martedì 27 gennaio 2009

Il piano di Edward Teller e la truffa dell'"effetto serra" (art. di Tanker Enemy)

Il piano prevedeva l'uso di aerei militari e civili per disperdere metalli elettroconduttivi in nanoparticelle in atmosfera. Questo procedimento era funzionale al progetto H.A.A.R.P., il quale si avvale di un medium caricato elettricamente (simile al plasma) per creare un corridoio privilegiato per comunicazioni a scopo militare, in grado di assolvere diverse funzioni, sia sul piano strettamente delle comunicazioni (anche quando gli altri settori di comunicazioni risultassero danneggiati, il corridoio similplasmatico continuerebbe a garantire le comunicazioni tra le varie basi, i sommergibili, le navi, i caccia etc.) sia per il controllo mentale.

Secondo Amy Worthington di Global Research, "le operazioni di irrorazione ed i conflitti nucleari limitati sono profondamente connessi". La giornalista ricorda che Edward Teller, durante il XXII seminario internazionale sulle energie planetarie, tenuto a Erice in Sicilia nell'agosto del 1997 "affermò il suo proposito di usare l'aviazione per diffondere nella stratosfera milioni di tonnellate di metalli elettroconduttori, ufficialmente per ridurre il riscaldamento globale". La ricercatrice indipendente Carolyn Williams Palit (http://www.exoticwarfare.com/), in un articolo del febbraio 2008, si spinge oltre e ipotizza che "il vero scopo delle chemtrails sia il controllo della popolazione mondiale per mezzo della distribuzione di sensori nanometrici che verrebbero diffusi per mezzo del cibo, dell'acqua e dell'aria, di modo che questi sensori penetrino nell'organismo" e cita una ricerca militare, parzialmente declassificata, condotta dal col. Jeffrey E. Thieret e da altri dal titolo "Hit 'Em where it Hurts: Strategic Attack in 2025". [vedi filmati 1 e 2 - ndr]

Le operazioni di irrorazione ed i conflitti nucleari limitati sono profondamente connessi. Possiamo individuare i primordi dell'"operazione copertura" nella mente perversa del dottor Stranamore Edward Teller, padre della bomba ad idrogeno, che consigliò di usare armi nucleari in regioni abitate per fini economici. Prima di morire, nel 2003, Teller fu direttore emerito (sic) del Lawrence Livermore National Laboratory, dove furono messi a punto i piani per le armi nucleari biologiche e ad energia diretta. Nel 1997 Teller dichiarò pubblicamente il suo proposito di usare l'aviazione per diffondere nella stratosfera milioni di tonnellate di metalli elettroconduttori, ufficialmente per ridurre il riscaldamento globale.

Teller ritenne che l'aviazione commerciale potesse essere adoperata per diffondere queste particelle al costo di 33 centesimi per litro (Un brevetto Hughs del 1991 conferma che il particolato può essere diffuso attraverso i motori degli aviogetti). Ciò dà credibilità ad un resoconto di un dirigente di una compagnia aerea, costretto dall'obbligo del silenzio a rimanere anonimo, secondo cui l'aviazione commerciale ha cooperato e coopera tuttora con i militari nel progetto copertura

"An Airline Manager's Statement", postato da C.E. Carnicom per conto dell'autore, 22-05-00. Citazione: "I pochi dipendenti della compagnia aerea che erano al corrente del Progetto Cloverleaf furono tutti sottoposti a controlli del loro passato, e prima di esserne informati ci fecero firmare accordi di non-divulgazione in cui sostanzialmente si dichiarava che se avessimo detto a chiunque quanto sapevamo saremmo stati incarcerati... Ci dissero che il governo avrebbe pagato la nostra compagnia, insieme ad altre, per rilasciare speciali agenti chimici da aerei commerciali... Quando chiedemmo loro perché non si limitassero ad equipaggiare gli aerei militari per rilasciare questi agenti chimici, dichiararono che non c'erano abbastanza aerei militari disponibili per rilasciare agenti chimici su una base così ampia come doveva essere fatto... Poi qualcuno chiese perché tutta queste segretezza. I rappresentati del governo dichiararono in seguito che se l'opinione pubblica avesse saputo di aerei in volo che stavano rilasciando agenti chimici nell'aria, i gruppi ambientalisti avrebbero scatenato un inferno e chiesto la fine dell'irrorazione".

Il problema (per noi, ma non per i militari) è che questo procedimento in sinergia con le emissioni H.A.A.R.P. e le radiazioni nucleari, distrugge lo strato di ozono e, contemporaneamente, riscalda la ionosfera. Infatti le temperature medie, se si visionano i grafici statistici, hanno cominciato ad aumentare dall'anno in cui le antenne a Gakona hanno iniziato a "sparare" onde ELF, ULF ed EMF nella ionosfera caricata elettricamente da alluminio, bario, rame etc. (dispersi, come detto, dagli aerei civili ad alta quota e da velivoli militari a quote medio basse).

Per perseguire il loro scopo, i fautori della guerra perpetua hanno deliberatamente oscurato la luce solare e ridotto la visibilità con particolato e polimeri.

Questo tipo di terrorismo ecologico ha gravemente compromesso la salute pubblica, come provato da migliaia di testimonianze. Anni di appelli ai legislatori, ai media, ai militari, per ottenere informazioni e l'interruzione di questa catastrofe atmosferica, sono desolatamente cadute nel vuoto. La consapevolezza di ciò che accade e che rende i nostri cieli così foschi, è ostacolata dalle leggi sul segreto di stato: infatti i cittadini non hanno il diritto conoscere materie inerenti alla segretezza nazionale. Costretti a raccogliere indizi, abbiamo comunque carpito le seguenti informazioni.

1) Almeno una parte del progetto è stata denominata "operazione copertura" e probabilmente include modificazioni del clima, comunicazioni militari, sviluppo di armi spaziali, ricerche sull'ozonosfera e sul riscaldamento globale.

2) Diffondendo tonnellate di particolato per mezzo degli aerei, l'atmosfera del pianeta diventa carica elettricamente e quindi adatta a progetti militari. L'aria che respiriamo è piena di fibre di amianto e di metalli tossici, compresi i sali di bario, l'alluminio e, secondo quanto riportato, torio radioattivo. Queste sostanze reagiscono come elettroliti per migliorare la conducibilità dell'aria, per i radar militari e le onde radio. Velenoso come l'arsenico e debilitante del sistema immunitario, il bario indebolisce i muscoli, compreso il cuore.

