martedì 15 dicembre 2009

Lettera a Mercalli, Onorato e Delitala

Pubblichiamo la lettera che il meteorologo Dottor Domenico Azzone (1° M.llo Domenico Azzone - Esperto Meteo Aeronautica militare) ha inviato agli egregi Luca Mercalli, Luca Onorato ed Alessandro Delitala della Società meteorologica italiana, circa la differenza tra scie chimiche e scie di condensazione. L'autore di questa circostanziata missiva, con rara competenza, indugia su molti aspetti del tema, con particolare riferimento alla morfologia delle "chemtrails", dimostrando, con un'analisi serrata e stringente, che le scie rilasciate dagli aerei militari non sono riconducibili al fenomeno della condensazione.

Nello scritto, che configura un breve ma persuasivo trattato (assai pregnanti, tra le altre, le parti dedicate alla nefologia), sono confutate tutte le pseudo-argomentazioni con cui gli esimi redattori di Nimbus hanno creduto di liquidare la questione "scie chimiche": infatti petizioni di principio, generalizzazioni, asserzioni infondate e superficiali sono, ad una ad una, sviscerate. Vengono così messi a nudo, con impietosa lucidità, gli errori e gli orrori di una "scienza" profondamente ideologizzata e tarata. Temiamo che gli illustri meteorologi, cui è rivolto questo scritto, non risponderanno, anche perché potrebbero solo ripetere le loro isteriche grida di negazione, i loro latrati di cani in trappola.

Il testo, in formato PDF si può leggere a questo indirizzo.



CHEMTRAILS DATA

venerdì 11 dicembre 2009

Pioggia di alluminio (articolo di Luigina Marchese)

Questo articolo si pone come estensione del mio precedente riguardante le scie chimiche. Nasce dalla necessità di un’azione pratica e concreta che, necessariamente, deve seguire la scoperta del fenomeno subdolo, insidioso ma soprattutto ignorato, delle chemtrails.

In seguito dunque alla consapevolezza che dagli aerei che sorvolano l’Abruzzo e l’Italia intera vengono rilasciate sostanze nocive per la salute dell’uomo, ho inteso dimostrare e non solo a me stessa, l’esistenza di quelle tossicità in maniera concreta e visibile.

A tale scopo, ho prelevato alcuni campioni di ortaggi (biologici) direttamente dal giardino della casa. Nello specifico, parliamo di prezzemolo, lattuga e nespole. Ho preso contatti con l’A.R.T.A. di L’Aquila, affinché verificasse se negli alimenti summenzionati vi fossero tracce di metalli tossici. Sia l’alluminio (Al) sia il bario (Ba) sono risultati contaminare i prodotti.

Riporto i dati rilevati:

- Prezzemolo

Al - inf. 462 mg/Kg
Ba - inf. 8,7 mg/Kg

- Lattuga

Al - inf. 265 mg/Kg
Ba - inf. 5 mg/Kg

- Nespole

Al - inf. 102 mg/Kg
Ba - inf. 5 mg/Kg

Ciò confermerebbe l’ipotesi che sostanze chimiche nocive cadano a terra dagli aerei ma, ai fini di una verifica attenta, palese e soprattutto imparziale, è necessario porsi alcuni interrogativi.

a) Quali sono i corretti parametri onde poter affermare che l’assunzione di alluminio e bario sia nociva per l’uomo? La stessa A.R.T.A. non era in possesso di tali riferimenti.

b) Alluminio e bario sono contenuti naturalmente in questi alimenti? Fanno cioè parte della loro struttura interna, quali microelementi?

c) Possiamo escludere che i metalli non facciano parte del terreno, venendo poi assorbiti dalle radici? Se fanno parte del terreno, da dove provengono?

d) Possiamo escludere che i cibi non siano inquinati da altre fonti (fabbriche, discariche etc.)?

E’ fondamentale porsi e trovare risposte a tali domande, poiché solo in tal modo si riuscirà a provare che i metalli tossici derivano dagli aerei. Coloro che contrastano tale “teoria” affermano, invece, che l’alluminio ed il bario sono naturalmente presenti nel suolo ed è quindi altrettanto naturale rinvenirli nei cibi. Forse non è così, ma occorre dimostrarlo! Nell’impossibilità di chiarire a me stessa se tali concentrazioni fossero o meno elevate e nella constatazione che la stessa A.R.T.A., paradossalmente, non poteva fornirmi notizie in merito, ho iniziato a cercare in modo autonomo per dare risposta a tali quesiti.

LA RICERCA

Bisogna precisare che nella zona in cui sorge la mia abitazione non sono mai state presenti industrie, essendo terreno vergine da migliaia di anni. Nel passato recente vi era situata, nelle vicinanze, una discarica, alla quale non possiamo sicuramente assegnare, anche secondo il parere del Responsabile dell’A.R.S. Abruzzo, la presenza di alluminio e di bario. Lo stesso dicasi per le fabbriche poste nelle vicinanze, pur se la zona di Bussi sul Tirino, paese poco distante, è balzata tempo fa all’evidenza della cronaca per l’inquinamento della falda acquifera della Val Pescara.

Caratteristiche

L’alluminio è diffuso sulla crosta terrestre (ne costituisce il 7,50% in peso) e si trova in tracce negli alimenti e nel nostro organismo. E’ un metallo bianco, leggero, malleabile, ottimo conduttore del calore e dell’elettricità (il fatto che la presenza di sostanze quali bario ed alluminio renda l’acqua conduttiva elettricamente, sarebbe un dato interessante da indagare).

Tossicità

Secondo studi compiuti in Francia, l’alluminio può essere pericoloso e persino mortale, se assunto in quantità eccessive. Secondo il Professor Eugenio Ragazzi, con il quale ho avuto diversi contatti, “l'alluminio non ha alcun ruolo fisiologico negli organismi viventi e viene da essi trattato come un elemento da eliminare”.

Il Dr. Sante Guido Zanella afferma che l’alluminio non svolge alcuna funzione utile per il corpo umano e la sua pericolosità è nota fin dal secolo scorso. Studi condotti recentemente dallo stesso Dr. Zanella ne confermerebbero la neurotossicità.

E’ stato ipotizzato che l'alluminio possa essere un cofattore nell'eziopatogenesi di alcune malattie neurodegenerative, tra cui la malattia di Alzheimer, ma una prova diretta in questo senso è ancora controversa. In tutti coloro che sono affetti dal morbo di Alzheimer o in chi si sottopone ad emodialisi, sono state comunque rintracciate alte concentrazioni di alluminio.

Sintomi generalmente associati all’intossicazione da alluminio

La ricerca scientifica ci mostra l’estrema pericolosità dell’esposizione cronica all’alluminio anche a basso dosaggio e soprattutto la costante associazione tra alluminio e patologie molto diverse (di cui alcune caratterizzate da disturbi mentali): Parkinson, S.L.A. (sclerosi laterale amiotrofica), sclerosi multipla, demenza, osteoporosi, anemia sideropenica, sindrome di Down ecc. Il gruppo di esperti A.F.C. (E.F.S.A.) ha stabilito che, complessivamente, è improbabile che l’alluminio possa avere effetti cancerogeni per l’uomo alle dosi correlate alla dieta. Forse gli esperti non sono a conoscenza del fenomeno delle scie chimiche, le quali incrementano in modo esponenziale l’alluminio incamerato.

Fonti di tossicità

I composti di alluminio hanno usi e impieghi diversi. Generalmente la via principale di esposizione è tramite gli alimenti (compresa l’acqua del rubinetto - solfato di alluminio come battericida), se escludiamo le scie tossiche degli aerei.

Fonti importanti di intossicazione sono le pentole (soprattutto se usate per cuocere latte, cavolo o pomodoro, generalmente cibi acidi), le lattine, carta stagnola e così via. Sulla G.U. n. 141, parte I del 20 giugno 2007 è stato pubblicato il Decreto n. 76 del Ministero della Salute. Vi vengono riferite le condizioni alle quali si può impiegare pentolame di alluminio.

I produttori hanno perciò l’obbligo, fatte salve le disposizioni del regolamento (CE) n. 1935/2004 in materia, di indicare in etichetta le condizioni specifiche d’impiego

L’alluminio oggi viene, paradossalmente, usato in grandissime quantità non solo in campo alimentare, ma anche medico. Lo si ritrova in tantissimi farmaci ed è inspiegabilmente presente nei vaccini (come eccipiente ed adiuvante, fino a 250 volte oltre la quantità di soglia) somministrati ai bambini, nel Maalox, nel Mylanta, nel Riopan, nell’Alka Seltzer ed in molti antidiarroici, così come nelle amalgame dentali; è stato anche rilevato che alcune aspirine per bambini contengono alluminio. Lo si ritrova nei cosmetici anche di marca (rossetti, phard, matite etc.), nei deodoranti/antitraspiranti, nei dentifrici, saponi, borotalco.

Un capitolo a parte è costituito dal latte in polvere: i livelli di assunzione di alluminio nei lattanti che lo usano si avvicinano ai valori soglia e, in alcuni casi, arrivano a quattro volte in più. Per avere la certezza che tale metallo non è presente nella composizione si può leggere con attenzione l’etichetta, evitando prodotti che contengono sostanze che iniziano con “ALLUM” (qualora il tutto sia posto in evidenza).

