venerdì 27 febbraio 2009

Prima diagnosi ufficiale di Morgellons in Italia

Pubblichiamo il referto di uno specialista dermatologo, direttore di dermatologia clinica in un'importante struttura romana che, dopo aver a lungo seguito una paziente, le ha diagnosticato il Morgellons. In primo luogo ringraziamo la persona che, consapevole di come sia importante l'informazione nell'ambito di questa malattia ufficialmente non ancora rriconosciuta come tale nel nostro paese, ha deciso di inviarci copia del referto. Tale importante referto dimostra non solo la reale esistenza della grave patologia, negata, lo ricordiamo, dal C.I.C.A.P. e dai suoi seguaci, ma anche la presenza accertata di casi in Italia oltre che la conoscenza di tale inquietante realtà per opera della classe medica in Italia. Bisogna chiedersi per quale motivo chi sa non parla.

Ricordiamo poi che è fondamentale coinvolgere la classe medica in un'opera di ricerca sul Morgellons, la patologia causata dai polimeri contenuti nelle scie chimiche, come acclarato da insigni medici statunitensi. E' urgente, infatti, individuare delle possibili terapie per lenire le sofferenze causate da una malattia tanto invalidante. Certo, i soliti cialtroni continueranno ad affermare che il Morgellons è un'invenzione di visionari. Siamo curiosi di vedere fino a quando potranno scrivere e ripetere le loro idiozie.

In ottemperanza alle norme sulla protezione dei dati personali, omettiamo nomi e cognomi.

Di seguito la trascrizione del referto medico:

"Si certifica che la paziente è affetta da dermatite papulopruriginosa caratterizzata da aspetti teromorfici.
Sulla base dei dati clinici e degli accertamenti eseguiti in vitro ed ex vivo (villocapilloscopia) è ipotizzabile una sindrome di Morgellons
".


giovedì 26 febbraio 2009

Non vedo, non sento, ma sparlo

Diligite iustitiam qui iudicatis terram.

Chiunque sia dotato di raziocinio e sia soprattutto animato da onestà intellettuale nonché morale non può negare l'esistenza di un grave fenomeno come quello rappresentato dalle chemtrails e da H.A.A.R.P.

Eppure è un fiorire continuo di nuovi disinformatori, occultatori della verità, i quali con estrema improntitudine negano l'evidenza ed accusano i ricercatori seri di ogni possibile reato, compreso il procurato allarme. Non sono forse essi, piuttosto, responsabili di reato penale come il favoreggiamento? Non a caso questi individui non sono mai operai, massaie, contadini, ma sono sempre ed immancabilmente bioingegneri, geologi, atronomi, astrofisici, informatici, esperti in robotica, militari, piloti.



Un fulgido esempio è la "new entry" nello squallido panorama della disinformazione e della campagna di discredito operata da componenti del C.I.C.A.P., da militari, dai servizi. Ci riferiamo all'egregio dottor Francesco Contini, ingegnere aeronautico, che giunge a dar man forte agli ansimanti Massimo della Schiava (geologo), Gianni Comoretto (astrofisico - C.I.C.A.P.), Michele Galloni (geologo), Riccardo Cassinis (robotica wireless - Univ. Brescia), Paolo Attivissimo etc.

Sito dei Verdi Toscana - Francesco Contini scrive il 23/02/09 alle 19:08 (i commenti tra parentesi quadra sono nostri)...

Qui si sta cercando di dare credito ad una teoria (sic) che é stata ampiamente non solo smentita, ma anche ridicolizzata da parte dei suoi stessi sostenitori. [Da chi? Dall'ex D.J. Paolo Attivissimo?] Non si può uscirsene (sic) dicendo di voler aprire un dibattito, l’ennesimo, quando molti si sono adoperati con tantissima pazienza [La pazienza è rappresentata dagli insulti?] nel dialogare con queste persone che sostengono misteriosi piani di governo mondiale e non si arrendono nemmeno di fronte all’evidenza [L'evidenza mostra l'opposto di quanto vuol far credere Lei, esimio dottore], ma complice la loro ignoranza in materia oltre che la cattiva fede di alcuni palesi imbrogli messi in campo, continuano a propugnare posizioni insostenibili [Da quale pulpito!]. Ne è esempio lo stesso articolo scritto qui, dove si citano due fantomatiche “condizioni” per la formazione di scie di condensa, condizioni assolutamente risibili, perché la formazione di scie di condensa dipende da una serie di parametri non immediatamente valutabili, e non soltanto dalla temperatura o dall’umidità relativa.