L'alluminio inalato va direttamente al cervello ed i medici confermano che esso causa processi degenerativi dei tessuti cerebrali, portando all'insorgenza dell'Alzheimer. Il torio radioattivo causa la leucemia ed altri tumori.

3) Ovviamente, solo una piccola percentuale dei progetti di modificazione atmosferica è visibile, ma ciò che non vediamo è ugualmente pericoloso. La ionosfera, la terra ed i suoi abitanti sono continuamente bombardati con microonde usate per manipolare l'atmosfera al fine di indurre modificazioni climatiche e tettoniche (terremoti). Il ricercatore indipendente Clifford Carnicom conferma che siamo costantemente soggetti ad onde ELF, della frequenza di 4 hertz, frequenza nota perché influisce sugli equilibri biologici e psichici.

4) Esiste una ben documentata componente biologica: da alcuni studi emerge che sono diffusi, attraverso appositi sistemi, virus, batteri, cellule sanguigne essiccate e marcatori biologici, come si evince da analisi su uomini, animali e piante.

Le attività notturne dei tankers chimici impediscono l'escursione termica, incrementando così l'effetto atmosfera che, come sappiamo, è imputato alle attività umane.

Era, infatti, necessario trovare un colpevole per coprire le malefatte degli avvelenatori, così cominciarono le pressioni nei confronti di molti "scienziati", affinché trovassero un capro espiatorio.

Ecco che venne tirata fuori dal cilindro la storiella del CO2. Pensare che, solo 10 anni prima, gli scienziati attribuivano al biossido di carbonio l'effetto contrario, ovvero il raffreddamento della terra. Nel 1980 si prevedeva una nuova glaciazione a causa delle emissioni di CO2.

Il rapporto dell'I.P.C.C. nasce dall'esigenza di coprire i veri responsabili del surriscaldamento del pianeta e degli sconvolgimenti climatici.

Le pressioni del governo degli Stati Uniti furono notevoli sino all'ultimo istante. Così, nonostante l'inutile opposizione di un centinaio di scienziati "ribelli", i quali accusavano i relatori del rapporto di stilare un documento FALSO utile alle lobbies militari, il documento venne pubblicato (sulla copertina ci hanno pure inserito tre aerei con scia al seguito!) e, per dare maggior forza alla fandonia, Al Gore, uomo organico al sistema, fu insignito del premio Nobel, proprio perché appoggiava le conclusioni del rapporto I.P.C.C.

Morale: il CO2 come responsabile del Global warming è una truffa bella e buona, mentre il surriscaldamento è dovuto in parte alla maggiore attività solare (tutti i pianeti del sistema solare sono più caldi) e, in gran parte, alle emissioni elettromagnetiche delle stazioni e delle antenne.

H.A.A.R.P. in sinergia con le scie chimiche di giorno determinano un maggior passaggio di raggi ultravioletti, mentre di notte impediscono lo scambio termico.

Ci hanno imbrogliato e, come sempre, i maggiori responsabili dell'inganno sono i giornalisti venduti, che si limitano a leggere veline.


Fonte: Tanker Enemy

domenica 25 gennaio 2009

Chemtrails-Meteo sulla TV tedesca ufficiale pubblica Z.D.F.

Previsioni Chemtrails-Meteo del 14.01.2009 sulla televisione tedesca ufficiale pubblica Z.D.F. (Zweites Deutsches Fernsehen - seconda rete televisiva germanica)

Durante il bollettino del 14 gennaio 2009, il il meteorologo tedesco Gűnther Tiersch, ha indugiato, nell'ambito di un'analisi del tempo previsto sulla Germania per i giorni successivi, sulle scie chimiche in questi termini inequivocabili:

"… Poi abbiamo ancora qualcosa che non possiamo identificare come pioggia o neve. Qui nell’Ovest queste linee serpeggianti sono state generate probabilmente di pomeriggio sopra il mare del Nord da alcuni aerei, aerei militari e all’incirca a 5-6 km. di altitudine. Non hanno così nulla a che fare col tempo…" (Si veda il documento: sequenza al minuto 0:43 – 0:59).

Il meteorologo ha indicato delle linee serpeggianti che, nell'elaborazione elettronica della mappa satellitare, si dipanano tra la Germania occidentale, i Paesi Bassi, il Belgio, il Lussemburgo e la Francia orientale. Dopo aver accennato a queste scie generate da velivoli militari, Tiersch, cambiando tono di voce e con un breve iato, ha ripreso la disamina delle condizioni meteo. Si osservi che nell'area irrorata i simboli evidenziano cielo poco nuvoloso senza piogge, presumibilmente a causa della manipolazione attuata con le sostanze chimiche igroscopiche diffuse in atmosfera.

E' notevole questa incursione nel tema proibito delle chemtrails per opera di un protagonista di una rete ufficiale: l'incursione stride con la rocciosa omertà dell'ineffabile Luca Mercalli che afferma di non sapere alcunché delle scie chimiche. Purtuttavia si nota già un lieve cambiamento: infatti il direttore della rivista Nimbus ed autoproclamatosi "ambientalista" tempo fa gridava che le scie erano una "bufala colossale" (sic), laddove oggi cerca di glissare sul tema, ammettendo di intendersi solo di S.U.V. e di effetto serra.

Il video che proponiamo è quanto mai eloquente: un'altra freccia che centra il bersaglio, mentre i disinformatori hanno il fiato sempre più corto.



Ringraziamo A&G del blog "Il sole attivo"

venerdì 23 gennaio 2009

Apparato e metodo per espellere fluidi da un velivolo

Qualche giorno fa, a proposito di brevetti, uno dei soliti mantenuti di regime sempre attenti al mio blog (chissà come mai), scrisse che qualsiasi cosa si può brevettare, anche le idee e non è detto che tutte le invenzioni arrivino ad essere prodotte per un utilizzo quotidiano. Sono per grandi linee d'accordo ma questo non esclude che moltissimi brevetti siano utilizzati per scopi non proprio "salutari".

Tantissime industrie aeronautiche collaborano strettamente con i militari di mezzo mondo per mettere a punto apparati funzionali al rilascio in atmosfera di sostanze venefiche. Il documento del Generale Fabio Mini è chiaro ed esaustivo. La guerra del clima è già cominciata (e secondo me sta anche per finire con conseguenze catastrofiche per tutti noi).