Concentrazioni

Prendendo visione dei risultati delle analisi, il Prof E. Ragazzi, confermando il mio sospetto che la quantità di alluminio fosse elevata, disse che: “Il contenuto di tale elemento nei cibi può variare moltissimo in relazione alla sua quantità nel terreno, in conseguenza anche al semplice tipo di suolo, più o meno ricco. Un articolo pubblicato lo scorso anno riporta concentrazioni di alluminio in cibi come la lattuga intorno a 10 mg/kg di peso secco, spinaci 167 mg/kg di peso secco. Comunque i valori di alluminio nei cibi possono variare entro fasce enormi, anche a seguito dell'aggiunta di additivi contenenti alluminio; sono riportati valori in un intervallo di 1-27.000 mg/kg”.



A completamento delle informazioni inviate, il Professor Ragazzi mi segnalava un recentissimo documento dell’E.F.S.A. con un'ampia discussione sulla tossicità del metallo, anche in relazione alla quantità accettabile di assunzione in una settimana (Tolerable Weekly Intake -TWI-), stabilita attualmente pari a 1 mg/kg peso corporeo/settimana, anche se tali misure sono in genere spesso superate, proprio in seguito all'uso di additivi contenenti alluminio.

L'assorbimento intestinale è intorno allo 0.1-0.4% della quota ingerita. In genere il corpo riesce ad eliminarlo al 74-96%. Esso ha comunque tendenza ad accumularsi nell’organismo a seguito di esposizione alimentare.
Sulla base di quanto detto fin qui, si scopre che non è semplice affermare che l’alluminio trovato nei prodotti venga dalle scie chimiche, anzi, è più facile e più semplice ipotizzare che essi lo assorbano dal terreno e, poiché il terreno è naturalmente ricco di alluminio, il discorso potrebbe automaticamente essere chiuso.

Gli organi competenti

Arrivata a questo punto della ricerca, avevo un quadro abbastanza chiaro sulla pericolosità dell’alluminio, su questo non vi erano dubbi. Il Professor Ragazzi mi aveva confermato che le quantità rinvenute nei miei prodotti erano elevate. Restava sempre qualche problema correlato alle concentrazioni rinvenute negli alimenti da me analizzati. Si poneva, infatti, un quesito interessante, se cioè le tossicità individuate facessero parte dell’alimento stesso, della sua struttura interna, avendo assorbito l’elemento dal terreno con le radici o se vi fossero state depositate ab externo.

Questo, in effetti, era molto difficile da indagare. Esistono forse sostanze, mi chiedevo, che contengono naturalmente alluminio? O forse più semplicemente lo assorbono dall’ambiente esterno? Tramite percolamento, l’alluminio penetra nel suolo e di conseguenza viene assorbito dalle radici e trasmesso alla pianta. Chiesi allora informazioni ad una responsabile dell’A.R.T.A. circa le modalità inerenti alle analisi. Mi venne riferito che gli alimenti da me consegnati furono inizialmente disgregati, poi resi liquidi e quindi sottoposti a verifica. In tal modo, risultava impossibile constatare se quelle concentrazioni fossero lì perché provenienti dall’esterno oppure contenute nell’alimento.

Vediamo allora di chiarire! Ciò di cui stiamo parlando non sono ioni naturalmente contenuti nei cibi (come ad esempio il Rame o il Ferro), ma particelle, minuscoli sassolini, che vengono involontariamente (certo non nel caso delle scie chimiche) immessi come inquinanti nei cibi. Queste scorie, se ingerite, entrano in circolo per essere rapidamente fagocitate dai vari organi (reni, fegato etc.) e lì restano, perché non sono biodegradabili. Era dunque questo che ero tesa a dimostrare, cioè che l’alluminio presente negli alimenti analizzati non facesse parte intimamente di essi, così come il ferro è contenuto negli spinaci, ma che vi venisse depositato dall’esterno. La domanda da porsi è allora: da dove viene quell’alluminio? Qui la cosa diventava complessa, perché, come detto all’inizio, esso è un elemento presente sulla crosta terrestre. Le piogge acide ne favoriscono l’assunzione da parte dei vegetali. E’ da lì che può essere assorbito dalle radici e ritrovarsi nei frutti, nel prezzemolo, nella lattuga. Come provare allora che l’alluminio ed il bario presenti negli alimenti analizzati provenivano dalle scie chimiche? Secondo il Prof. Dolara, con il quale ho avuto diversi contatti, per concludere che le polveri degli aerei abbiano un ruolo nello spiegare i livelli di alluminio presenti negli alimenti analizzati, sarebbe necessario conoscerne le quantità negli stessi alimenti e in una zona vicina dove non volano aerei. A me la cosa sembrò impossibile, visto che gli aerei volano ovunque ed è puro sogno trovare un terreno che non sia contaminato da sostanze tossiche. Il fenomeno delle scie chimiche può essere fatto risalire a 10-15 anni fa, almeno qui in Italia.

Sarebbero allora occorsi dati sulla concentrazione di alluminio presente nel suolo abruzzese, confrontati con dati più recenti. Dopo aver contattato numerosi docenti, ricercatori e rettori universitari a livello nazionale, sono giunta alla conclusione che non esistono analisi e studi comparativi sulle quantità di alluminio presente nel suolo italiano e, nello specifico, abruzzese. Essi, in effetti, proverebbero che negli ultimi anni c’è stato sicuramente un incremento nelle quantità, dovuto all’anomalo traffico aereo con il suo carico di scie velenose. Sarebbe dunque auspicabile che coloro che tutelano il nostro territorio eseguissero rilievi in tal senso. Forse le attuali problematiche potrebbero dar loro avvio.

Per verificare e dimostrare in modo inappellabile che l’alluminio presente nei prodotti analizzati deriva unicamente dalle scie chimiche, mi restava un unico sistema. Ripetere le analisi con modalità diverse. Mi era stato suggerito di analizzare non l’intero alimento disgregato, bensì l’acqua di lavaggio dei prodotti medesimi, ma forse questo metodo non è probante, se la stessa acqua del rubinetto contiene alluminio! Quale acqua usare? Sicuramente acqua distillata! Forse un sistema sarebbe procurarsi del terreno non contaminato da alluminio, farvi crescere alcune piante allo scoperto, innaffiarle con acqua pura e poi analizzare di nuovo, sia l’acqua di lavaggio sia l’alimento disgregato. Nella difficoltà di trovare un terriccio che non contenga alluminio, sto attualmente studiando altre modalità di indagine. Vedremo gli sviluppi della situazione. Ho chiesto naturalmente la collaborazione della stessa A.R.T.A. di L’Aquila, dell’A.R.S. e del S.I.A.N. di Pescara. Ho segnalato la cosa al Ministro Ignazio La Russa, oltre che al Capo dello Stato, ai Ministri della Salute e dell’Ambiente.

Invito tutte le persone di buona volontà a fare altrettanto. Per concludere e sdrammatizzare la situazione, possiamo affermare che i dati scientifici a nostra disposizione ci mostrano come sia possibile ridurre il rischio di contrarre l’Alzheimer o alcuni tipi di tumore, semplicemente adottando una dieta sana basata su alimenti vegetali, ricca in frutta e verdura fresche, cereali integrali e legumi… be’, lasciatemelo dire: che non siano prodotti del mio orto! O del vostro!

Nota: si fa riferimento all'articolo integrale dell'autrice apparso sul numero 12 di “X Times”.

Esperti contattati:

Prof. Piero Dolara, Ordinario di Tossicologia, Università di Firenze
Prof. Eugenio Ragazzi, Facoltà di Farmacia, Università di Padova

Enti contattati:

A.R.T.A. (Agenzia Regionale Territorio Ambiente) di L’Aquila
A.R.S. (Agenzia Regionale Sanitaria) di Pescara
A.R.S.S.A. (Agenzia Regionale Servizi Sviluppo Agricolo) di Avezzano
S.I.A.N. (Sistemi Informativi Agricoli Nazionali) di Pescara.



CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato 21 novembre 2009

L'ora funesta del Pelide Achille

Una delle questioni da molto tempo ostracizzate dalla disinformazione in Rete, si riferisce alla stima della quota di un velivolo rispetto alle nubi. Su questo aspetto è chiaro che chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale, può soltanto ammettere certe evidenze, ma sappiamo benissimo che i servi di regime incaricati di negare l'esistenza delle scie chimiche, non possono riconoscere che esistono aerei che scaricano tonnellate di particolati metallici (e tanto altro ancora) a 2.000 metri di quota, poiché ciò smonterebbe il già fragile castello di menzogne con cui tentano di spacciare le scie chimiche per scie di condensa degli aerei di linea ad alta quota (8/13.000 metri).

Esistono svariati metodi per stimare l'altezza di volo di un tanker chimico, ma, a mio parere, la valutazione rispetto alle formazioni nuvolose (purché non siano state già distrutte) è rappresentata dall'osservazione delle nubi da bel tempo, ossia i cumuli. Come già spiegato altre volte, i cumuli si trovano a quote comprese tra gli 800 ed i 2.300 metri e, a meno che non si intenda negare questo dato accertato e confermato da tutti i testi di meteorologia, sappiamo che, se un aereo vola all'interno, appena sotto o poco al di sopra di una nube da bel tempo, non sta di certo incrociando a 9.000 metri di quota!