["Le scie di condensazione sono delle nuvole di forma lineare prodotte a volte dagli scarichi dei motori degli aerei. La combinazione dell'alta umidità con le basse temperature, che esistono alle altitudini di crociera degli aerei, favoriscono la formazione delle scie di condensa. Le scie di condensa sono composte primariamente da acqua sotto forma di cristalli di ghiaccio e non sono pericolose per la salute umana". (U.S. Air Force)

"L'immissione in atmosfera dei gas di scarico degli aerei, ricchi di nuclei di condensazione e di vapore acqueo, determina la sovrassaturazione del vapore acqueo e, quindi, la formazione di scie. Le scie di condensazione si formano ad altezze in cui la temperatura dell'aria è molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa almeno del 60%". (Girolamo Sansosti & Alfio Giuffrida - Manuale di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici e climatici in collaborazione con l'U.A.I. (Unione Astrofili Italiani) - Gremese Editore "2006" pag 86)

"Una scia di condensazione consiste fondamentalmente di vapore acqueo (immesso nell’atmosfera dagli scarichi caldi di un motore) in quantità sufficiente a saturare, una volta a contatto con l’aria fredda d’alta quota, e condensarsi momentaneamente in cristalli di ghiaccio o goccioline d’acqua. Di norma le scie di condensazione si formano soltanto dagli 8.000 metri in su, con temperature inferiori ai -40 °C ed umidità relative non inferiori al 70%. Le scie di condensazione si dissipano mediamente in una cinquantina di secondi, o al massimo qualche minuto." (E.P.A.)]

Tutte queste considerazioni, e non mi dilungo oltre in merito, sono ampiamente a disposizione del pubblico, anche in Rete, e gratuitamente consultabili. [C.I.C.A.P., Attivissimo? N.A.S.A.? C.N.R.?]. Prima di dare credito a qualcuno che dice che i governanti stanno avvelenando la popolazione mondiale, affermazioni ricordo che sono passibili di denuncia penale come è giusto che sia, converrebbe informarsi almeno un pochino in merito, soprattutto in casi come questo nei quali informarsi è semplicissimo. [Infatti noi ci siamo informati e Le ricordo che Lei, come altri, invece incorre nel favoreggiamento. Chi meglio di Lei può saperlo?]

Se non altro il dubbio sulla serietà dei signori “sciachimisti” dovrebbe sorgere semplicemente dal fatto che sentono la necessità di falsificare alcuni video, oppure riportano affermazioni campate in aria, oppure decontestualizzate e mischiate in maniera da sostenere la loro strampalata teoria. [Il termine "sciachimista" è offensivo e settario. Come possiamo definirla noi? Disinformatore è sufficiente o sarebbe opportuno definirla in modo ancora più efficace? Gravissima la sua gratuita accusa, Dottor Contini, perché, come abbiamo dimostrato, sono stati i Suoi sodali a falsificare dei libri! Vuole accusare di ciò anche il senatore Kucinich e tutti gli scienziati che hanno assodato, in modo inoppugnabile, che le scie chimiche esitono e sono nocive? Vuole coinvolgere nella Sua requisitoria anche i parlamentari italiani che hanno presentato delle interrogazioni parlamentari, con cognizione di causa?]

Ripeto, le vicende descritte non sono nuove, sono state smontate (sic) in ogni loro parte, è stato fatto un lavoro sistematico e faticoso di informazione a riguardo [Ora le asciughiamo il sudore dalla fronte?], sono state dimostrate manomissioni di video [questa è un'affermazione non veritiera di cui Lei si assume la responsabilità], ci sono innumerevoli pubblicazioni scientifiche che descrivono il fenomeno delle contrails [pubblicazioni di parte e quindi prive di obiettività e scientificità], e non si può pretendere di nuovo di riaprire il “dibattito” senza che chi per diversi mesi, o anni, ha avuto a che fare con queste castronerie non perda almeno un pochino la pazienza [Siamo noi che abbiamo perso la pazienza, ci permetta, nel dover leggere certe menzogne propalate da gente incompetente ed in perfetta malafede].