Mentre la disinformazione più attiva, continua a farci bere le "normali" scie di condensa, la Boeing, già dal 1990, lavorava per creare un
apparato per l'eliminazione di olio dalla gondola del motore.

Ovvero, un sistema che riuscisse ad evitare che le sostanze rilasciate (eventualmente anche corrosive o infiammabili) entrassero in contatto con le superfici dell'aereo.

Leggendo attentamente il brevetto, si scopre che da tale apparato si possono eliminare anche gas, fluidi e liquidi. Non soltanto olio motore, che già di per se è una notevole fonte di inquinamento (vedere la Legge sugli oli esausti), ma anche altre sostanze non ben identificate, ovviamente.

Una tale invenzione permette di eliminare qualsiasi cosa dall'aeromobile e proprio la posizione sotto la gondola del motore costituisce un cammuffamento della scia prodotta. Molte foto e video riportano scie sdoppiate già all'uscita dei gas di scarico dei motori. La loro tecnologia cerca di cammuffare il più possibile ma qualcuno attento non si lascia ingannare.

Un esempio chiarissimo è
qui.

Ringrazio Straker che ha salvato il brevetto in un server sicuro prima che i soliti occultatori lo eliminino dalla rete come hanno fatto con l'accordo Italia-USA sul clima.

giovedì 22 gennaio 2009

Chemtrails e sperimentazioni di Stato: distruzione e morte a norma di legge

Parlamentari Pd: «Sì al corridoio tra Decimo e poligono a Quirra» Irs e "Gettiamo le basi": pazzesco
di Ennio Neri


Il Pd alle grandi manovre. Chiede di fare la guerra in Sardegna. Ma stavolta Cabras e la Barracciu non c'entrano. I parlamentari di Veltroni, in coro, chiedono il coinvolgimento della Sardegna nel Metadistretto Aerospaziale. Potenziando i poligoni isolani. Grazie alla realizzazione della nuova pista di Monte Cardiga. E ad un corridoio aereo di volo tra la base di Decimomannu e Quirra. E poi sono preoccupati per la fuga dell'aereo Sky X. Il velivolo dal nomignolo così grazioso (è un aereo da guerra senza pilota), è andato a sperimentare le proprie capacità belliche in Puglia, abbandonando l'Ogliastra.
Attualmente, per la pista di volo a Monte Cardiga, si sta lavorando ad una bozza d'accordo con Finmeccanica. Il piano prevede l'esecuzione dei lavori di movimento terra affidato a uomini e mezzi del Genio Militare. Il ministero della Difesa ha ribadito per due volte quest'anno l'importanza primaria della striscia tattica polifunzionale a Monte Cardiga, respingendo le motivazioni del parere negativo pronunciato dal Comitato Paritetico. Il 24 aprile Arturo Parisi aveva dato il primo via libera alla realizzazione della pista. La decisione è stata ribadita il 25 luglio dal successore Ignazio La Russa con l'avvento del Governo Berlusconi. Fin'ora la giunta Soru si è opposta al progetto, entrando in rotta di collisione con le comunità ogliastrine.

Ma il 26 settembre scendono in campo Amalia Schirru, Giulio Calvisi, Paolo Fadda, Siro Marroccu, Caterina Pes, Guido Melis e Andrea Tulli, interrogano il ministero della Difesa chiedendo lumi sull'addio di Sky X e ricordano al governo l'impegno per la pista. Senza il quale sarà più difficile realizzare quel polo aerospaziale, "che rappresenta", ricordano i parlamentari a La Russa, "per alcuni territori sardi, l'unica possibilità di un futuro industriale". Anche grazie ad un accordo tra Finemeccanica e Aviazione, in prospettiva di quella "new company tra soggetto pubblico e industrie private auspicata dalla Nato per il potenziamento del Poligono".

"La notizia appresa sui quotidiani regionali sardi nei giorni scorsi, che le sperimentazioni sull'aereo senza pilota Sky X avrebbero lasciato l'Ogliastra e la Sardegna a favore della Puglia ha registrato notevoli preoccupazioni", recita il testo dell'interrogazione, "la realizzazione di una pista di volo a Monte Cardiga è la pregiudiziale, insieme all'autorizzazione di un corridoio di volo con Decimomannu, per la messa in rete dei quattro poligoni sperimentali della Sardegna. Una struttura unica in Italia, adatta per le sperimentazioni sia militari che civili di grande rilevanza, possibili grazie alla disponibilità di un territorio esteso per dodicimila ettari, più un ampio braccio di mare sulla costa orientale.

Il quadrilatero sardo", precisa il documento, "sarebbe l'unico in grado di contrastare le mire egemoniche del Metadistretto dell'Aerospazio recentemente costituito da Alenia-Finmeccanica con le Regioni di Piemonte, Campania e Puglia, le Università e 300 imprese locali. Alla realizzazione della pista di volo a Monte Cardiga è collegato anche il progetto di un Centro per la sperimentazione ambientale di rilevanza europea. La nascita del Polo Aerospaziale rappresenta, quindi, per alcuni territori sardi, l'unica possibilità di un futuro industriale".
Gli onorevoli Pd sardi ricordano che il ministero della Difesa ha già ribadito il via libera alla nuova pista di volo del Poligono. Ma che le sperimentazioni sui velivoli Sky e Neuron dipendono dall'accordo fra vertici militari e Finmeccanica. Dunque la realizzazione dell'opera, "fondamentale per le sperimentazioni aerospaziali, sia militari che civili", resta legata all'esito delle trattative in corso con Finmeccanica (ripartizione dei costi e delle modalità di utilizzo delle pista). I parlamentari lamentano le scarse risorse investite dall'Italia nella ricerca aerospaziale: soltanto il 4 per cento. Contro il 13 per cento della Francia e all'11 per cento di Germania e Gran Bretagna.

"Per colmare questo divario è stato costituito recentemente il Metadistretto italiano dell'Aerospazio tra le Regioni Piemonte, Puglia e Calabria. La Sardegna è stata tagliata fuori", lamentano, "nonostante rappresenti con il Poligono del Salto di Quirra (da collegare all'aeroporto militare di Decimo tramite un corridoio aereo) il quarto vertice naturale del sistema, indispensabile per chiudere il quadrilatero delle sperimentazioni più impegnative made in Italy. Salvo ricorrere a costose trasferte presso i poligoni del Nord Europa. Sindacato, forze politiche e amministratori dell'Ogliastra sono ora impegnati per recuperare al territorio un ruolo adeguato in un contesto di tecnologia avanzata del valore prossimo ai 5 miliardi di euro".