Lo sblendido Francesco Sblendorio aka Nico Murdock (C.I.C.A.P.), già nel marzo 2009 tentò di smontare questo dato inconfutabile, manipolando una sequenza video e spacciandola per un fotogramma di Tanker Enemy mostrato in una conferenza. Al termine di questa conferenza, il procacciatore di gonzi per i corsi del C.I.C.A.P. affermò che l'aereo appariva sopra i cumuli e non sotto e che quindi il sottoscritto mentiva, poiché l'aereo si trovava, in tutta evidenza (secondo lui), a miglia di distanza al di sopra del cumulo. Questa ridicola affermazione non ha nessun fondamento empirico, poiché, se davvero un aereo fosse a 5/6 chilometri al di sopra del piccolo cumulo, come è logico, non dovrebbe non solo più distinguersi nei particolari ad occhio nudo, ma nemmeno potrebbe essere avvistato!

E' acclarato che, se le operazioni di aerosol vengono interrotte un giorno o due, non si riesce più a vedere un solo aereo (con scia o senza). Per caso il traffico civile si interrompe completamente in quel lasso di tempo? Certamente no. Semplicemente gli aerei che volano ad FL380 (38.000 piedi) non possono essere scorti.

In ogni caso, sebbene in molte riprese video e fotografie si possano osservare aerei letteralmente entrare, come una freccia in una mela, all'interno dei cumuli, i disinformatori negano ad oltranza. Sono palesi la loro spiccata malafede e sfrontatezzza. In realtà essi hanno una bassissima stima del lettore, immaginando che egli sia deficiente. Il loro scollamento dalla realtà è totale e forse sono entrati così a fondo nella parte che oramai nemmeno essi stessi sanno più di essere degli infami mentitori. Forse ritornano in sé a solo fine mese, allorquando percepiscono la paga per il loro... lavoro. Forse.

Altro aspetto sul quale i ciarlatani giocano spesso è costituito da una caratteristica comune degli obiettivi fotografici. A questo punto, è bene aprire una parentesi tecnica sugli obiettivi fotografici.

"Trattando degli obiettivi, è importante conoscere il concetto di lunghezza focale: tale caratteristica, espressa in millimetri, rappresenta la distanza fra il centro dell’obiettivo e la superficie della pellicola. Quando di un obiettivo si dice che è un 35mm o un 200mm, ci si riferisce della sua lunghezza focale. La L.F. incide in modo proporzionale sulla dimensione del soggetto da riprendere. Raddoppiando la L.F. (mediante un obiettivo più lungo), raddoppierà l’ingrandimento del soggetto e viceversa. Si usa l'espressione 'a focale normale' un obiettivo con cui il soggetto viene riprodotto sulla pellicola alle medesime dimensioni di come lo si vede ad occhio nudo. Negli apparecchi che impiegano pellicole 24x36mm, la focale normale è di circa 46mm, che corrisponde quindi ad un obiettivo fisso di 50mm (non esistono obiettivi di 46). Quelli al di sotto di questo valore vengono definiti obiettivi grandangolari (abbracciano inquadrature più ampie, ma “allontananoil soggetto), al di sopra ci si riferisce a teleobiettivi".

Gran parte delle macchine fotografiche disponibili in commercio (ed anche quella di Wasp) ha una caratteristica nel nostro caso rilevante, ovvero allontana il soggetto che apparirà più distante, rispetto a quanto risulti all'occhio umano. Per questo motivo se, ad esempio, impiegando la mia videocamera Panasonic, intendo inquadrare il soggetto alle stesse dimensioni che risultano ad occhio nudo, devo aumentare il fattore di zoom a 7X. Se porto lo zoom a zero, il soggetto torna ad allontanarsi, apparendo quindi più distante di quanto sia in realtà. Il Pelide Achille (Wasp) sfrutta in malafede questo "inganno" ottico: egli, con irritante sicumera, commentando al suo solito modo un mio intervento del 9 novembre sul blog Tanker Enemy, mostra questa foto:

Colui così si esprime nella sua prosa molto approssimativa:

"E poi si lamenta, e va a denunciarmi, se gli dico che è un FALSO, BUGIARDO E MENTECATTO??? Faccia pure: ci faremo una marea di risate quando ci sarà da mostrare le prove. [...]. Nella foto, forse, non si distingue BENE che la scia E' MOLTO AL DI SOPRA DEI CUMULI ma io la vista ce l'ho ancora molto buona e dal vero si vedeva benissimo. Oltretutto, i cumuli sono talmente bassi che se un aereo ci fosse veramente andato dentro si sarebbe sicuramente schiantato all'altezza di Verezzo!!!".

Wasp ignora o finge di ignorare che gli aerei hanno la cloche che permette loro di salire, scendere, virare, ma a parte questo, notate come l'Achille sfrutta la caratteristica tipica delle 35 mm (che allontanano il soggetto) per indurre nell'ignaro lettore l'idea che le sue mendaci affermazioni siano invece rispondenti al vero. Questo è il metodo dei falsari ed è bene non dimenticarlo mai.

Wasp ammette che i cumuli sono veramente bassi. E' già un passo avanti rispetto alle dichiarazioni di altri suoi colleghi e con questo video, girato proprio il giorno 9 novembre 2009, mettiamo una pietra tombale sulle menzogne del disinformatore di turno.



Non finisce qui, poiché, anche ufficialmente, il Pennellatore (Centro meteo Assonautica Imperia - Porto Sole Sanremo) esce allo scoperto nelle previsioni meteo del 20 novembre 2009 ed afferma testualmente: "In quota c'è un po' di aria umida, lo vediamo... ehm... da queste nuvole medio alte ed anche da qualche scia di condensazione degli aerei, lasciate questa mattina, proprio per l'aria umida in quota e piuttosto fredda..."



Il modus operandi di Pennellatore è il medesimo che adottano i suoi degni compari. Egli, infatti, abusa della sua posizione privilegiata e con la sua usurpata autorevolezza ottenuta, nonostante l'ignoranza della materia) per raccontare fandonie, forte anche del fatto che nessuno si prenderà la briga di verificare.

a) Il giorno 20, alle ore 12:00, l'umidità a livello del mare era del 35%, mentre ad 8.000 metri di quota non superava il 57%. Non solo, la temperatura alla medesima quota (8.000 metri) era di -37° Celsius, mentre a 2.000 metri era di 10° Celsius sopra lo zero! Noi sappiamo (fonti N.A.S.A., F.A.A., U.S.A.F. etc.), che una scia di condensa si può (a volte) formare (e non certo persistere per ore) se la temperatura è inferiore ai 40° Celsius sotto lo zero e se l'umidità è superiore al 72%.

b) Affinché si possa assistere allo scempio del 20 novembre, evidenziato da questa foto satellitare, quali valori di umidità e temperatura avrebbero dovuto esserci? Certamente avremmo dovuto avere la sovrassaturazione e cioè avremmo dovuto avere valori di umidità superiori al 150%!

c) Come già scritto e dimostrato anche con questo filmato e con altri disponibili sul nostro canale, quei velivoli che Pennellatore spaccia per aerei di linea, sono aeromobili militari che volano a quota cumuli e quindi ad altitudini non superiori ai 6.000 metri (le quote assegnate ai velivoli militari). Guarda caso... a quale altitudine i valori igrometrici crollano letteralmente? Come si evince dalle radiosonde, l'umidità passa dal già irrisorio 30% dei 1.000 metri al 9% a quote comprese tra i 2.300 ed i 3.800 metri circa. Quale incredibile coincidenza! Non è per nulla fortuito che disperdere elementi igroscopici sortisca la drastica riduzione dell'umidità atmosferica proprio alle quote di volo degli aerei chimci ed i riscontri, si ricordi, sono una costante ogni volta in cui le operazioni di aerosol diventano pesanti su una determinata area.

A margine di quanto esposto, è importante evidenziare come una vasta regione intorno alla provincia di Imperia, il basso Piemonte e la zona di mare compresa tra Liguria e Corsica, siano interessate da frequenti attività militari di non ben identificata natura, come evidenziato in questo documento pdf ed in questa nota riportata sul portale avioportolano.it:

"Chi volesse andare in Sardegna con rotta che coinvolge la costa della Corsica deve prestare particolare attenzione. Tutti gli ULM provenienti dall'italia per attraversare lo spazio aereo corso devono avere depositato il piano di volo, come previsto dalla legge. Il traffico sconosciuto sarà costretto ad atterrare e dovrà affrontare le conseguenze penali previste. Particolare attenzione dovrà tenersi nell'attraversare la zona aerea della base militare di SOLENZARA, chiedendo sempre autorizzazione via radio. Il numero di FAX per inviare il piano di volo è quello della B.R.I.A. (ufficio regionale Traffico aereo) di Ajaccio 0033 495 235 969. Informiamo che i militari di Solenzara sono particolarmente infastiditi dalle continue violazioni del loro spazio pertanto non prendete la cosa alla leggera potrebbero confiscarVi l'aereo e farvi fare qualche giorno di prigione".

Non è casuale che, come mostrato da questa immagine (SCREENSHOT RADAR AIRNAV), durante le ore di massiccia attività clandestina di aerosol su questa ampia area, gli aerei di linea (quelli regolari)... girino alla larga e non è casuale il fatto che gran parte degli aerei, che si dirigono su Sanremo, provenga da direzione SUD/SUD-EST. Alcuni di questi velivoli decollano dall'aeroporto corso di Travo a nord di Solenzara?