Non esibisco i miei titoli di studio confidando nella forza dell’evidenza. [Apprezziamo la Sua modestia]



Bell'esempio che fornisce ai cittadini, Dottor Contini. Noi le rispondiamo con questo video, che vale più di mille parole e La sfido a dimostrare che si tratta di un falso o che quelle riprese il giorno 21 febbraio 2009 su Sanremo erano innocue contrails di normali aerei di linea. Dimostri, in un sussulto di dignità, che la vera giustizia è sempre sinonimo di verità, altrimenti taccia. Non calpesti il diritto più di quanto già non lo sia.


Fonte: Tanker Enemy

venerdì 20 febbraio 2009

Dall'indottrinamento all'annientamento dell'essere umano

“Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente”.

B. Brecht


Di recente il gentilissimo Pierpaolo Saba, coordinatore dell'U.S.A.C. Sardegna, mi ha fornito del prezioso materiale relativo alle scie chimiche ed alla sindrome di Quirra nell'isola. E' questa la dicitura con cui sono raggruppate gravi patologie (tumori, leucemie, linfoma non Hodgkin) diffuse nel Sarrabus, "sulla costa sud-orientale della Sardegna, a circa 80 km da Cagliari. Sorge qui la più grande base N.A.T.O. del Mediterraneo, il più vasto poligono sperimentale interforze d'Europa. E' una presenza oscura, lì da più di trent'anni, chiusa e inquietante con i suoi strani bersagli per le esercitazioni sparsi sul litorale o negli altopiani dell'entroterra".

Almeno sin dal 1977, in quest'area, comprendente i comuni di Villaputzu, con la tristemente nota frazione di Quirra, e di Perdasdefogu, sono numerose le morti per malattie tumorali e le nascite di bimbi con malformazioni orribili.
Quasi tutte le vittime operavano all'interno del poligono di tiro per un’azienda, la Vitrociset, che si occupa della manutenzione delle apparecchiature interne, o abitavano nelle campagne circostanti. Le persone colpite, per lo più soldati e pastori, appartengono a tutte le fasce tutte le età. Le analisi ed i prelievi del terreno hanno rilevato la presenza di uranio impoverito, di cesio 136 e tungsteno.

In questi ultimi tempi, è stato accertato che le patologie riscontrate, sono collegabili non alla radioattività degli elementi chimici sopra citati, ma alle nanoparticelle che, non trovando, a causa delle loro ridottissime dimensioni, idonee barriere nell'organismo, penetrano nel cervello, nel fegato, nella milza, nelle ghiandole linfatiche con effetti devastanti.



La sindrome di Quirra è un'atroce dimostrazione di quanto sia immondo l'apparato militare ipocritamente definito "difesa", laddove è strumento di aggressioni, di carneficine e di morte. Eppure questa realtà può solo allungare la già nutrita lista di orrori del nostro pianeta, devastato da generali pazzi e sanguinari, dai folli progetti di dominio del Dottor Stranamore.

La sindrome di Quirra, negata o ignorata o ridimensionata dalle autorità, attribuita dai militari a non meglio precisate tare genetiche, dovrebbe convincere il più strenuo difensore delle istituzioni, il più scalmanato ammiratore delle divise, almeno a tacere o a cambiare discorso. Si trova sempre un avvocato del diavolo, ma qui forse non è così facile. Eppure dove fallisce la malafede di chi celebra i benefici del nucleare, delle emissioni degli inceneritori, degli organismi geneticamente modificati, dei farmaci "anti-tumorali" (è arcinoto che sono dei vari toccasana), riesce l'indottrinamento.