Furibonda la reazione del comitato "Gettiamo le basi". "I parlamentari Amalia Schirru, Giulio Calvisi, Paolo Fadda, Siro Marroccu, Caterina Pes, Guido Melis, Andrea Tulli, esponenti delle due anime del PD, soriana e non soriana, in Sardegna in guerra aperta senza esclusione di colpi, in Parlamento trovano perfetta coesione e unità su un punto: accelerare e garantire il potenziamento del poligono della morte Salto di Quirra".

"Con inusuale prontezza e nefanda armonia scendono in campo per perorare la causa della costruzione del nuovo aeroporto militare, già decisa dal governo Prodi, riconfermata dal governo Berlusconi, rifiutata a parole dal loro comune leader, il Governatore in carica. Da buoni imbonitori decantano i vantaggi, per la Difesa e le multinazionali delle armi, rappresentati dall'enorme estensione del poligono a terra, mare e cielo, i bassi costi di gestione rispetto alle altre strutture, ventilano un'educata critica all'esiguità delle spese statali nel settore dell'aerospaziale militare camuffato da civile e rilanciano la necessità di incrementare le nascenti new company tra soggetto pubblico e industrie private auspicata dalla Nato per il potenziamento del Poligono.

Ancora. "Nella foga di rendere il Poligono Interforze Salto di Quirra, PISQ, ancora più appetibile ai signori della guerra e delle armi si fanno promotori di un'ulteriore cessione del cielo della Sardegna, propongono la creazione di un corridoio militare di volo Decimomannu Perdasdefogu/Quirra. Nulla interessa il fatto che l'auspicata militarizzazione dello spazio aereo isolerebbe Cagliari in quanto implicherebbe per gli aerei civili e gli sfortunati passeggeri in transito nell'aeroporto di Elmas slalom, deviazioni, tempi di percorrenza di gran lunga più penalizzanti rispetto a quelli a cui oggi sono costretti quando si attivano le interdizioni delle attuali zone aeree militarizzate (una sola di queste si estende per 28.400 kmq, uno spazio aereo e marittimo che supera la superficie dell'intera Sardegna, kmq 23.823).

La sciagurata sortita dei nostri deputati", prosegue "imposti alla Sardegna dalle segreterie di partito, la dice lunga sul teatrino bipartisan messo su a partire dal 2004-05 dalla classe politica sarda e italiana, da Stato e Regione, sul cosiddetto processo di radicale ridimensionamento delle servitù militari, concentrate nell'isola in misura abnorme ed iniqua, allo scopo di frastornare, frammentare, addomesticare l'antagonismo di popolo.

Ciechi, sordi e muti da sempre sulla sottrazione alla Sardegna di spazi e risorse produttive da parte del complesso militare-industriale, i crimini quotidiani contro l'ambiente, la rapina feroce di vite umane - la strage in corso, il cluster da brivido di leucemie e alterazioni genetiche tra militari e popolazioni coinvolte dalle attività militari, a Quirra come a Teulada, Capo Frasca e La Maddalena - spacciano cinicamente la schiavitù militare che devasta e umilia la Sardegna come volano di sviluppo economico, "unica possibilità di un futuro industriale". Avulsi dalla realtà, alieni agli interessi del popolo sardo, refrattari all'evidenza strombazzano il vecchio, anacronistico spot smentito clamorosamente nei 50 anni di esperienza di colonizzazione militare dell'isola, si ergono", conclude, "a improbabili paladini del lavoro, fautori di uno sviluppo fondato sulla devastazione della Sardegna".

"Queste sono le soluzioni democratiche per lo sviluppo economico prospettate dal Pd?" Si domanda Irs in un comunicato bilingue, chiedendosi "se davvero non sia possibile un'alternativa all'economia di guerra, verso uno sviluppo che valorizzi le risorse locali, tuteli i lavoratori e la salute di tutti".


Fonte: altravoce.net

venerdì 16 gennaio 2009

Se Maometto non va da Montanari... (art. di Tanker Enemy)

Sappiamo che è una perdita di tempo, perché dalle rape non si cava il sangue, ma ci sentiamo in dovere di replicare alll'egregio Dottor Montanari che, in un suo articolo, ha ritenuto di criticare Pier Paolo Saba, andando a vedere la classica pagliuzza. Non contento di ciò, l'egregio Montanari usa anche i soliti pseudo-argomenti da disinformatore incallito sul prelievo in quota e su una non dimostrabile correlazione (secondo lui) tra chemtrails e veleni di ricaduta che potrebbero anche venire da uno stabilimento industriale o dal traffico veicolare. A questa patetica obiezione abbiamo già risposto mille volte e non ripeteremo quindi la nostra replica, ma ci chiediamo se per caso il Dottor Montanari abbia mai infilato la testolina nella ciminiera di un inceneritore o sia mai stato accolto in un'area militare off limits per compiere i suoi prelievi e stabilire un nesso incontrovertibile tra nano-particelle e tumori. La provenienza degli inquinanti dagli impianti di icenerimento e dai poligoni è solo "un atto di fede, atto di fede che non ha valore scientifico, naturalmente e che dimostra l’assoluta mancanza di conoscenza specifica di questo signore".

Che poi costui sia "il direttore scientifico del laboratorio Nanodiagnostics di Modena in cui lavora part time la dott.ssa Gatti", o che sia presidente di una bocciofila, non cambia la sostanza delle sue depistanti affermazioni. Un nostro gentilissimo lettore Arturo così scrive a tale proposito: "Prof. Montanari, Lei ha scritto 'distogliere l'attenzione verso...': ma che cosa sta dicendo? Gli aerei militari che irrorano ci sono, li vediamo tutti, basta guardare il cielo. Passano gli aerei e il cielo si copre di una nebbia stranissima. Sono fatti questi!

Che gli inceneritori sono fabbriche di tumori è certo, ma putroppo dobbiamo fare i conti con la dura realtà: l'esercito sta aumentando gli aerosol nello spazio aereo italiano e questo è preoccupante, preoccupante soprattutto per la salute dei bambini che stanno crescendo, respirando nuvolette di bario e polimeri
".

