Nell'ambito delle operazioni di aerosol clandestine nei cieli del mondo (chemtrails o scie chimiche), le ricerche svolte in questi ultimi mesi hanno portato ad alcune conferme sia per quanto riguarda gli obiettivi di questi esperimenti militari sia per quanto concerne i metodi e le strategie.
Tempo addietro, abbiamo mostrato diverse riprese video che evidenziavano un dettaglio rilevante: gli elementi chimico-biologici vengono dispersi, in moltissime occasioni, al di sotto o all'interno dei cumuli da bel tempo e quindi a quote non idonee alla formazione di scie di condensa.
I cumuli sono nubi di tipo basso. Essi si trovano a quote comprese tra gli 800 ed i 2.300 metri e si formano generalmente in presenza di alta pressione. Di solito quindi compaiono nelle giornate di bel tempo oppure subito dopo un acquazzone. I cumuli denotano valori di umidità atmosferici piuttosto alti.
A questo punto nasce un problema: i sistemi di comunicazione militare di ultima generazione tra le stazioni radar a terra, i satelliti, i velivoli con o senza pilota, i nanosensori wireless hanno bisogno di due condizioni:
a) Il medium atmosferico deve essere reso elettroconduttivo attraverso la dispersione di metalli quali l'alluminio ed il bario
b) I valori di umidità relativa devono mantenersi su livelli bassi
I militari hanno risolto questo problema, impiegando squadriglie di aerei che rilasciano nell'atmosfera (alle quote dei cumuli) sali di bario, trimetilalluminio e gel di silicio, così da creare un canale per le frequenze radio e, nel contempo, disgregare i cumuli presenti nonché impedire la formazione di nuovi.
Una volta che questo compito è terminato, altri velivoli vengono dirottati sulle aree nelle quali si deve operare una serie di sorvoli definibili "di mantenimento".
Ecco quindi spiegato l'impiego di aerei che, palesemente, rilasciano scie di tipo evanescente pur con temperature estremamente basse e che alcuni possono scambiare per contrails. Ciò rientra nell'esigenza di ottenere una valida dissimulazione nella creazione di una copertura elettroconduttiva a bassa quota che sia costituita da strati artificiali o da nebbia chimica. Infatti gli elementi dispersi con le scie di tipo non persistente hanno la capacità di diffondersi in tempi brevi nell'ambiente circostante, creando un effetto da vetro smerigliato. Il cielo appare opaco, riflettente, abbagliante. La colorazione azzurro pallido al mattino e bianco latte al pomeriggio, nonché la completa assenza di cumuli da bel tempo, rivelano la presenza di attività di aerosol che tutto sono fuorché scie di condensa.
I servizi meteo annunceranno giornate soleggiate con "innocue velature di passaggio" o nebbie diffuse... in realtà sono micidiali nebbie di ricaduta, originate dalla presenza di metalli ed altri elementi diffusi in atmosfera.
Scie Chimiche: La Distruzione Dei Cumuli - Metodologie E Motivazioni - video powered by Metacafe
Tempo addietro, abbiamo mostrato diverse riprese video che evidenziavano un dettaglio rilevante: gli elementi chimico-biologici vengono dispersi, in moltissime occasioni, al di sotto o all'interno dei cumuli da bel tempo e quindi a quote non idonee alla formazione di scie di condensa.
I cumuli sono nubi di tipo basso. Essi si trovano a quote comprese tra gli 800 ed i 2.300 metri e si formano generalmente in presenza di alta pressione. Di solito quindi compaiono nelle giornate di bel tempo oppure subito dopo un acquazzone. I cumuli denotano valori di umidità atmosferici piuttosto alti.
A questo punto nasce un problema: i sistemi di comunicazione militare di ultima generazione tra le stazioni radar a terra, i satelliti, i velivoli con o senza pilota, i nanosensori wireless hanno bisogno di due condizioni:
a) Il medium atmosferico deve essere reso elettroconduttivo attraverso la dispersione di metalli quali l'alluminio ed il bario
b) I valori di umidità relativa devono mantenersi su livelli bassi
I militari hanno risolto questo problema, impiegando squadriglie di aerei che rilasciano nell'atmosfera (alle quote dei cumuli) sali di bario, trimetilalluminio e gel di silicio, così da creare un canale per le frequenze radio e, nel contempo, disgregare i cumuli presenti nonché impedire la formazione di nuovi.
Una volta che questo compito è terminato, altri velivoli vengono dirottati sulle aree nelle quali si deve operare una serie di sorvoli definibili "di mantenimento".
Ecco quindi spiegato l'impiego di aerei che, palesemente, rilasciano scie di tipo evanescente pur con temperature estremamente basse e che alcuni possono scambiare per contrails. Ciò rientra nell'esigenza di ottenere una valida dissimulazione nella creazione di una copertura elettroconduttiva a bassa quota che sia costituita da strati artificiali o da nebbia chimica. Infatti gli elementi dispersi con le scie di tipo non persistente hanno la capacità di diffondersi in tempi brevi nell'ambiente circostante, creando un effetto da vetro smerigliato. Il cielo appare opaco, riflettente, abbagliante. La colorazione azzurro pallido al mattino e bianco latte al pomeriggio, nonché la completa assenza di cumuli da bel tempo, rivelano la presenza di attività di aerosol che tutto sono fuorché scie di condensa.
I servizi meteo annunceranno giornate soleggiate con "innocue velature di passaggio" o nebbie diffuse... in realtà sono micidiali nebbie di ricaduta, originate dalla presenza di metalli ed altri elementi diffusi in atmosfera.
Scie Chimiche: La Distruzione Dei Cumuli - Metodologie E Motivazioni - video powered by Metacafe
Vorrei segnalare tra ieri domenica 01 febbraio e oggi lunedi 02 febbraio, tracce di un'intensa irrorazione nei cieli del cagliaritano... tant'è che dopo aver visto delle numerose scie verso il golfo di cagliari in direzione sud- est, sud-ovest e anche qualcuna a Nord domenica pomeriggio, stamattina 02 febbraio il cielo verso le 10,00 appariva plumbeo e avvolto da una coltre di nebbia chimica, tant'è che non riuscivano a filtrare i raggi solari...
RispondiEliminaRicordo ancora adesso le fitte nebbie e foschie chimiche che per molti giorni si sono avute in Piemonte, in piena estate. Assurdo.
RispondiEliminaE' significativo il fatto che in certe giornate di pesante irrorazione i valori di umidità relativa valutata dalle radiosonde nei vari siti di rilevamento (le radiosonde, quelle che gli "espertoni scientifici" del cicap definiscono, nelle loro confutazioni, non molto attendibili e che i meteorologi invece continuano ad utilizzare) a quote intermedie talvolta presentano dei crolli verso valori bassi, che aumentano di nuovo a quote più elevate, sopra i 4000 mt. Sarà una combinazione?
... a quote intermedie talvolta presentano dei crolli verso valori bassi, che aumentano di nuovo a quote più elevate, sopra i 4000 mt.
RispondiEliminaEsatto, Ginger, esatto.