Infatti, tra le vittime dell'uranio impoverito, del tungsteno e del cesio 136, è stato interpellato un soldato che, pur affetto da una sindrome mortale, con incredibile cecità, decanta di fatto i "valori" della "patria", magnifica l’espletamento del servizio. Egli, con intima persuasione pari solo al totale annebbiamento della sua coscienza ottenuto con anni di programmazione e di condizionamento mentale, afferma che è necessario sperimentare i sistemi d'arma, usare proiettili veri e le altre munizioni, per addestrare, in modo efficace, i soldati a combattere sul campo i "nemici". La "patria" va difesa: i nemici vanno neutralizzati. La vittima si identifica in toto con il carnefice e lo ama di un amore infinito, assoluto. Il sottufficiale snocciola, quasi infervorandosi, i luoghi comuni della propaganda bellicista, come fosse un demone che parla attrraverso un posseduto. Sconvolgente!

Questa distorsione della verità, di fronte alla quale il rovesciamento prospettato da Orwell in 1984, sembra quasi ingenuo, è espressa da un alienato che stupra la lingua in modo vergognoso, seppur del tutto inconsapevole. Già: questo stupro è forse più grave delle innominabili nefandezze perpetrate dai militari. Il “dovere" è il carcere mentale che il prigioniero, con le sue stesse mani, ha costruito. I nemici semplicemente non esistono, se non nei deliri di un allucinato. I veri nemici sono quelli che trovano sempre la carne da cannone, carne precedentemente ammollata. Il dovere è autoflagellazione e si potrebbe definire masochismo, se qui in gioco non fosse soltanto una mostruosa tara psichica, ma soprattutto l'inversione satanica del linguaggio, un'inversione antica come il mondo, ma oggi trionfante con il suo nero vessillo.

Dulce et decorum est pro patria mori: è dolce ed onorevole morire per la patria. Questo sventurato, come molti altri, muore contento per Satana e lo venera come fosse Dio.


Fonte: Tanker Enemy

lunedì 16 febbraio 2009

Clamoroso lapsus dei servizi meteo: ammissione indiretta delle chemtrails

Le previsioni meteorologiche del quotidiano La Repubblica.it, per il 16 febbraio e per la settimana in corso, contengono un lapsus calami o un messaggio obliquo? Nel bollettino si citano "masse d'aria artica pilotate" (!!!). Mai verbo, "sono state pilotate", fu più esplicito! E' così: infatti, come ormai appurato, si può affermare che i militari controllano il tempo e persino il clima per un buon 90 per cento dei casi sicché ormai l'espressione "previsioni del tempo" è obsoleta, essendo calzante la dicitura "decisioni del tempo". Come avevamo presagito, il testo è stato prontamente ed "inspiegabilmente" rielaborato: il verbo "pilotare" non è scomparso, ma è stato inserito in un contesto che si riferisce, all'apparenza, a fenomeni naturali. Di seguito riportiamo le due versioni del bollettino: la prima è quella che abbiamo salvato, avendo previsto una sollecita "rettifica". Ringraziamo la gentilissima Eshin per la preziosa e tempestiva segnalazione.

Evidenziamo che la giornata del 15 febbraio 2009 ha rappresentato un picco improvviso delle attività clandestine di aerosol sul territorio italiano, dopo l'inusuale pausa verificatasi il giorno 14. Prova ne è che le mappe satellitari Aeronet sono state manipolate per nascondere lo scempio chimico.



Testo originale [ link ] [ freezeepage backup ] [ pdf ]

Lunedì 16 Febbraio Mattina - La previsione

La discesa di aria fredda che negli ultimi giorni ha interessato la nostra Penisola, sta lentamente transitando verso est. Masse d'aria artica, entro la profonda saccatura, sono state pilotate sul bacino del Mediterraneo, causando una diffusa instabilità in particolare al Sud e sulle regioni adriatiche con nevicate sino a quote di pianura o bassa collina. Domani, correnti più umide in arrivo, sospingeranno verso la nostra Penisola un veloce seppur modesto sistema nuvoloso in arrivo dalla Francia, recando qualche debole fenomeno sulle Tirreniche. La posizione troppo defilata dell'alta pressione in Atlantico non lascia però spazio ad una ripresa della stabilità atmosferica tanto che la nostra Penisola, risulterà ancora vulnerabile agli attacchi delle correnti fredde in arrivo dall'est Europa. Martedi, sera, infatti, è atteso l'ingresso di un nucleo di aria gelida sulle regioni Nord orientali e successivamente su quelle Adriatiche centro meridionali.