In conclusione, Achille Pennellatore (vogliamo, con simpatia, chiamarlo Wasp?) mente in modo spudorato e bisogna ammettere che, dal suo esitante tono di voce, si comprende bene che è consapevole delle bugie che ammannisce ad i fruitori (non solo sul suo blog cloaca, evidentemente). Il Pelide Achille non è l'unico a mentire, in questo periodo. L'elenco di coloro che ingannano per una poltrona, si allunga di giorno in giorno: di alcuni fra costoro abbiamo anche mostrato i volti, cosicché, un giorno, quando i nodi verranno al pettine, in molti sapranno nome, cognome e facce di coloro che si sono resi complici di un genocidio. Essi alla fine dovranno pagare il fio.



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Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì 16 novembre 2009

Il "sogno" di un Risiko a colpi di uragano

Pubblichiamo un articolo tratto dal quotidiano "Il Sole 24 ore" sulla manipolazioni meteorologiche in Cina. Una testata di regime conferma, anche se con ritardo, tutte le acquisizioni dei ricercatori indipendenti su scie chimiche e H.A.A.R.P., benché l'espressione tabù, "scie chimiche", non sia mai adoperata. Per ora si preferiscono parole e diciture ambigue ed oblique, ma i riferimenti alle chemtrails sono trasparenti. Occorre considerare questo parziale e progressivo rilascio di informazioni, per opera di pubblicazioni ufficiali, una strategia volta ad abituare l'opinione pubblica alla presenza degli aerei chimici collegati ad interventi sui fenomeni atmosferici, ma "benefici". In questo modo, è possibile che, una volta assuefatta la popolazione ai tankers, si decida di imporre nuove tasse per finanziare un'operazione ufficialmente attuata per mitigare il riscaldamento del pianeta, laddove i voli chimici sono e saranno strumento per scopi assai sinistri, come la diffusione di epidemie. La diffusione di agenti patogeni rischia di essere il pretesto - come scrive Corrado Penna - "per imporre la legge marziale, per implementare campagne di vaccinazione di massa con i tossici vaccini contro l'influenza AH1N1, per porre i paesi alle dipendenze di un governo sovranazionale e dittatoriale".



Da che mondo è mondo, molte delle maggiori invenzioni sono nate con finalità militari oppure ne hanno trovata rapidamente una. Non potevano fare eccezione, ovviamente, anche i tentativi di modificare il clima e il perché si comprende facilmente: secondo il National Hurricane Center, l' energia sviluppata da un uragano equivale allo scoppio di una bomba nucleare da 10 megaton (10 milioni di tonnellate di tritolo) ogni 20 minuti. Per avere un'idea di che effetti ciò possa avere, può essere utile ricordare ciò che accadde, nel 1281, alla flotta d'invasione mongola, lanciata alla conquista del Giappone, cui un tifone imprevisto distrusse quasi tutte le 3.500 navi che la componevano.

A parte alcuni vaghi esperimenti condotti negli anni '40 dalla Marina U.S.A. in Nuova Zelanda per provocare tsunami artificiali, il primo tentativo storico di manipolare il clima a fini bellici fu condotto dall'esercito statunitense durante la guerra in Vietnam. L'operazione "Popeye", tra il marzo 1967 e il luglio 1972, tentò di rendere impraticabile, allagandola con piogge artificialmente provocate, la cosiddetta "pista di Ho Chi Min", che dal Vietnam del Nord, attraverso il Laos, recava gli indispensabili rifornimenti ai guerriglieri Vietcong nel Sud del paese. Nonostante la riservatezza delle fonti statunitensi, pare che in effetti vi fu un certo aumento delle piogge monsoniche, ma senza un esito decisivo sui flussi di traffico e quindi sul conflitto.

Contemporanei furono anche alcuni studi per dirottare degli uragani su Cuba, ma senza varcare la soglia del wishful thinking. Più seri e determinati i piani contemporanei di controllo climatico. Il più ambizioso è il progetto lanciato nel 1996 dall'Accademia dell'aviazione statunitense «Il tempo come moltiplicatore di forza. Dominare il tempo entro il 2025». Esso mira a creare le condizioni meteo più favorevoli per compiere le missioni aeree. «Dalla possibilità di favorire le operazioni amiche o di annientare quelle avversarie, fino al potere di assicurare il dominio di comunicazioni globali e controllo spaziale, le modificazioni meteo offrono ai piloti militari un'ampia gamma di opzioni per sconfiggere o reprimere un avversario... Alcuni strumenti esistono già oggi, altri si possono sviluppare e perfezionare in futuro».

Più in generale, i militari puntano a manipolazioni del clima con effetti devastanti per il paese attaccato, ma non tali da provocare oneri di ricostruzione troppo elevati in caso di sua conquista o controllo sotto altra forma indiretta.

Ricadono in questa casistica le inondazioni artificialmente provocate; le modificazioni delle correnti oceaniche (si sa che El Nino e La Nina possono causare enormi effetti sulla piovosità di vastissime regioni, ma anche la modifica dell'estensione delle calotte polari può avere forti conseguenze militari); la citata deviazione di tempeste tropicali (ad una versione pacifica intendono lavorare Bill Gates e la sua fondazione); l'apertura di buchi nella calotta protettiva dell'ozono (ufficialmente per alterare le comunicazioni militari a onde ultra-corte, di fatto per variare anche qui clima ed abitabilità umana: il prototipo di questo progetto è H.A.A.R.P.).

Last but not least, la paventata possibilità di causare terremoti, ipotesi che rasenta la fantascienza, ma che, secondo alcuni studiosi seguaci del grande fisico ed inventore serbo Nikola Tesla, non sarebbe affatto utopica. Per alcuni organi di stampa cinesi, il sisma che l'anno scorso devastò la provincia cinese del Sichuan causando 70mila vittime, sarebbe il risultato di un esperimento statunitense.

Leggi qui l'articolo pubblicato dal quotidiano "Il Sole 24 ore"


Fonte: Tanker Enemy

mercoledì 11 novembre 2009

Peste Penumonica in Ucraina, si sospettano come cause le scie chimiche o misteriose irrorazioni, paure dei vaccini


Traduzione dell'articolo "Trail leading to Pneumonic plague in Ukraine involved "chemtrails" or mysterious spray, fears of vaccine" a cura di Mike.


Nel 2002 le forze armate Usa sono state accusate di "stare conducendo un programma di ricerca e di sviluppo sulle armi chimiche in violazione delle leggi internazionali sul controllo delle armi".

Riguardo a tale accusa hanno così risposto: "Il programma segreto JNLWD [US Department of Defense's Joint Non-Lethal Weapons Directorate], non si sta concentrando su agenti altamente letali come VX o sarin. Piuttosto, l'accento è posto sulle armi chimiche "non-letali" che rendono inabili. I consulenti scientifici del JNLWD definiscono "non letale" ciò che porta alla morte o a danni permanenti 1 vittima su 100.

Il direttore delle ricerche del JNLWD ha detto ad una rivista militare statunitense: "Abbiamo bisogno di qualcosa da affiancare ai gas lacrimogeni, come calmanti, anestetici, che faccia addormentare le persone o che le metta di buon umore. Queste armi sono destinate ad essere utilizzate contro 'civili potenzialmente ostili' in operazioni anti-terrorismo, anti-insurrezione, ed altre operazioni militari.

Il principale intento del JNLWD è quello di sviluppare droghe come armi, in particolare i cosiddetti "calmanti", un termine militare per indicare armi chimiche che alterano la mente o inducono il sonno
".

26 marzo

E' stato riferito che la paura degli effetti collaterali del vaccino si è diffusa in l'Ucraina dal momento che migliaia di ucraini hanno rifiutato le vaccinazioni nonostante la paura di malattie come la difterite, parotite, poliomielite, epatite B, tubercolosi e pertosse.

Poi i funzionari della sanità hanno detto che la paura di queste vaccinazioni avrebbero potuto portare alla comparsa di focolai di malattie che si sarebbero potute diffondere attraverso l'ex repubblica sovietica ed anche al di là di essa. Inoltre ufficiali sanitari in tutto il mondo hanno detto che stanno lottando contro le ripercussioni create dalla paura delle vaccinazioni considerate insicure e pericolose.

26 giugno

Velivoli sospetti sono stati costretti ad atterrare. Un aereo USA, AN-124, ha modificato il suo segnale di chiamata da civile a militare innescando una reazione delle forze armate (IAF) entrando nello spazio aereo pachistano. L'aereo è stato costretto ad atterrare a Mumbai, mentre un secondo è stato costretto all'atterraggio da un caccia nigeriano che ha anche arrestato l'equipaggio.

Secondo le notizie riportate, la Cina (l'aeronautica militare cinese) ha contattato i funzionari deei servizi segreti indiani e nigeriani a proposito della presenza di aereomobili USA operativi nell'Ukraina, e vi è la crescente preoccupazione che gli Stati Uniti stiano diffondendo "agenti biologici" nell'atmosfera terrestre e anche alcuni ufficiali cinesi credono ci sia un tentativo di genocidio di massa attraverso la diffusione dell'influenza suina H1N1.

La cosa strana a proposito di queste notizie sugli arresti, così come sugli aerei costretti ad atterrare, era che questi aeromobili trasportavano sistemi di erogazione di sostanze chepotrebbero spruzzare fino a 45.000kg di sostanze nebulizzate (tali sostanze sono inviate dai serbatoi a tutto il bordo alare da una sofisticata rete di nano tubi in modo tale da essere disperse sotto forma nebulizzata.

