqua nei sistemi di propulsione dei velivoli commerciali per aumentare la vita del motore e ridurre i costi e le emissioni [...] Anche se l'iniezione di acqua è molto efficace nel ridurre le emissioni di NOx durante il decollo, basse emissioni sono ancora necessarie per le fasi di volo di crociera e salita (climbing). Sebbene il tasso di emissione di NOx sia alto durante il decollo e climbout iniziale, la maggior parte dei NOx viene generato durante il volo di crociera e nelle fasi di salita, laddove l'iniezione di acqua è impraticabile a causa delle grandi quantità di liquido necessarie. Altre considerazioni riguardano potenzialmente la riduzione delle emissioni dei fumi, ma potenzialmente maggiori degli idrocarburi e le emissioni di monossido di carbonio, a seconda del ciclo del motore. Ciò richiederà ulteriori indagini se l'iniezione di acqua deve essere integrata nei motori nuovi o esistenti.


[9] In contraddizione con la disinformazione - generico. I guardiani del sistema come Paolo Attivissimo e scagnozzi al seguito ripetono come un mantra che le scie di condensa si possono formare tra i 25 ed i 36 gradi sotto zero, a quota zero ed umidità zero. Mettetevi d’accordo!

[10] Falso [ LINK ] Si distinguono bene sia le persistenti sia le non persistenti, a grande distanza (disperse a comando in base alle esigenze del momento). Nel video segnalato si nota come una serie di velivoli interrompono il flusso di scie persistenti, non appena si approssimano alla costa abitata.

[11] Falso. Intenzionale scagionamento dei militari. I fatti smentiscono il Col. Brigadier Generale De Simone, visto che in innumerevoli occasioni si possono osservare aerei a bassa quota evidentemente non assimilabili a compagnie di volo civile. [ LINK ] [ LINK II ] [ LINK III ]

[12] Falso. La genesi di una nube è completamente differente. La nube è un insieme di gocce d’acqua e cristalli di ghiaccio, dovuto alla condensazione di vapore saturo. Le nubi sono create da moti convettivi di origine termica oppure meccanica (sollevamento di aria calda), dal rimescolamento di masse d’aria e dall’incontro di queste con catene montuose, dalla variazione dei valori barometrici e dagli effetti della radiazione solare e terrestre. I moti di ascesa propiziano la formazione di nubi, poiché portano l’aria umida verso zone fredde; i moti di discesa, che le portano verso le zone più calde, ne causano il dissolvimento, in quanto fanno cessare lo stato di saturazione del vapore acqueo e favoriscono l’evaporazione delle gocce. Giacché i moti convettivi sono costanti, soprattutto durante una perturbazione atmosferica, avviene un continuo processo di formazione e di disfacimento dei corpi nuvolosi. Non è possibile quindi accomunare la formazione di una nube, la cui genesi si spiega tenendo conto di una molteplicità di fattori fisici in primis la saturazione, alle scie di condensa, sebbene, come si è visto, in particolari condizioni, le nuvole si dissolvano per poi riformarsi.

[13] Falso e forviante - mistificazione. Un bieco e ridicolo tentativo di spiegare le scie On-Off [ LINK ]

[14] Falso. Affinché vi sia persistenza di una scia, deve essere ipotizzabile una continua e progressiva sovrassaturazione (UR superiore al 150%) dell'aria e ciò, tanto più alle alte quote, è comunque impossibile.

[15] - In contraddizione con la disinformazione – Generico - Falso e forviante.



[**] Col. Brigadier Generale Fisico del Corpo del Genio Aeronautico, ruolo normale, in servizio permanente effettivo. Dottore con Lode in Fisica Sperimentale. Già Professore di Fisica Sperimentale. Direttore, Comandante di Corpo, del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica - CNMCA, con funzioni di Col. Brigadiere Generale, dal 2006. Direttore responsabile della Rivista di Meteorologia Aeronautica organo ufficiale del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare, dal 2000. Membro del Gruppo tecnico scientifico per le previsioni meteorologiche stagionali del dipartimento della Protezione civile nazionale, 2008. Delegato nazionale all’Organizzazione Meteorologica Mondiale, agenzia dell’ONU, per la Commissione delle Scienze dell’Atmosfera. Membro dell’”Expert Team on Warning and forecasts exchange” della Divisione Servizi Meteorologici al Pubblico dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale, agenzia dell’O.N.U., nominato dalla Commissione per i Sistemi di Base, nella seduta plenaria dicembre 2000 Ginevra. Membro del Comitato Tecnico per l’indirizzo il coordinamento e il controllo del Programma di potenziamento delle reti di monitoraggio meteo idro pluviometrico approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 dicembre 1998 (Decreto del Ministro dell'Ambiente DSTN /2/ UAA/735 11 gennaio 2002).


16/06/2010 - Martedì 8 Giugno, alla presenza del Vice Comandante della Squadra Aerea, si è celebrata la cerimonia di passaggio delle consegne del Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica (CNMCA) di Pratica di Mare (Roma) tra il Brigadier Generale Costante De Simone, Direttore uscente, ed il Colonnello Paolo Cesolari, Direttore subentrante.