Testo modificato [ link ] [ freezeepage backup ] [ pdf ]

Lunedì 16 Febbraio Mattina - La previsione

Un vasto campo anticiclonico, continua ad estendersi sul comparto occidentale del Vecchio Continente, proteggendo l'Europa dalle intrusioni atlantiche. Di contro, fredde masse d'aria continuano a discendere sul suo bordo orientale, continuando a penalizzare il tempo sui settori orientali nonchè anche sul nostro comparto adriatico. Un minimo depressionario andrà generandosi sull'Alto Adriatico, scivolando poi rapidamente tra Mercoledì e Giovedì lungo il versante orientale dell'Italia. Precipitazioni sparse, di conseguenza, tra Martedì sera e Giovedì mattina al Centrosud, in particolare su basso tirreno e versante adriatico, dove la neve cadrà sin verso il piano, eccezion fatta per il Salento. Ai margini della perturbazioni le regioni settentrionali, dove il sole si alternerà alle nubi, ma senza il rischio di precipitazioni. Temperature che subiranno un sensibile calo, a causa dell'intrusione fredda da est, con gelate diffuse in nottata e nelle prime ore del mattino sia in montagna che in pianura. Da giovedì un miglioramento è atteso anche sulle adriatiche ed al Sud, anche se tuttavia una blanda variabilità persisterà, alimentata dalle correnti nord orientali pilotate dalla depressione in allontanamento verso i Balcani.


Fonte: Tanker Enemy

domenica 8 febbraio 2009

Incremento del volume delle precipitazioni. Test del 22 ottobre 2008 su Capoterra

Sull'onda dell'egregio lavoro di ricerca sull'induzione dell'uragano Katrina, svolto dal fisico Corrado Penna, ho reperito un altro interessante documento concernente i disastri climatici creati ad arte.

E' oramai palese che gli interventi atti a modificare il clima, seguono due filoni principali: impedire le precipitazioni o potenziarle.

Questo
brevetto, in particolare, si riferisce ad un sistema di disepersione di sostanze atte ad incrementare la quantità e l'intensità delle precipitazioni piovose.

Da non dimenticare la famosa frase di Delitala (climatologo del S.A.R.), rilasciata al giornalista del quotidiano L'Unione Sarda il giorno dopo l'alluvione mortale su Capoterra. L'"esperto" faceva riferimento alla caduta di "goccioloni": si tratta di una infantile metodologia espositiva, atta a confondere i lettori, ma non tutti.

A proposito, visto che il S.A.R è passato sotto il controllo dell'A.R.P.A.S., abbiamo notato che le interviste vengono rilasciate da altri funzionari. Speriamo che duri.

Ho tradotto i passi più significativi del brevetto, dandogli un senso immmediatamente comprensibile dal cittadino comune, evitando una una resa letterale prettamente scientifica e scarsamente intelliggibile:
"[...] Le particelle sono rilasciate in prossimità della nube o appena sotto, da un aeromobile [...]. Si tratta di nuclei di condensazione che ingrandiscono velocemente il volume delle gocce (fino a farle precipitare, n.d.r.). [...] Un insieme di razzi 'inseminanti' può essere fornito a bordo, montato esternamente ed essere elettricamente avviato da comandi all'interno dell'aereo. Le particelle sono così liberate nella scia del velivolo. [...]".

Qualcuno un giorno affermò che si possono brevettare anche solo le idee.

Anche questa è un'idea, sì, ingegneristica, messa nero su bianco, resa operativa ed applicata quotidianamente sulle teste dei cittadini di tutto il mondo, compresi quelli di Capoterra il 22 ottobre 2008.

venerdì 6 febbraio 2009

La struttura bipolare della lingua come sistema ideologico di controllo: diagnosi di un caso patologico, l’idioletto di Paolo Attivissimo

Siamo abituati a ragionare in termini duali. Quasi tutte le lingue indoeuropee odierne, con la loro struttura, rispecchiano e, nel contempo, generano una visione bipolare: maschile, femminile; singolare, plurale; attivo, passivo... La terza "forza" degli idiomi, sorta di entanglement linguistico, si è perduta: restano fossili di duale e di neutro in vari idiomi. Lo sloveno ha conservato il numero duale.