Professor Montanari, le scie tossiche sono come un inceneritore moltiplicato per mille e non sarà certo vantandosi di presiedere un laboratorio dalla dicitura in inglese che i sofismi diventeranno verità. Egregio Professor Montanari, non sa che il metodo scientifico si basa in primis sull'osservazione? Dunque, visto che asserisce di scorgere le scie mortali in cielo, perché non comincia ad investigare in modo serio sul fenomeno, invece di nascondersi dietro il classico dito? Se noi avessimo a disposizione il suo laboratorio, a quest'ora avremmo già spostato mari e monti più di quanto già facciamo e dichiarato in ogni dove che le scie degli aerei, quelli che lei vede, sono mortali. Volere è potere, almeno in questo caso. Infatti volenterosi ricercatori tedeschi sono riusciti là dove Lei ha miseramente fallito, dimostrando che il particolato che anche Lei, come tutti, inala, viene dal cielo.



Tra l'altro pare che Lei non abbia compreso l'articolo del Dottor Saba, poiché scrive: "Che le nanoparticelle generate da esplosioni non solo da bombe all'uranio, ma pure da quelle al tungsteno o comunque da processi combustivi ad alta temperatura si trovino a livello dei tessuti tumorali (ma anche di altri tessuti affetti da nanopatologie) è testimoniato in maniera certa e coerente da un numero molto alto d’indagini eseguite presso il nostro laboratorio". Infatti il Dottor Saba non ha disconosciuto che le nanoparticelle di uranio e tungsteno siano dannose, ma che la questione scie chimiche è ancora pervicacemente negata ed in modo colpevole.

Anche a noi sorge un dubbio: che il Dottor Montanari, pur con tutte le sue competenze, sia solo il rappresentante di un'opposizione voluta ed autorizzata dal sistema, un sistema con cui non si può mai scendere a compromessi, se si vuole essere credibili sino in fondo.


Notare i due pesi e le due misure della dottoressa Gatti, laddove descrive la situazione di reale inquinamento ambientale da polveri di nanoparticelle metalliche rilevate in atmosfera ed al suolo nelle aree circostanti la base di Quirra. Nel caso delle scie chimiche, invece, insieme con il marito, ella ha più volte affermato che i dati che evidenziano metalli pesanti in acqua, polvere e piante delle aree sottoposte ad irrorazione, non sono attendibili, in quanto non direttamente collegabili agli aerosol indotti. Essi, in quel caso e solo in quello, parlano della necessità di prelievo direttamente nelle scie chimiche.

Due pesi e due misure, appunto, per tirarsi fuori (anche loro come altri "scienziati") dalla ingombrante questione chemtrails.

Questa speciosa contraddizione ci premeva di evidenziare.

mercoledì 14 gennaio 2009

Nessuna magia. Si sapeva eccome!

Come molti di voi sanno, recentemente ho preso la decisione di non pubblicare i commenti deliranti dei soliti disinformatori in malafede. E' stata una decisione un po' sofferta perché avrei anche voluto pubblicarne alcuni, i peggiori, giusto per mostrarli ai visitatori del blog e far capire a tutti di che pasta sono fatti certi personaggi, ma stavo spendendo energie inutilmente invece di continuare la mia ricerca della verità sulle irrorazioni clandestine.

Spulciando nei vari commenti lasciati da me in vari blogs, ho trovato
QUESTO che a posteriori è la prova definitiva che cercavo.

La data è inequivocabile: 21 ottobre 2008. Non potevo credere ai miei occhi!!!

Un normale cittadino come me ha previsto (a costo zero) un'alluvione di quelle proporzioni e grado distruttivo!

Mentre il S.A.R cosa faceva?
Minimizzava, nonostante la Protezione Civile avesse diramato il 21 ottobre un AVVISO DI CRITICITA' PER LA REGIONE SARDEGNA, OVVERO:

VENTI LOCALMENTE FORTI TENDENTI A RAFFICHE FORTI DURANTE I TEMPORALI E TEMPERATURE IN SENSIBILE DIMINUZIONE

Delitala, l'esperto del S.A.R., traduceva:


TEMPORALI SENZA ALTRI FENOMENI, VENTI DEBOLI E TEMPERATURA IN LIEVE AUMENTO.

Attraverso seria ricerca, attenta lettura di notizie provenienti da tutto il globo, studio certosino di fotografie, immagini satellitari nonché video, quella che potrebbe apparire una predizione, altro non è che una naturale deduzione. Senza necessariamente essere climatologi, meteorologi, geologi e via discorrendo.

Mancavano veramente una manciata di ore alla tragedia e due più due fa sempre quattro, fino a quando qualcuno non confuterà anche l'aritmetica.

Confesso che sono rimasto sbalordito io stesso; avevo predetto una disgrazia senza volerlo. Con buona pace di chi insulta e di chi ancora non vuole vedere oltre il proprio naso.

Ringrazio il lettore Luca di Capoterra per avermi inviato il bollettino della Protezione Civile.

sabato 10 gennaio 2009

1.200 metri: parola di "debunker" (by Tanker Enemy)

In questi mesi di dura battaglia per la verità, gli attacchi concertati da più fronti, finanziati dai servizi e volti a delegittimare il lavoro dei ricercatori, sono diventati, via via, sempre più pesanti e frequenti. In realtà questo fiorire di attività di debunking non ha ottenuto altro che il risultato opposto a quello auspicato da coloro che tirano le fila di questo gioco al massacro. Inutile è stato il tentativo di porre una parola fine alla questione "scie chimiche" ed infruttuosi sono stati i sempre più veementi tentativi di far tacere noi come anche altre decine di attivisti sparsi in tutta Italia. A nulla sono valsi i duri e diffamanti interventi dell'ex D.J. Paolo Attivissimo e dei suoi sodali del C.I.C.A.P. ed è per questo che, disperatamente, nascono come funghi blog e discussioni sui forum volte a screditare il comitato Tanker Enemy (ma soprattutto chi scrive), gridando sempre e comunque al falso.

Ecco quindi che la collaborazione tra i disinformatori presenti a vari livelli, coordinati da vari comitati e finanziati dai servizi, sfocia spesso in clamorosi autogoal, perché, se è vero che gli attacchi concertati da più fronti possono magari avere qualche possibilità di successo, è anche vero che delegare senza controllo determinate azioni di "debunking" ad emeriti incapaci, può sortire davvero degli effetti devastanti per gli avvelenatori e per i loro galoppini.