sabato 23 ottobre 2010

Aerei fantasma? Non vedo, non sento, non parlo

22 ottobre 2010: un'altra classica giornata di scempio chimico. Abbiamo telefonato all'aeroporto "Clemente Manero"di Albenga (SV) [ LINK ] per chiedere se al personale risultassero in corso esercitazioni aeree militari: un'evasiva operatrice ha biascicato menzogne e cercato di sviare, chiedendo tre volte al suo collega come si dovesse comportare e che cosa rispondere. Con la telefonata successiva abbiamo incalzato un operatore dell'Aeronautica militare della squadriglia di Capo Mele (SV), struttura dotata di impianto radar: la sua risposta, di un'eloquente reticenza, è stata di fatto un'ammissione che sono compiute operazioni segrete e quindi illegali. In nessuno dei due casi gli interlocutori hanno addotto la solita scusa del traffico civile per tentare di giustificare la presenza di velivoli sulla città di Sanremo. Tanto meno nessuno di loro ha mostrato stupore in seguito alla segnalazione di un A-330 a 1.000 metri di quota sul centro cittadino. Ciò dimostra che gli operatori sono ormai adeguatamente addestrati per glissare sulle domande dei cittadini che denunciano i voli chimici.

venerdì 15 ottobre 2010

Sangue artificiale (articolo di Clifford Carnicom)

Un importante studio dell'ingegnere statunitense Clifford Carnicom si riferisce a globuli rossi con ogni probabilità artificiali: sono eritrociti rintracciati nei malati di Morgellons. La ricerca di Carnicom suffraga le tesi esposte in Terraforming: creare un pianeta sintetico.

Non sto offrendo alcun parere medico o diagnostico con la presentazione di tali informazioni. Agisco esclusivamente come un ricercatore indipendente che fornisce i risultati di un'estesa osservazione e di analisi di inusuali condizioni biologiche che sono evidenti. Ormai esistono convincenti prove che una forma di sangue artificiale o modificato è un elemento dominante riscontrato in campioni di filamenti dentali che sono comunemente associati alla sindrome di Morgellons.

E' stato ideato un metodo che è in grado di rompere l'involucro esterno delle fibre. Quindi si verifica un processo di ricostituzione. Gli elementi della soluzione ottenuta sono stati ripetutamente esaminati con un microscopio molto potente. Il metodo è stato replicato numerose volte ed ogni volta risultavano le stesse strutture identificabili. La struttura indica che ci sono eritrociti, ossia globuli rossi.

E' stato più volte suggerito da alcuni ricercatori che la condizione del sangue sembra essere un denominatore comune della sindrome di Morgellons; quest'ultima ricerca lo prova ulteriormente. Essenzialmente tutti gli individui finora testati hanno dimostrato questa stessa variazione del sangue in una certa misura, senza badare se siano presenti certe anomalie della pelle o no.

È stato dunque appurato che le colture ottenute dai campioni dentali presentano anche eritrociti. Questo lavoro è stato confermato con due prove distinte a livello forense. L'ultimo ritrovamento di una forma eritrocitaria proprio all'interno degli originali campioni dentali di filamenti dimostra ulteriormente questo aspetto della sindrome di Morgellons.

La biologia di entrambi i campioni della coltura e le forme eritrocitarie all'interno delle fibre sono chiaramente al di fuori del contesto tradizionale della conoscenza scientifica e ciò dimostra come siano state sviluppate certe tecnologie avanzate di tipo segreto. Queste tecnologie probabilmente includono sviluppi biologici artificiali o modificati, la ricerca avanzata sulle cellule staminali ed il trasferimento genetico.

La supposizione che le forme eritrocitarie siano, se non sintetiche, almeno manipolate in qualche modo, si basa sulle seguenti osservazioni.

1. Le cellule sono essenzialmente di forma regolare.

2. La ricostituzione degli eritrociti avviene in un ambiente repulsivo rispetto alle sostanze chimiche ed al calore.

3. Un'ulteriore struttura sub-micron spesso è abbinata a questi globuli rossi o si trova proprio all'interno della forma eritrocitaria. Queste strutture sono identiche nei numerosi campioni di sangue umano anomalo; campioni che sono stati analizzati in concomitanza con la ricerca sul Morgellons.

4. Le dimensioni della forma eritrocitaria all'interno del filamento dentale variano maggiormente rispetto alla specie umana e questa sembra essere una risposta ad un ambiente chimico di ricostituzione. Questo medium chimico è sfavorevole e negativo per un normale sviluppo biologico, ma la ricostituzione sembra prosperare in questo stesso habitat.


Fonte: Ilsole24h

domenica 10 ottobre 2010

La rivista "Il discepolo" dedica un numero speciale alle scie chimiche

L'ultimo numero della pubblicazione "Il discepolo", anno 3, ottobre 2010, è una monografia dedicata alle scie chimiche. Il numero speciale è cartaceo, ma è disponibile pure in forma elettronica. Gli articoli sono stati elaborati dall'ottimo Massimo Rodolfi, editore (Draco edizioni), insegnante e scrittore, sulla base di inoppugnabili studi scientifici e di saggi divulgativi. Il lavoro di Rodolfi, animato da un senso etico oggi rarissimo, merita attenzione: egli ha costruito una summa della "questione chemtrails", analizzando, con straordinaria competenza e con uno stile agile, venato di ironia, i vari addentellati del tema, dalle previsioni meteorologiche contraffatte al Morgellons, dalle guerre climatiche ai filamenti di polimeri etc. Rodolfi denuncia l'omertà ed il colpevole silenzio delle istituzioni cui contrappone un impegno instancabile culminato in questa iniziativa preziosa, anzi vitale. Infatti, conscio che i tempi stringono, egli si sta adoperando in una diffusione alacre e capillare delle informazioni, con libri, conferenze ed ora con questa rivista distribuita gratuitamente in oltre 10.000 copie. Invitiamo tutti i lettori a seguire l'esempio dell'amico Rodolfi, divulgando in ogni modo i contenuti del periodico.

Leggi qui il file PDF con gli articoli della rivista "Il discepolo".