Il numero di registrazione dell' aereo era UR-CAK

La gente è usa chiamare queste cose scie chimiche

19 Settembre

A Chicago muore un ricercatore che lavora con la Yersinia pestis (peste), che ora pare si stia diffondendo attraverso l'Ucraina.

Un ricercatore dell'Università di Chicago è morto domenica 13 settembre, presso il Centro Medico dell'Ospedale "Bernard Mitchell" per un'infezione che può essere imputabile ad un ceppo indebolito coltivato in laboratorio di Yersinia pestis, il batterio che causa la peste. Il ricercatore ha studiato la genetica dei batteri nocivi, tra cui un ceppo indebolito della Yersinia pestis, che manca degli elementi pericolosi degli altri batteri. Di questo ceppo è noto che non causa la malattia negli adulti sani ed è stato utilizzato in alcuni paesi per realizzare un vaccino vivo attenuato contro la peste. E 'stato approvato dal Centers for Disease Control and Prevention (CDC) per gli studi di laboratorio di routine. Il ceppo indebolito non richiede particolari precauzioni di sicurezza necessarie per lavorare con i ceppi virulenti.

Anche se non sembra essere una minaccia per le persone e nessun'altra malattia legata a questo caso è stata segnalata, la commissione di controllo delle infezioni del Centro Medico sta lavorando con il Dipartimento della sanità pubblica di Chicago (CDPH), con il Dipartimento della sanità pubblica dell'Illinois e col CDC per indagare sul caso e prendere tutte le precauzioni necessarie. "Questa morte è una tragica perdita per la nostra comunità", ha dichiarato James L. Madara, MD, decano della Divisione di Scienze Biologiche, della Pritzker School of Medicine e amministratore delegato del Centro medico. "Siamo tutti addolorati di avere perso un collega di valore."

I primi riscontri dell'autopsia del paziente non hanno mostrato evidenti cause di morte, tranne la presenza del batterio. Culture di routine del sangue del paziente hanno evidenziato il ceppo indebolito di Y. pestis. Rimane il dubbio se il ceppo attenuato abbia causato o meno la malattia mortale in questo ricercatore. Sono in corso ulteriori studi per accertare l'eventuale connessione.

Tuttavia, una volta che il ceppo attenuato di Y. pestis è stato identificato il 18 settembre, i funzionari del Medical Center l'hanno immediatamente notificato al CDPH (Dipartimento della sanità pubblica di Chicago). Come misura precauzionale e in collaborazione con il CDPH, il personale medico del centro ha iniziato a notificarlo alla famiglia, amici, colleghi e personale sanitario che possono avere avuto contatti con il paziente.

Le persone esposte a Y. pestis di solito sviluppano sintomi entro 2 - 10 giorni. Nessuno dei potenziali contatti si è ammalato. Non si pensa che il ceppo indebolito sia pericoloso per gli individui sani, ma le condizioni di salute di base potrebbero aumentare la suscettibilità. A chiunque potesse essere stato esposto, saranno offerti antibiotici come misura precauzionale.

Anche se rara negli Stati Uniti, la peste resta un grave problema nel mondo in via di sviluppo, dove vengono segnalati fino a 3.000 casi ogni anno. Negli Stati Uniti continuano a verificarsi casi in alcune parti della California, Colorado, Utah, Arizona, Nevada e New Mexico. L'ultimo caso conosciuto di trasmissione della peste da persona a persona negli Stati Uniti si è verificato nel 1924.

Nell' ULTIMA SETTIMANA, aerei hanno spruzzato misteriose sostanze sull'Ucraina, alcuni giorni prima che venisse scoperto il focolaio di peste polmonare.

Kiev, Ucraina - Le autorità della città di Kiev, Ucraina, hanno negato ogni irrorazione di "farmaci in forma di aerosol" da parte di aerei sulla città. Questo dopo che è stato riferito che aerei leggeri sono stati visti sorvolare la zona di Forest Market e irrorare delle sostanze sotto forma di aerosol [che la gente ha ritenuto servissero] per la lotta contro l'influenza suina H1N1.

Cinque fonti lo confermano ed anche i giornali locali di Kiev hanno ricevuto centinaia di chiamate da parte di residenti e proprietari di imprese vicino alla zona dove gli aerei sono stati visti spruzzare la sostanza sospetta. Non solo, ma alle imprese locali e ai commercianti è stato "consigliato", dalle autorità locali, di rimanere all'interno degli edifici durante il giorno.

Come se ciò non fosse sufficiente, le autorità di governo hanno anche spinto le stazioni radio di Kiev a negare la notizia. Forum online, siti web e blog hanno riportato resoconti di testimoni oculari che la confermano. Sono state riportate anche notizie di elicotteri che hanno effettuato irrorazioni di aerosol su Kiev, Lviv, Ternopil e in tutta l'Ucraina.

30 ottobre

Il presidente dell'Ucraina Viktor Yushchenko ha ordinato all'esercito e al Ministero della Difesa di preparare ospedali mobili per fornire "farmaci essenziali" alle persone con infezione da H1N1 (influenza suina).

Proprio mentre di recente l'intera Ucraina è stata messa sotto la legge marziale, la dichiarazione dello scoppio della grave peste polmonare è ancora più sconvolgente.

"A causa della complessa situazione epidemiologica nelle regioni occidentali dell'Ucraina, decine di migliaia di persone si sono ammalate, migliaia di persone sono in ospedale, e decine sono morte".

Quindi che cosa sta esattamente succedendo qui? Coincidenza o no?

domenica 8 novembre 2009

Le menzogne di Si(n)one Angioni

Cosa rimane delle "scie chimiche"?!
Pubblicato giovedì 20 agosto 2009 da Simone Angioni alle 18:43


"
Dopo La Gaia Scienza anche Superquark si occupa di sbufalare le scie chimiche nel servizio dedicato al corso per investigatori del Cicap. [1]

Il servizio andato in onda ieri sera oltre che di paranormale ha anche trattato diffusamente il problema della moria delle api, altro evento che alcuni complottisti hanno ricondotto erroneamente a cospirazioni governative internazionali.

Quindi cosa rimane oggi delle scie chimiche a 14 anni dalla nascita di questa teoria? Rimane una manciata di sostenitori che, sparsi in giro per il mondo, passano le loro giornate ad occuparsi più dei "disinformatori" piuttosto che delle scie che a loro dire sarebbero nocive.

Così è successo qualche giorno fa quando il Comitato Tanker Enemy, dopo aver rifiutato ogni offerta di collaborazione, dialogo e confronto con una serie interminabile di insulti (sic!), ha pensato bene di filmare gente a caso per strada (sic!), accusando poi il Cicap di essere il mandante di una non ben precisata azione di spionaggio. Forse in questo periodo di scarsa attenzione i ragazzi del Comitato Tanker Enemy stanno cercando un po' di pubblicità e sperano di averla attaccando le associazioni con maggior visibilità o forse sono davvero convinti che chiunque in questo mondo sia coordinato da poteri occulti e che nessuno prenda mai iniziative autonome?

Rosario […] Non posso credere che tu sia davvero convinto che il Cicap prenda gente che fa da pubblico nelle sue conferenze e le mandi a sorvegliare le case dei complottisti con una vistosa 500 a righe
".

Simone Angioni, coordinatore del C.I.C.A.P. per la città di Pavia, arrivista e spregiudicato come nelle migliori tradizioni dei componenti del suddetto comitato, si diletta nella manipolazione di alcuni fatti a vantaggio dei suoi colleghi disinformatori ed in appoggio alle azioni, palesemente in violazione della legge sulla privacy, dell’amico, nonché collaboratore del C.I.C.A.P., Francesco Sblendorio - Nico (regolarmente denunciato alle autorità competenti).

La balzana e mendace tesi di Angioni e soci si concretizza nell'affermazione, secondo cui il sottoscritto avrebbe ripreso un cittadino a caso per strada, accusando poi ingiustamente di violazione della privacy un fiancheggiatore del famigerato Comitato di barbogi, creato da
Piero Angela e del quale la R.A.I., che dovrebbe essere servizio pubblico, si fa cassa di risonanza per la disinformazione.

Peccato che le menzogne di Simone siano immediatamente smentite da molti elementi oggettivi che non lasciano la minima ombra di dubbio. Basta, infatti, visitare il sito Web del C.I.C.A.P. per sincerarsi di persona che il temerario Sblendorio è uno… di famiglia all’interno del comitato. Notiamo che a questa pagina nella quale si promuovono i nuovi corsi (Corso completo: Euro 600), in bella vista appare il bel faccione barbuto dello splendido Sblendorio e, se guardiamo sullo sfondo, fuori fuoco, chi scorgiamo? L’amico Kash, al secolo Marco Capuzzo che, neanche a volerci scherzare, sul suo profilo Facebook, è travestito proprio da taliban! Kash è noto per essere anch'egli un disinformatore molto attivo nel campo delle scie chimiche. Fu presente anche alla conferenza di Milano nella quale fui relatore. Colui diede man forte al compagno di merende Sblendorio ed al ben noto Paolo Attivissimo (C.I.C.A.P.). Insieme con costoro si resero protagonisti quasi tutti i componenti del C.I.C.A.P. e, contemporaneamente, i promotori della disinformazione in Rete. Contateli. Guardate quanti sono i disinformatori in Rete.