Da un lato, il quadro linguistico contemporaneo si può considerare il risultato di una semplificazione dei sistemi comunicativi, dall'altro la dicotomia è causa-conseguenza di una percezione del mondo in cui si tende a contrapporre soggetto ed oggetto. E' tipico del pensiero occidentale, dai presocratici in poi, una tendenza a separare l'io dal non-io, l'uomo dalla natura, il passato dal futuro etc. La distinzione, così utile per un approccio conoscitivo basato sul raziocinio, col passare del tempo, è divenuta divaricazione, scissione. Il termine "scienza" deriva dal latino "scindo", "dividere". Simile ad una falda sotterranea la cui eco si può appena udire accostando l’orecchio al terreno, è quella tradizione che, circoscrivendo l’attenzione al mondo ellenico, trova in Eraclito il suo principale iniziatore. Nei frammenti del filosofo sono incluse riflessioni che nell’oscurità e nel paradosso trovano la loro dynamis semantica. Questa tradizione è, però, marginale rispetto alla corrente dominante di tipo razionalistico-“scientifica”.



Siamo avvezzi a pensare che il bipolarismo del linguaggio sia un risultato del carattere duale del mondo, laddove tale carattere è almeno in parte imposto, sulla base di uno schema culturale, di un a priori linguistico ed ideologico. La riflessione sulla natura della conoscenza e sulle strutture mentali potrebbe ampliarsi con lo studio di quei linguaggi che, non dominati da una logica aristotelica, potrebbero ampliare l'orizzonte gnoseologico. Mi riferisco, ad esempio, all'idioma dei nativi americani Hopi. La loro lingua non contempla parole-verbi e parole-sostantivi, ma lessemi-avvenimenti, riflettendo così più strettamente la dimensione degli eventi in cui viviamo. Inoltre la parola-avvenimento possiede tre modalità: certezza, probabilità, immaginazione. Invece di ricorrere all'espressione: "Un uomo attraversa il fiume con la canoa", un hopi impiega il sintagma uomo-fiume-canoa in tre combinazioni diverse, secondo che si tratti di un’azione osservata, riportata da altri o concepita. Non è chi non comprenda la ricchezza e la duttilità di tale funzione idiomatica che si discosta dall'idolatria del fatto e dell'oggettività, vera ipoteca per lo studio dei fenomeni, soprattutto quando diviene il dogma che gli scientisti impongono dall'alto della loro tracotante saccenteria.

Anche le lingue indogermaniche custodiscono, nel loro repertorio morfo-sintattico e lessicale, frammenti di consustanzialità cronotopica: basti pensare al caso locativo che denotava sia lo spazio sia il tempo, ma questi tratti si sono o atrofizzati o oscurati a tal punto che la lingua odierna assomiglia sempre più ad un codice binario, alla neo-lingua orwelliana, scarna e rachitica, incapace di esplorare la realtà, di sondare la profondità dei problemi, di evocare il senso, di sfiorare l'orizzonte dell'anima. E' una pseudo-lingua che trova la sua più esemplare, tragica incarnazione in Paolo Attivissimo, in cui all'assoluta assenza di pensiero, ridotto ad un larvale delirio, si abbina la deformazione ideologica, il tutto sotto il segno della disfasia. Qui occorre riportare un eloquente, sebbene orrido saggio dell’elocuzione in oggetto, campione tratto da un'intervista che Attivissimo ha rilasciato ad un gazzettiere. Si noti, all'interno della dissertazione sulle scie tossiche, la ripetizione fino all'uggia di verbi opachi e fiacchi ("esserci", "dire", "fare"), l'agonia della sintassi ridotta a rantolo, la coazione a ripetere sui "fatti", sintomo di una visione piattamente ottocentesca e di una volontà di controllare il reale che, sebbene ad un livello ormai degenerato, si inscrive nella Weltanschauung baconiana. (Si legga, a tale proposito, l’eccellente articolo di Francesco Lamendola, Spietata manipolazione di cose, vegetali ed animali nella Nuova Atlantide di Francesco Bacone, 2007).