E' quanto è accaduto nel fornire carta bianca ad alcuni personaggi come ilpeyote, ovviamente inclini alla diffamazione perché rigorosamente nascosti dall'anonimato. Costoro, spinti da un desiderio di primeggiare, emulando i metodi "antibufala" del già incapace Kattivix, commettono errori madornali, fornendoci, involontariamente, prove schiaccianti.

Ilpeyote, per l'appunto, decide di creare un filmato nel quale vorrebbe dimostrare che i video creati da Tanker Enemy sono tutti dei falsi, in quanto le quote stimate non corrisponderebbero alla reale dimensione (in pixel) dei velivoli nei fotogrammi dei filmati.

Egli quindi, in collaborazione con i disinformatori del portale md80.it, già tristemente noti per vari clamorosi documenti spuri, tra i cui "Il falso fuel dumping su Torino", documenta la ripresa, con normale videocamera end-consumer, di un velivolo commerciale che sorvola un radiofaro a 1.219 metri di quota.

In base a sue discutibili valutazioni, ilpeyote dichiara che i filmati da noi sin qui presentati non sono altro che dei falsi e che le quote di volo dei velivoli da noi ripresi sono sicuramente superiori agli 8.000 metri, altrimenti, a suo dire, le immagini non sarebbero così sfocate e prive di dettagli. Sin qui nulla di strano. Ilpeyote è un disinformatore, magari per hobby e non per mestiere. Magari è solo un montato che si sente importante perché spera di salire sul carro (o carretta?), dei vincitori, ma il problema è che con quel filmato, questo bullo di paese ci fornisce una conferma eccezionale: gli aerei ripresi in direzioni diverse ed innumerevoli volte nei cieli di Sanremo, notte e giorno, sorvolano la città a quote non idonee alla formazione di scie di condensa. Eppure questi velivoli rilasciano dense e lunghe scie che, pian piano, si espandono sino a coprire interamente il cielo, estate o inverno che sia.

Le prove trigonometriche, come anche le stime eseguite con il parametro dei cumuli e degli stratocumuli, le stime eseguite con il calcolo della propagazione del suono ed anche le importanti misurazioni compiute in queste settimane con il telemetro, mostrano altitudini di sorvolo comprese tra i 1.132 ed i 3.000 metri. Tali valutazioni sono sempre state pervicacemente negate dai disinformatori italiani.

Nel filmato del disinformatore ilpeyote, con tanto di documentazione fornita da un amministratore del portale md80.it, viene dichiarato che i velivoli in sorvolo su un radiofaro posto a 24 km circa dall'aeroporto di Malpensa, passano a 1.219 metri.

L'aereo ripreso senza uso di zoom dal ilpeyote mostra, però, dimensioni identiche ai velivoli ripresi da noi senza uso di zoom. Non solo: i velivoli da noi fotografati sono molto ben chiari nei dettagli (si notano anche i colori dei motori), pur essendo la nostra videocamera a bassa risoluzione. Sennonché gli aerei da noi immortalati, immancabilmente, rilasciano scie che non sono frutto di condensa. Sono scie chimiche, inequivocabilmente. Scie chimiche a bassa quota. Scie chimiche a quote sicuramente comprese tra i 1.100 ed i 3.000 metri, come più volte in questi anni abbiamo ripetuto. Non ci sono dubbi: il nostro paese come altri territori del mondo è sottoposto ad operazioni clandestine di aerosol chimico-biologici.

Quale conferma di tutto ciò poteva essere più "autorevole" di quella fornitaci sul piatto d'argento da incalliti, irresponsabili negatori del fenomeno “chemtrails”?


giovedì 8 gennaio 2009

Generatore di false contrails. Che utile invenzione!

Giusto per restare in tema di un sito creato ad arte per disinformare (contrailscience.com), voglio ricordare che proprio a proposito di contrails esiste un documento declassificato (U.S. patent del 12/8/1975) che mostra l'invenzione di un generatore artificiale di scie di condensa.

Artificiale? Qualcuno voleva creare ad arte delle false scie di condensa? Dalla lettura del documento, si direbbe proprio di si. Anzi, non "si direbbe"; si dice!

Si chiama POWDER CONTRAIL GENERATOR e già questo basterebbe ad analizzare meglio l'apparato.

Secondo la disinformazione più attiva, una contrail è formata dai soliti aghetti di ghiaccio... bla bla bla.

Nella spiegazione del brevetto vediamo, invece, un generatore di POWDER, polvere, quindi scia di polvere (pulviscolo) e non d'acqua solida più una frazione di idrocarburi combusti e incombusti che si solidificano a quote elevate e a temperature bassissime, bla bla bla.

Proprio lo stesso documento chiarisce che tale invenzione è utilizzabile per la dispersione in atmosfera di vari tipi di composti.

A pagina 4, per esempio, il documento recita: "Altri tipi di composizioni in polvere possono essere utilizzati con l'apparato qui descritto. Per esempio, svariate particelle in polvere che riflettono radiazioni elettromagnetiche possono essere disperse come paglia (pagliuzze, n.d.r.) o similari".

Radiazioni elettromagnetiche? Ah, ecco! H.A.A.R.P., luce, comunicazioni, etc. Quindi già dal 1975 la Difesa americana (o chi per loro) investiva milioni di dollari per inventare uno strumento molto utile alla dispersione di chemtrails in atmosfera, atte a riflettere radiazioni elettromagnetiche.

Sono passati oltre 30 anni, immaginiamoci a quale grado di sofisticazione essi sono arrivati oggi.

Ecco il link:

GENERATORE DI CONTRAILS IN POLVERE.

Ah, dimenticavo, la definizione di contrails che sono formazioni di ghiaccio bla bla bla, mi è stata postata da un disinformatore che mi ha mandato screenshots di due pagine di un dizionario in inglese per dimostrare, secondo lui, che le contrails sono, si artificiali, ma composte solo da gocce di liquido o cristalli di ghiaccio. Complimentoni per l'autogol.

CONDENSATION TRAIL 1
CONDENSATION TRAIL 2

Ringrazio Straker per avermi segnalato il link tempo fa.

sabato 3 gennaio 2009

I due libri contraffatti da contrailscience.com (articolo di Tanker Enemy)

Il presente articolo si sofferma sulla clamorosa mistificazione operata dai disinformatori all'interno delle monografie “Clouds of the world” (messa in luce dall’amico vibravito) e "A colour guide to clouds", del 1963.