Marco Capuzzo (Kash)Coincidenze? Non direi, visto che a questa pagina, nella quale è presente una cospicua galleria di immagini, compare ancora lo splendido Sblendorio, in atteggiamento da macho, con tanto di tesserino al petto e… che incredibile combinazione, Andrea Salsi (Darkskies), coordinatore C.I.C.A.P. del gruppo Emilia Romagna, onnipresente frequentatore di "laboratori", "conferenze" etc., sempre alle calcagna di Attivissimo, già presente alla conferenza di Milano in incognito (fingeva di essere uno qualsiasi del pubblico - strategia tipica - si era seduto in un angolo in disparte e da lì blaterava di ragni migratori) sulle scie chimiche e qui ritratto mentre documenta, come d’abitudine, uno dei convegni del C.I.C.A.P. Salsi si intravede anche dietro Sblendorio, nella foto succitata. Darkskies, storico infiltrato nel forum di sciechimiche.org, fu lo scandalizzato (che simulatore!) personaggio che si lamentò poiché era stato defraudato dal sottoscritto della foto ritraente una scia chimica (le scie chimiche hanno un copyright?). Argomento che fu ripreso prontamente dalla guardia svizzera, Paolo Attivissimo, per un suo articolo nel quale, come al solito, l’oggetto di varie diffamazioni e calunnie era chi scrive.

Su quell’episodio, peraltro basato sulla quasi omonimia di un file immagine (era una foto scattata da due videocamere uguali e quindi con numero progressivo simile e per questo la scambiai per una delle mie presenti in archivio), fu costruita una delle tante campagne di discredito coordinate tra infiltrati sui forum, finti ricercatori sul fenomeno chemtrails ed Attivissimo. In pratica, per costoro io sarei anche un ladro di immagini. Casualmente, certe “informazioni” erano sempre fornite di prima mano al cacciatore di "bufale" (quasi sempre da Barbarella) che poi le spacciava per scoperte fortuite. In pratica, l’infiltrato di turno crea il “casus belli”, dopodichè scatta la trappola e la pubblica gogna mediatica, operazioni nelle quali Attivissimo è uno specialista.

Darkskies, che ora ha cambiato il nick in MarcoVi, ha un suo blog dove, quando può, diffama il sottoscritto ed il Comitato Tanker Enemy. Sarebbe interessante sapere come sia possibile che un oscuro blogger qualsiasi, possa permettersi un telescopio del genere (qui il modello sul sito del produttore) allo scopo dichiarato di “sbufalare” (odioso termine in uso tra i disnformatori) le scie chimiche. Chi finanzia certe spesucce?

Non è un caso se il nostro video di risposta alla becera puntata di “Superquark” è stato rimosso più volte e su diversi canali di You-Tube, nonostante non fossero state compiute violazioni ai termini del contratto di alcun genere. Questo avviene, perché se è il C.I.C.A.P. che ordina, lo staff You-Tube esegue, senza esitazioni. Sul loro canale si trova di tutto, ma provate a far rimuovere qualcosa.

Angioni afferma che il C.I.C.A.P. non c’entra nulla con le attività dei vari disinformatori, ma nell’entourage del Comitato italiano per il controllo per le affermazioni sul paranormale fanno bella mostra diverse “facce”, riconoscibili anche nella puntata di Superquark dedicata al C.I.C.A.P. (che casualità, vero?). Tra queste riconosciamo Alex Falcone, anch'egli molto zelante nel pubblicare articoli spazzatura sul suo blog cloaca, che hanno un ormai consolidato orientamento di discredito e diffamazione nei confronti del loro acerrimo nemico, Rosario Marcianò.

Quindi, riassumiamo.

Francesco Sblendorio, comunissimo cittadino italiano con velleità da istrione, si cimenta in una visita turistica guidata, accompagnato (in auto) dal suo degno compare Wasp (disinformatore distaccato in Arma di Taggia), per eseguire scatti non autorizzati della mia abitazione. E’, secondo Angioni e gli altri, un puro caso che Sblendorio si trovasse lì. A noi pare, invece, strano che l’auto usata da Sblendorio sia stata noleggiata proprio dal C.I.C.A.P., come appurato da alcune ricerche e d’altronde Sblendorio poteva benissimo partire da Torino per visitare il Casino di Sanremo o Porto Sole e non si comprende quale particolare attrattiva turistica potesse rappresentare il quartiere di Baragallo, uno dei più squallidi della "città dei fiori".

Alcuni mesi fa, evidenziammo un collegamento tra il C.I.C.A.P. (il video di MarkoGts al secolo Marko Germani e nel quale la voce fuori campo è quella di Steno Ferluga, esponente del C.I.C.A.P.) ed i ciarlatani disinformatori. Era solo la prima delle tante tracce che poi sono divenute certezze, avvalorate da decine di nuovi riscontri.

Il comitato di disinformazione ha deciso, tempo fa, di occuparsi (su mandato dei servizi) di scie chimiche e, per far ciò, ha reclutato un’armata Brancaleone che, attraverso blog, filmati ed attività sul territorio (vedi il trans Wasp ed il suo blog diffamatorio con le incursioni fotografiche della nostra abitazione), tenta di porre un freno alla progressiva presa di conoscenza sulla questione "scie chimiche” attraverso la calunnia ed il discredito. Fatica sprecata, perché la marea sale e quei quattro gatti di cui parla Angioni, sono, invece, una marea che sale e li travolgerà.

Angioni e gli altri sono solo pesci piccoli e come tali verranno arrostiti sulla brace al momento opportuno. Altri, più in alto di loro, non osano metterci la faccia e promettono loro carriere fulminanti. Peccato che di fulminante ci sarà solo la disfatta di codesti piccoli, insignificanti servi di regime. Tutti.


[1] Non abbiamo corretto gli strafalcioni di quel beota di Si(n)one Angioni. Egli non sa, ad esempio, che non si scrive "cosa", ma " che cosa". Memorabile poi quest'altro solecismo, ossia "più dei disinformatori piuttosto che di scie chimiche".


Nico scrive sul blog di Simone Angioni...
DENUNCIA DEL 27 AGOSTO 2009



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CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì 4 novembre 2009

The Daily Mail: "Guardando il cielo per un collegamento con l'H1N1" (traduzione di Mike)

Un ex insegnante di Hensonville è tra coloro che credono che la malattia sia legata al fenomeno delle "scie chimiche"
By Claude Haton
Hudson-Catskill Newspapers
Publicato il: 3 novembre 2009

Windham - Mentre il vaccino H1N1 sta diventando disponibile, molte persone, compresi alcuni medici, stanno discutendo la sua sicurezza basata in parte sulla velocità con cui il nuovo vaccino è stato immesso nel mercato. Un uomo del posto sta prestando la sua voce alla protesta a proposito degli ingredienti contenuti nel vaccino, aggiungendo un altro elemento che egli e gli altri sentono potrebbe essere collegato con le dritte e strette nuvole (scie chimiche, n.d.r.) che si vedono spesso in cielo.Tom Skarimbas di Hensonville, un ex insegnante di inglese, francese e spagnolo, che ora lavora come rappresentante nel settore delle comunicazioni, ha studiato le "scie chimiche" per circa due anni. Si dice che le scie chimiche siano una variante delle scie di condensa che si osservano provenire dal gas di scarico dei jet ad alta quota. Uno studio personale di Skarimbas sulla scienza dell'atmosfera lo ha portato a credere, insieme con un numero crescente di altre persone, che le sostanze chimiche vengono diffuse in aria, "possibilmente" in un programma di depopulation (riduzione del numero di esseri umani, n.d.r.) del pianeta.

Le scie chimiche differiscono dall'irrorazione aerea dei pesticidi sulle aree agricole o dai prodotti ignifughi sugli incendi, in quanto (questi ultimi due, n.d.r.) avvengono a quote molto inferiori.

Skarimbas ha spiegato che non pensa ci sia il governo dietro a questo programma, piuttosto è più probabile che si tratti di inconsapevoli creduloni (del governo, ndr) infiltrati da un'organizzazione ombra esterna.

I termini "Illuminati" e "New world order", sono entrati in gioco. Entrambi i termini si riferiscono a società segrete volte a modellare la civiltà alle loro credenze. Informazioni su entrambi sono ampiamente disponibili su Internet.

Skarimbas ha confermato che per alcuni il tutto potrebbe sembrare stravagante ed assurdo, ma ha rilevato che la verità è spesso più strana della finzione.

E' sufficiente ricostruire la storia tornando indietro di circa 60-70 anni per trovare un esempio molto concreto di un gruppo relativamente ristretto di intermediari del potere che avevano tentato di conquistare il mondo con una "razza padrona" per arrivare ad una "soluzione finale" per ripulire la loro società delle minoranze etniche, da altri gruppi indesiderati e, in generale, da tutti coloro che si opponevano alla loro ideologia. Sono riusciti a uccidere più di 6 milioni di persone ed a condannare il pianeta ad una lunga e sanguinosa guerra mondiale, prima di fargli pagare (al pianeta, n.d.r.) un costo enorme in termini di vite umane, risorse e materie (prime, n.d.r.).

Il millenario Reich del partito nazional-socialista in Germania, i nazisti, è arrivato molto vicino al successo. Ci sono ancora oggi veterani che hanno combattuto contro i nazisti e possono testimoniare gli orrori trovati nei campi di sterminio, dove Ebrei, Rom Testimoni di Geova ed oppositori politici, considerati inferiori dai dirigenti del Terzo Reich, furono eliminati (letteralmente, abbattuti - ndr).