Paolo Attivissimo - “Da una parte ci sono dei fatti, c'è una grande quantità di letteratura tecnica, scientifica che è coerente e dimostra una situazione. Dall'altra c'è una serie di teorie alternative. Infatti i vari sostenitori delle scie chimiche non sono d'accordo su che cosa siano, quale sia lo scopo per il quale esisterebbero queste scie chimiche. Quindi non possiamo dire “c'è da una parte e dall'altra a pari merito”. Da una parte c'è un enorme corpus scientifico di esperti di settore. Dall'altra abbiamo un gruppo di non esperti, molti dilettanti, che non sono nemmeno d'accordo fra di loro su quali teorie devono sostenere.

È comprensibile, perché non si pretende che un politico sia per definizione esperto in qualunque cosa. Anzi, ci sono in archivio tanti casi di politici che hanno fatto interrogazioni su argomenti totalmente bufalini. Ricordo, per esempio, il questore Ballaman che ai tempi fece un’interrogazione parlamentare per scoprire cosa c'era dietro l'allarme di un numero telefonico che addebitava cinquanta euro alla chiamata. E poi in realtà era una bufala che poteva controllare via internet. Quello che voglio dire è che il fatto che un politico faccia un’interrogazione non vuol dire che la domanda che fa è scientificamente fondata. Semplicemente un politico, come ogni altra persona, se non è correttamente documentata sui fatti, se non conosce la materia della quale sta parlando, può dire delle fesserie.

Sì, l'attacco è abbastanza frequente. Purtroppo devo sconfessare chi sostiene che io faccia parte della C.I.A. o dei massoni. Mi piacerebbe molto, perché vorrebbe dire che io sarei pieno di soldi, avrei grandi sponsor e potrei averne dei vantaggi nella mia vita personale. Purtroppo non è così, queste indagini le faccio per pura curiosità personale perché queste cose sono un’offesa alla scienza. Minacce sì, ne capitano. Per fortuna fino adesso sono sempre state incruente, grosse parole, ma il cane che ha abbaiato non ha mai morso. E spero che vada avanti così, sinceramente. Da come vedo anche in altri settori che sostengono teorie del complotto, se si è comodi a casa propria, a riparo dello schermo del computer, si lanciano minacce e si dicono cose che magari faccia a faccia non si ha il coraggio né di dire né di fare.

Non è un’accusa, è un dato di fatto: fra loro non c'è un esperto di settore: né un meteorologo, né un pilota di linea, né nessun altro del settore, come può essere un climatologo, che dica che le scie chimiche siano un fenomeno reale.



Giustissimo, infatti non mi presento io come autorità del settore. Non faccio altro che quello che può fare qualsiasi persona di fronte a un fenomeno sul quale vuole indagare: chiedere agli esperti. Ed è quello che ho fatto: ho chiesto agli esperti, ho chiesto ai piloti di linea, ho chiesto ai meteorologi, ho chiesto ai chimici e tutti mi dicono “Guarda, questa storia delle scie chimiche è una stupidaggine”. È comprensibile che alcune persone poco familiari con il linguaggio della scienza e le regole della scienza possano essere sedotte da questa storia. Perché è una bella storia, effettivamente, molto intrigante, questo grande complotto con questi aeroplani che vanno in giro, spruzzano e avvelenano. Suona, di primo acchito, interessante e avvincente. È un bel romanzo. Poi si va a vedere i fatti e si ci rende conto che la verità è più banale.

Intendiamoci, non è che una persona, per il fatto di essere esperta in un argomento, è quindi esperta e infallibile in tutti gli altri. Io ho visto anche fisici prendere delle cantonate in ingegneria strutturale. Questo perché sono due argomenti completamente distinti. Quando c'è una domanda di ingegneria strutturale si fa questa domanda a un ingegnere strutturista, quando c'è una domanda di fisica la si fa a un fisico. Ed è così che si fa nella scienza. Si mettono a confronto i pareri professionali e quindi si ottiene un quadro generale. E un consenso. Alla fine si guarda il consenso: la comunità scientifica è d'accordo sul fatto che la meteorologia funziona in un certo modo, gli aerei quando volano rilasciano una quantità di condensa significativa che forma l'equivalente di nubi e queste nubi seguono le leggi della chimica e della fisica nel dissolversi o persistere più o meno a lungo nell'atmosfera. Quindi lì la cosa finisce.