Esistono tanti tipi di falsificazione: quella perpetrata in questo caso coincide soprattutto con l'interpolazione, ossia con l'introduzione arbitraria e dettata da scopi ideologici, di un passo o capitolo all'interno di un testo. Si pensi al celebre Testimonium flavianum aggiunto alle Antichità giudaiche di Giuseppe Flavio.

Sono numerose le anomalie che sono state riscontrate: pagine strappate, incollate, una facciata in cui il testo è disposto su un'unica colonna (unico caso nell'intero libro – si noti nella foto l’uso del nastro adesivo scotch 3M), mancato riferimento ai parametri di umidità relativa, insistenza sospetta sul fenomeno della persistenza delle scie, fenomeno inventato di recente dalla N.A.S.A., totale assenza di riferimenti bibliografici circa il fenomeno della condensazione. Non dimenticherei che originariamente di solito, in inglese, si usava per indicare le scie degli aerei il termine "wake" e non "contrail". Dunque anche indizi linguistici e stilistici depongono a favore del carattere spurio del capitolo, insieme con il pressapochismo delle prolisse "spiegazioni": questa trascuratezza stride con la precisione delle altre unità in cui sono illustrati vari fenomeni meteorologici. E' evidente che anche le istantanee, in cui sono immortalate scie descritte nella didascalie come contrails, sono in realtà chemtrails attuali e quindi foto false.


"Clouds of the world", pubblicazione statunitense del 1972, viene presentata dai disinformatori come la prova principe della veridicità delle loro affermazioni. Secondo i disinformatori, infatti, il fenomeno "contrails", essendo queste a loro detta assai frequenti e comuni, era già trattato, nelle pubblicazioni degli anni precedenti agli anni 90 del XX secolo. Sembra piuttosto evidente, invece, che le copie (pochissime) disponibili in Rete sono state contraffatte. Da chi? Per quale motivo? Sappiamo il fine: essi vogliono riscrivere la scienza.

In questo articolo vedremo che esisterebbe il concreto coinvolgimento di soggetti italiani nella manomissione del testo. E se ciò è vero come si evince effettivamente da alcuni dettagli, è automaticamente dimostrato che quei testi sono stati (tutti quelli messi in vendita) modificati nel loro contenuto per dimostrare l'indimostrabile.

Chi presenta per primo quel libro? Epoxynous di contrailscience.com. Chi presenta quel libro per primo sul forum di
Focus e nei commenti ai post di Paolo Attivissimo? I disinformatori italiani che spesso scrivono anche nell'area commenti del sito contrailscience.com e sovente citano come "bibbia" il medesimo portale. A chi è intestato il sito contrailscience.com? Non si può sapere. L'autore è anomino e considerato il fatto che buona parte dei testi del sito si riferisce a nostri articoli sul blog Tanker Enemy (e relativi filmati), nulla ci vieta di pensare che Epoxynous sia in realtà un disinformatore italiano e che "Clouds of the world", insieme con "A colour guide to clouds" del 1963, anch'esso mostrato sul suo canale video, siano stati falsificati proprio da uno o più disinformatori italiani.

Infatti bisogna chiedersi per quale motivo un webmaster di un sito anglosassone e destinato ad un pubblico di madre lingua inglese, si debba prendere la briga di tentare di confutare il contenuto degli articoli, filmati, immagini, dichiarazioni di ricercatori italiani. L'argomento chemtrails è una questione trattata in tutto il mondo ed appare quindi sospetto che contrailscience.com si occupi così assiduamente dei contenuti del nostro blog e del nostro canale video, pubblicando degli articoli a... "confutazione" dei nostri. Non sarà per caso che dietro contrailscience.com si nascondono soggetti (e servizi) del nostro paese?

Fantasie? Deduzioni azzardate? Non si direbbe. Infatti, se osserviamo i tre grafici mostrati a pagina 127 del libro "Clouds of the world", notiamo che l'unità di misura adottata per indicare le altitudini è espressa in metri anziché in piedi e ciò è alquanto anomalo, considerato che il "Sistema Imperiale Britannico" è stato usato nel Regno Unito, Stati uniti ed Australia sino al 1995 e viene ancora adoperato non ufficialmente. In ultima pagina notiamo un'etichetta apposta da un bibliotecario (il libro deve essere passato per diversi proprietari), in cui si legge: "pages missing: 125", ma il volume, a pagina 125 mostra una serie di fotografie di scie chimiche curvilinee spacciate per scie di condensa. La facciata successiva alla 125, non numerata, è indicata come numero 126 e ciò conferma che la pagina 125 originale è stata rimossa e sostituita con un intero capitolo sulle contrails. Le pagine 127, 128 e 129 rivelano diversi rattoppi operati con un nastro adesivo trasparente, comunemente usato nei laboratori tipografici e negli studi di grafica.

Nella dissertazione, per denotare le ombre delle scie, viene adoperato il termine "distrail": questo vocabolo, però, è neologismo recentissimo, poiché neppure il dizionario etimologico Etymonline.com, pur includendo la quasi totalità dei lemmi inglesi, lo riporta. E' palese quindi che questa parola risale ad una nuova elaborazione di una pseudo-teoria dovuta alla N.A.S.A. ed ai suoi epigoni. Tra l'altro occorre evidenziare che le ombre visibili in un gran numero di fotografie e filmati immortalanti il sorvolo di aerei chimici, sono sempre superiori alla scia ed al velivolo. Tale particolare palesa che le chemtrails sono immancabilmente al di sotto degli strati nuvolosi (artificiali o naturali che siano) e per questo è chiaro che esse si trovano a quote estremamente basse e comunque non alle altitudini di crociera dei voli commerciali, laddove le nubi (cumuli e/o cumulonembi) sono sotto e non sopra. Anche il termine cloud, usato per definire le scie di condensa è una innovazione che rimonta a questi ultimi anni del XXI secolo. Dunque è pacifico che la monografia Clouds of the world del 1972 è stata interpolata, seguendo in modo pedissequo i dettami ideologici e pseudoscientifici della N.A.S.A. e diffusi ora dal C.I.C.A.P. nell'ambito della sua attività di propaganda.