Torniamo alle scie chimiche. Se si cerca con Google il termine, troverete una serie di siti dedicati a questo fenomeno ed anche numerose immagini.

Le scie chimiche sembrano simili a scie comunemente viste "sfiatare" da jet passeggeri. La differenza, rilevano gli studiosi del fenomeno, è che le scie chimiche hanno più ampia diffusione e persistono nel cielo più delle scie di condensa (Questo non è vero, n.d.r) . Secondo diverse fonti, le scie chimiche hanno cominciato a comparire nella seconda metà degli anni '90 del XX secolo.

C'è anche un certo numero di siti e bloggers chetentano di ridimensionare il fenomeno scie chimiche (debunkers, n.d.r.).

Il passaggio dal turbojet ai motori turbofan nel corso degli ultimi 20 anni è citato come una delle ragioni della differenza di come appaiono le scie di condensa. E' anche menzionato l'aumento del numero di aerei ad alta quota.

I disinformatori asseriscono anche che, se il personale operativo che si occupa degli aerosol non indossasse maschere per tutto il tempo, respirerebbe la stessa aria, come la popolazione in generale, rischiando (che è quello che accade, n.d.r.).

Fonti governative sostengono che non esiste alcun fenomeno scie chimiche (sic).

In generale, i disinformatori sembrano essere in minoranza.

Skarimbas, che lavora per la maggior parte della sua giornata all'aria aperta, ha visto le scie chimiche svilupparsi davanti ai suoi occhi.

"Io vedo queste cose di continuo", ha detto. "Ho visto gli aerei interrompere le scie chimiche a piacere (on-off chemtrails, n.d.r.).

Skarimbas ha anche guardato la diffusione di scie di condensa e dice di poter vedere la differenza.

"Le contrails si dissipano molto velocemente", ha detto.

Tra i siti Web che trattano di scie chimiche, troverete varie teorie su come le scie chimiche sono distribuite, così come i loro scopi.

Si sostiene la teoria che vengano diffuse per combattere il riscaldamento globale, filtrando la luce del sole. Skarimbas ha trovato l'idea ridicola.

"Perché allora le rilasciano durante la notte?",
Inoltre, esse sono talmente esili che non potrebbero bloccare molta luce.

"L'idea che le scie potrebbero diminuire il riscaldamento globale è ridicola".

Il dottor Stan Montieth della California è uno studente di geopolitica e ospite del sito Web Radio Liberty e vari programmi radio. Egli ritiene che la civiltà occidentale stia per avere una brutta sorpresa. Montieth è autore di numerosi libri, tra cui "Brotherhood of Darkness", e sostiene che le società segrete stiano cercando di influeire sul corso della civiltà.

Montieth, così come molti altri, trova altri spiegazioni ai programmi (più o meno occulti, n.d.r.) di tutti i giorni che mirano a sovvertire il progresso della civiltà. Montieth è dell'idea che "la realtà è spesso derisa, mentre l'illusione è spesso re".

Skarimbas dice che le scie chimiche sono sostanze chimiche rilasciate in atmosfera con l'intenzione di compromettere il nostro sistema immunitario, con il "tocco magistrale" (finale, n.d.r.) di colpire l'individuo, possibilmente attraverso un vaccino.

"Questa non è la mia idea", ha sottolineato Skarimbas. "E' una teoria pre-esistente ... la teoria che il vaccino contro l'influenza suina porterà squalene (nell'organismo, ndr) e potrebbe essere molto letale."

Secondo fonti mediche online, lo squalene è un ingrediente comune nei vaccini e di altri farmaci come adiuvante, che modifica l'azione di altri componenti all'interno del farmaco o vaccino. Una fonte comune di squalene è l'olio di fegato di squalo.

Gli oppositori all'uso dello squalene sostengono che può causare una risposta del sistema immunitario simile a quella registrata dopo la prima guerra del Golfo, quando i soldati si ammalarono, dopo aver ricevuto vaccini contro l'antrace per proteggersi dagli attacchi chimici attesi dagli iracheni.

Il sito medico Mercola.com ( "Squalene, sporco vaccino contro l'influenza suina: il segreto celato") dice che la Sindrome della Guerra del Golfo è il risultato dell'uso di squalene nel vaccino.

Tali affermazioni sono ripetute in siti web come Prison Planet e Info Wars.

Skarimbas ha detto:

"L'idea è che il sistema immunitario è indebolito da anni, come conseguenza delle scie chimiche, e ora lo squalene può presumibilmente causare i suoi danni facilmente."


Fonte: www.thedailymail.net

Qui la versione in inglese.

mercoledì 21 ottobre 2009

Da Cagliari a Barcellona in un cielo di scie chimiche

Un mio concittadino mi ha scritto raccontandomi di un suo breve viaggio in Catalogna, regione della Spagna irrorata pesantemente e, da quello che leggo, i nostri "cugini" spagnoli si trovano nella nostra stessa situazione: cavie da laboratorio per gli scellerati esperimenti militari. A lui va il mio particolare ringraziamento e la promessa che a qualsiasi altra sua testimonianza sarà dato ampio risalto in questo blog.

Riportai nel mio
album alcune foto scattate in Spagna un anno fa e, vista questa testimonianza, la situazione peggiora di giorno in giorno.


Scrive l'ingegnere cagliaritano:

"Vorrei raccontarvi una mia breve esperienza risalente a fine settembre. Premetto che, viaggiando per lavoro, prendo spesso l’aereo per raggiungere varie città europee ed extra-europee. La mia testimonianza si riferisce al volo Cagliar- Barcellona.

Dopo il decollo verso nord (il vento veniva leggermente da maestrale) l’aereo prende quota e si avvia dritto verso il solito punto di scambio che si trova più o meno a metà dell'Isola. Dico questo, perché l’abitudine mi ha fatto notare anche i piccoli particolari di questa rotta che è la stessa (inizialmente) per molte destinazioni a nord-ovest della Sardegna. Una volta raggiunto questo punto, improvvisamente il velivolo sale repentinamente di quota con un’inclinazione forte mai riscontrata nei miei precedenti voli, dopodiché vedo dal finestrino un viavai di aerei velocissimi che rilasciano delle grosse scie bianche, passando ad incrocio più o meno sopra e sotto la nostra quota, evidentemente molto ravvicinati, mentre in lontananza riesco a scorgere altri aerei che si incrociano alla stessa maniera diverse miglia più distanti da noi.

Ad un certo punto, raggiunto il golfo di Oristano, l’aereo sul quale viaggio esegue una decisa virata verso destra (est) e passa apparentemente in una zona dove non ricordo di aver mai volato con un aereo di linea.

Compiute varie correzioni di assetto, il vettore si dirige nuovamente verso nord sino a che riesco a scorgere tra le nuvole la zona compresa tra Olbia (Costa Smeralda) e Santa Teresa di Gallura, quindi procede lungo la costa per dirigersi verso Alghero e quindi prende la rotta originaria che passa in mezzo al mare, dove costantemente mi accorgo di un traffico di 4-5 aerei velocissimi (dalla parvenza di aerei di linea) ma tutti bianchi e senza livree, che sfrecciano in lungo e in largo, passandoci vicinissimi.

Inutile descrivervi lo scenario che si presenta in cielo, perché sapete già a che cosa mi riferisco. Tra lo strato delle nuvole e la nostra quota di volo, il cielo è limpido, ma, appena sopra noi, è una coltre biancastra, un fitto coperchio evanescente ed abbagliante che fa filtrare a malapena il sole.

Arrivati sul cielo sopra la città di Barcellona, lo scenario non cambia, anzi addirittura peggiora e vedo in lontananza altri aerei che rilasciano scie, incrociandosi nelle maniere più strane, pericolosamente vicini l'un l'altro.

Circa la città di Barcellona, ho notato quanto la temperatura fosse molto più alta rispetto a quella di Cagliari, nonostante il meteo annunciasse temperature simili. Un altro aspetto che mi ha colpito di questa città, dove ho avuto l’opportunità di soggiornare parecchie volte e nella quale non mi recavo da oltre cinque anni, è la sensazione di caos, di automobilisti nervosi e spericolati (ho avuto paura che qualcuno venisse addosso al taxi che mi accompagnava in albergo in zona Sants).

Nelle poche ore che mi rimanevano libere, dopo aver presieduto riunioni lavorative, ho notato soprattutto un livello di semincoscienza generale nella gente. In tre giorni in giro per la città con i taxi, ho visto una decina di incidenti, alcuni dei quali abbastanza gravi, avvenuti in pieno centro e in zone dove non si dovrebbero raggiungere velocità elevate; addirittura la mattina della mia partenza, il taxi che mi riportava in albergo è stato tamponato da un'altro auto pubblica ad una velocità considerevole tant’è che sono stato visitato dagli operatori di un’ambulanza per l'accertamento di eventuali traumi al collo.

Ho chiesto al tassista come avesse fatto a tamponarci e lui mi ha risposto che non riusciva a capire come fosse successo, tant’è che non ha neanche frenato e ci è piombato addosso, come se non ci avesse neppure visto.