Anche se il tuttologo avesse un briciolo di ragione sugli argomenti che tratta con sconvolgente incompetenza e perfetta malafede, la sua prosa anfanante e stentata, il lessico esangue, gli strafalcioni, il periodare regressivo da bimbo di tre anni significano, in modo palese, il vuoto culturale, la crisi definitiva ed irreversibile della società odierna che trova in questo esempio di analfabetismo moltiplicato all'ennesima potenza un punto di riferimento, uno psicofarmaco contro la nevrosi. Né si può obiettare che, poiché il testo riproduce alcuni passaggi di un'intervista, l'idioletto è meno sorvegliato: infatti chi dimostrerà il coraggio leonino di leggere un articolo di Heidi noterà, nell'ambito di un'esposizione un po' più articolata, il medesimo balbettio linguistico, la stessa confusione mentale e concettuale, simile al farfuglio di un bruto, che uscito da una caverna, scorge stupefatto, per la prima volta nella sua vita, un'eclissi.

Nel caso di cui ci siamo occupati, l'idioma è quello di uno per il quale l'epiteto più calzante è idioma trasformato in aggettivo e con una sola lettera differente.


Fote: Tanker Enemy

lunedì 2 febbraio 2009

Scie chimiche: la distruzione dei cumuli. Metodologie e motivazioni

Nell'ambito delle operazioni di aerosol clandestine nei cieli del mondo (chemtrails o scie chimiche), le ricerche svolte in questi ultimi mesi hanno portato ad alcune conferme sia per quanto riguarda gli obiettivi di questi esperimenti militari sia per quanto concerne i metodi e le strategie.

Tempo addietro, abbiamo mostrato diverse riprese video che evidenziavano un dettaglio rilevante: gli elementi chimico-biologici vengono dispersi, in moltissime occasioni, al di sotto o all'interno dei cumuli da bel tempo e quindi a quote non idonee alla formazione di scie di condensa.

I cumuli sono nubi di tipo basso. Essi si trovano a quote comprese tra gli 800 ed i 2.300 metri e si formano generalmente in presenza di alta pressione. Di solito quindi compaiono nelle giornate di bel tempo oppure subito dopo un acquazzone. I cumuli denotano valori di umidità atmosferici piuttosto alti.

A questo punto nasce un problema: i sistemi di comunicazione militare di ultima generazione tra le stazioni radar a terra, i satelliti, i velivoli con o senza pilota, i nanosensori wireless hanno bisogno di due condizioni:

a) Il medium atmosferico deve essere reso elettroconduttivo attraverso la dispersione di metalli quali l'alluminio ed il bario
b) I valori di umidità relativa devono mantenersi su livelli bassi

I militari hanno risolto questo problema, impiegando squadriglie di aerei che rilasciano nell'atmosfera (alle quote dei cumuli) sali di bario, trimetilalluminio e gel di silicio, così da creare un canale per le frequenze radio e, nel contempo, disgregare i cumuli presenti nonché impedire la formazione di nuovi.

Una volta che questo compito è terminato, altri velivoli vengono dirottati sulle aree nelle quali si deve operare una serie di sorvoli definibili "di mantenimento".

Ecco quindi spiegato l'impiego di aerei che, palesemente, rilasciano scie di tipo evanescente pur con temperature estremamente basse e che alcuni possono scambiare per contrails. Ciò rientra nell'esigenza di ottenere una valida dissimulazione nella creazione di una copertura elettroconduttiva a bassa quota che sia costituita da strati artificiali o da nebbia chimica. Infatti gli elementi dispersi con le scie di tipo non persistente hanno la capacità di diffondersi in tempi brevi nell'ambiente circostante, creando un effetto da vetro smerigliato. Il cielo appare opaco, riflettente, abbagliante. La colorazione azzurro pallido al mattino e bianco latte al pomeriggio, nonché la completa assenza di cumuli da bel tempo, rivelano la presenza di attività di aerosol che tutto sono fuorché scie di condensa.

Download video in Mpeg-2 formatI servizi meteo annunceranno giornate soleggiate con "innocue velature di passaggio" o nebbie diffuse... in realtà sono micidiali nebbie di ricaduta, originate dalla presenza di metalli ed altri elementi diffusi in atmosfera.





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