Ovviamente stendiamo un velo pietoso sul particolare non da poco che, nel descrivere le condizioni fisiche necessarie alla formazione di scie di condensa, sia i grafici sia il testo a lato delle medesime, trascurano completamente il fattore umidità relativa. E' una svista oppure, piuttosto, una deliberata omissione? E' anche lecito chiedersi: chi ha operato quelle particolari manomissioni? Per quale motivo sono state impiegate le unità di misura tipiche del nostro paese in un testo anglosassone edito nel Regno Unito nel 1972?

Le sorprese, però, non finiscono qui. Nel libro del 1963 "A colour guide to clouds", sempre presentato come "la prova definitiva che le scie di condensa sono un fenomeno talmente comune da venire trattato anche in tempi non sospetti" appaiono evidenti e maldestre contraffazioni. Inutile ribadire che anche questa monografia viene, casualmente, presentata in contemporanea da Epoxynous di contrailscience.com e dai disinformatori italiani (Riccardo Cassinis alias nonnob, axlman, scie-nziato, Michele Galloni alias hanmar, acarsterminator alias Michele “Attivissimo” etc.) e ovviamente dai loro degni sodali che passano puntualmente le informazioni a Paolo Attivissimo (C.I.C.A.P.) e che qui non citiamo tutti per evidenti motivi di concisione.

Epoxynous presenta su You-Tube questo video, dal quale egli vorrebbe mettere in evidenza testi ed immagini utili, come al solito, a suffragare la teoria onnicomprensiva delle scie di condensa come fenomeno tipico nonché frequente. Peccato che, sebbene nel registrare il filmato, il falsificatore sia stato ben attento a non mostrare troppi particolari utili ad evidenziare stranezze compromettenti, si arguisce chiaramente che le pagine relative al fenomeno delle contrails sono state deliberatamente aggiunte al volume originale. Notiamo, infatti, tracce di colla ed il classico andamento stiracchiato ed ondulato, dovuto all'evaporazione della colla liquida e che si può verificare solo se una pagina è stata inserita in modo artigianale ed in tempi certamente successivi alla stampa della pubblicazione. Provate anche voi!

Sulla pagina di presentazione, quella sì originale, non si osservano imperfezioni di sorta nella cucitura della medesima con quella adiacente. Ciò non si può assolutamente affermare per quanto riguarda le pagine con le foto ed i testi che, secondo l'autore del falso, confermerebbero la tesi dei disinformatori. Sono senza dubbio pagine incollate con una certa approssimazione. La falsificazione, è bene notarlo, fu realizzata, dopo che dichiarammo l'inesistenza di pubblicazioni non specializzate sulle contrails negli anni precedenti al 1990. Evidentemente epoxynous, pur volendo apparire un "debunker" straniero, ha molta attenzione nei nostri riguardi. Un'attenzione tutta italiana, anzi italiota, che ben conosciamo.


Fonte: Tanker Enemy

giovedì 1 gennaio 2009

C.I.C.A.P. Novi Ligure - La scienza contraffatta (articolo di vibravito)

Cominciamo il 2009 con un pregevole articolo dell'amico vibravito che, sicuramente, è di buon auspicio per i mesi futuri. I paladini "antibufala" sono falsificatori di professione: sia nelle seguenti righe sia visionando il filmato, ne avrete la dimostrazione.


Una delle affermazioni ripetute continuamente dai negazionisti del fenomeno delle scie chimiche è il seguente: le scie di condensa degli aerei di tipo persistente sono sempre esistite, fin dai tempi pioneristici dell'aviazione. Per avvalorare questa loro stramba e falsa tesi, essi si riferiscono spesso a materiale disponibile sul sito contrailscience.com che, grazie alla nomea conquistatosi, è stato soprannominato la "Bibbia dei disinformatori".

Compiendo delle ricerche all'interno del canale video YouTube, si possono trovare dei filmati che mostrano alcune copie di libri specialistici pubblicati prima degli anni 90 del XX secolo. Questi testi, a volte, contengono fotografie di scie persistenti, invece altre volte descrivono le presunte condizioni meteorologiche che consentirebbero a tali scie di formarsi e talora di perdurare nel cielo. Considerando che i primi avvistamenti certi di scie tossiche sono stati segnalati in Canada nella prima metà degli anni 90, i negazionisti hanno pensato bene di presentare, a sostegno della loro versione, monografie risalenti ad un periodo "insospettabile".

I filmati proposti su You-Tube dall'utente epoxynous spesso portano la firma del già citato sito contrailscience.com, dal medesimo utente gestito. Ne è un esempio lampante questo filmato che mostra in particolare un testo corredato di molte immagini fotografiche intitolato "Clouds of the world" edito nel 1972.


Sempre a proposito di tale saggio, è stato inserito anche un altro filmato, nel quale è possibile visionare il codice ISBN principale, corrispondente all'edizione statunitense originale del libro, insieme con i due codici ISBN secondari, uno relativo all'edizione britannica e l'altro a quella australiana.

Alla conferenza di Novi Lugure del 19 settembre 2008, il C.I.C.A.P. ha usato le immagini di "Clouds of the world", ma non solo all'interno di una presentazione power-point. Infatti, per l'occasione, Simone Angioni, coordinatore del C.I.C.A.P. Lombardia, ha dichiarato di essere riuscito a procurarsi una copia proveniente addirittura dalla Nuova Zelanda (si trattava quindi dell'edizione australiana). Ovviamente Angioni, nel corso del dibattito, non ha potuto esimersi dal mostrare con orgoglio la pubblicazione. Anche Claudio Casonato si è adoperato, esibendo da vicino questa "inconfutabile prova" alle persone presenti in sala. Nel video "curato" da Paolo Attivissimo e relativo al dibattito, si vede chiaramente questa situazione dal minuto 35:48 in poi.

In seguito ad alcune ricerche sui siti di editoria, sono riuscito ad entrare in possesso anch'io di questo "importantissimo ed emblematico libro". Nel mio caso, sembra trattarsi di una delle copie delle prime tirature: infatti sul volume è presente soltanto il codice ISBN principale relativo all'editore statunitense. All'apertura del pacco contenente la pubblicazione, le sorprese non sono mancate, come si vede dalle immagini mostrate nel video qui di seguito.

Qui il filmato sul canale di vibravito. Leggi qui l'articolo sul blog di vibravito.



Non so voi, ma io ho la netta impressione che stiamo assistendo ad una riscrittura orwelliana della scienza...