Capisco che un lavoro come il tassista può portare ad una stanchezza particolare, visto anche il traffico caotico e pericoloso della città, ma sinceramente una scena del genere mi lascia sgomento per lo stato mentale in cui versa una parte della cittadinanza.

Non so se questo sia dovuto alla vita frenetica accentuata anche dalla crisi economica che non ha risparmiato neanche la Spagna, ma non escluderei che abbia attinenza con il pesante avvelenamento dell’aria e con le irradiazioni di campi elettromagnetici, materie che cerco di approfondire in ogni momento libero della giornata.

Vi saluto, ripromettondomi di raccontarvi ancora le mie testimonianze dirette di situazioni anomale o attinenti al problema delle irrorazioni chimico-biologiche nell’atmosfera."




CHEMTRAILS DATA

domenica 18 ottobre 2009

Testimonianza di un pilota civile sulle scie chimiche

Pubblichiamo la testimonianza di un pilota civile circa le scie chimiche: sono dichiarazioni rilasciate al curatore del sito www.chemtrails-info.de. Non sussistono motivi per ipotizzare che il resoconto non sia autentico. Esso comprova non solo la diffusione di scie tossiche nei cieli della Germania (come altrove), ma anche le anomale manovre di volo cui sono costretti i piloti dei vettori civili per evitare di incrociare nei corridoi aerei riservati ai tankers. Esortiamo piloti civili e militari, tecnici, meteorologi, personale di bordo e delle torri di controllo etc. a seguire l’esempio dell’insider tedesco. Garantiamo l’anonimato ed assoluta riservatezza a chi deciderà di fornire informazioni sulle attività clandestine ed illegali di aerosol chimico-biologico.


Osservazione del rilascio di chemtrails per opera di due Globemaster C-17 cargo a 6.000 m di altezza sopra la Germania


Introduzione al racconto del pilota

Il curatore di questa homepage (http://chemtrails-info.de - n.d.r.) ha incontrato l’insider alcuni mesi fa. Ad un certo punto del nostro colloquio ho chiesto all’interlocutore quale fosse la sua attività professionale. Solo dopo un po’ di insistenza, ha ammesso che lavora come co-pilota nella cabina di pilotaggio di un aereo commerciale. Ho portato delicatamente il tema verso le chemtrails, chiedendo se fosse al corrente di questo termine e dell’ipotesi che si trattasse di scie di “condensa” artificiali o appunto chimiche. Dopo un po’ di esitazione ha risposto: “Sì, qualcosa ho letto in Internet”. Dopo aver messo in chiaro di essere il redattore della Homepage di http://www.chemtrails-info.de/ e di voler sapere in che modo valutava questo problema e che cosa avesse eventualmente osservato dalla cabina di pilotaggio, mi ha raccontato quanto segue:

“Inizialmente avevo i miei dubbi sugli argomenti esposti in quegli articoli che trattano delle scie chimiche in Internet e circa la corrispondenza tra questi dati ed i fatti, ma poi ho sperimentato di persona qualcosa che mi ha convinto che sono sostanze chimiche diffuse per qualche motivo e che formano quelle “scie di condensa” persistenti (non sempre, n.d.r.) che chiamano “chemtrails“.

Non avevo mosso obiezioni durante la nostra conversazione e volevo chiarire alcuni dettagli. Ho chiesto al pilota, qualche settimana dopo, un resoconto più preciso della sua esperienza.

Riporto di seguito in forma letterale. la sua descrizione scritta il 17/08/2009. Soltanto le intestazioni sono inserzioni editoriali; i commenti aggiunti sono segnalati come tali.

Strane istruzioni di climb (salita) per opera della torre di controllo

“Dopo il decollo dall’aeroporto di Francoforte sul Meno, eravamo in rateo di salita a nord di Norimberga. Erano le 14.00. La visibilità era molto buona: non passavamo attraverso nubi di alcun tipo. Quel giorno sul territorio tedesco c’era un’aerea di alta pressione molto estesa.

Superando circa gli 11-12.000 piedi, ci passano al successivo settore radar che dà il via libera per l’ulteriore salita. Questi permessi sono regolati in maniera abbastanza generosa. Così il ‘ Radar Monaco’ ci dà il via libera sul piano volo FL250, ossia sui 25.000 piedi. Quel giorno, però, non è accaduto. Il via libera seguente avveniva in passaggi di 1.000 piedi. Il primo avviso del controllore era “climb 14.000 feet” (“sali a 14.000 piedi”, n.d.r.). Il prossimo “climb è a 15.000 feet”, l’altro “climb 16.000 feet”.

Sapevamo che ci dovevano essere vettori sopra di noi che stavano percorrendo la stessa rotta ma che salivano più lentamente rispetto a come l’avremmo potuto fare noi, o perché non potevano o perché non volevano.

Sul cosiddetto T.C.A.S. (Traffic Collision and Avoidance System), uno strumento di controllo con cui si osserva lo spazio aereo intorno al proprio velivolo, notavamo un traffico alla nostra destra e un po’ più in basso rispetto a noi. Visto che il tempo era buono, cercavamo di vedere il traffico che doveva esserci sopra di noi. Non tardò a presentarsi.


Due aerei cargo del tipo Globemaster C-17 rilasciano chemtrails dal profilo alare



Si notava un imponente velivolo da trasporto Globemaster C-17 a 18.000 piedi (6.000 m). Basandoci sulle nostre osservazioni con il T.C.A.S., sospettavamo che incrociasse un altro velivolo dello stesso tipo qualche miglia indietro alla stessa altitudine. Non potevamo inquadrarlo, ma sono sicuro che c’era un secondo aereo. Quello che potevamo, invece, vedere era una grossa scia dietro l’aereo. A questa altitudine ed in questa stagione non era un fenomeno da aspettarsi. Aerei che volavano molto più in alto e ancora chiaramente visibili non rilasciavano scie. Deve essersi trattato di una dispersione di sostanze non spiegabili con il solito rilascio di gas di scarico dei motori convenzionali.

(Aggiunta Red.: Durante la conversazione precedente avevo chiesto se le scie fuoriuscissero dai motori del Globemaster C-17. Il testimone ha risposto: “Indubbiamente no”. Quindi le sostanze uscivano evidentemente da speciali ugelli posti sui bordi alari del velivolo.


Altre osservazioni del pilota circa l’aumento delle scie chimiche

Nella mia vita quotidiana professionale (da pilota n.d.r.) mi sono reso conto che queste irrorazioni sono aumentate molto negli ultimi anni. Ho potuto osservare per tutta l’estate del 2009 queste operazioni di diffusione di “strati di nebbia alta” e soprattutto ad altitudini comprese tra i 18.000 ed i 35.000 piedi (6.000 / 12.000m) .


Come distinguere in alto la nebbia prodotta da scie chimiche dalla nebbia di condensa

Spesso non è facile distinguere una scia di condensa da una scia chimica. Tutti i giorni vedo aerei ad alta quota, talora anche ravvicinati tra loro, quando le rotte si incrociano. In questi casi, si può riconoscere bene com’è una scia di condensa e com’è una scia chimica. Si può distinguere dal loro comportamento nell’aria. Mentre una scia di condensa è leggera e sottile ed evapora rapidamente (senza lasciare traccia - n.d.r.), le scie chimiche sono pesanti, pigre e quasi compatte. Inoltre si comportano di conseguenza. Capita di lasciare un aeroporto la mattina dove sono state rilasciate scie chimiche. Tornando ore dopo, le troviamo ancora lì e sono diventate un velo grigio, mentre attorno il tempo è diverso.


Aumento massiccio delle scie chimiche in quota

Quando ci troviamo in volo, attraversiamo, talvolta per ore, aeree di nebbie alte (chimiche, n.d.r.). Ho compiuto spesso questa osservazione ovvero che ci sono sempre di più irrorazioni e sempre più pesanti. Non posso fornire delle prove, ma vedo le cose in questo modo.

Ulteriori note all’intervista a voce

Fin qui il racconto del pilota. E’ importante notare che alla quota indicata (18.000 piedi, che corrispondono a circa 6000 metri di altezza) le contrails (le scie di condensazione normali) non possono formarsi, come dimostrava d'altronde il resto del traffico aereo. Quindi si trattava di un’azione di irrorazione deliberata di scie chimiche da parte di due aerei cargo.

Inoltre il pilota raccontava che le comunicazioni del centro di controllo di volo con gli aerei che irroravano avvenivano su una frequenza radio completamente diversa da quella assegnata agli aerei di linea.

Questo suggerisce che i velivoli chimici avevano un "trattamento" diverso rispetto al traffico di linea (privilegiati probabilmente a causa di ordini dall’alto) e dovrebbe essere noto ai responsabili delle torri di controllo che si tratta di voli speciali per la modificazione atmosferica. Non stupisce che gli impiegati delle torri di controllo o l’U.B.A. non diano (o non vogliono o non possono dare) risposte su questi voli, una volta che viene chiesto loro di fornire informazioni.

Comunque, sollecitati a rispondere alle domande di un giornalista svizzero, alcuni piloti hanno ammesso che tali voli non sono stati registrati nei logs ufficiali.

Non bisogna stupirsi che, di fronte a tanta segretezza e di fronte alla negazione delle scie chimiche a tutti i livelli, i nostri politici, i meteorologi etc. possono continuare a mentire ancora, negando i voli chimici o adducendo deboli argomentazioni per tentare di smentire questa realtà.


Link al testo originale

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Ringraziamo XXX per la traduzione.





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