“Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente”.
B. Brecht
Di recente il gentilissimo Pierpaolo Saba, coordinatore dell'U.S.A.C. Sardegna, mi ha fornito del prezioso materiale relativo alle scie chimiche ed alla sindrome di Quirra nell'isola. E' questa la dicitura con cui sono raggruppate gravi patologie (tumori, leucemie, linfoma non Hodgkin) diffuse nel Sarrabus, "sulla costa sud-orientale della Sardegna, a circa 80 km da Cagliari. Sorge qui la più grande base N.A.T.O. del Mediterraneo, il più vasto poligono sperimentale interforze d'Europa. E' una presenza oscura, lì da più di trent'anni, chiusa e inquietante con i suoi strani bersagli per le esercitazioni sparsi sul litorale o negli altopiani dell'entroterra".
Almeno sin dal 1977, in quest'area, comprendente i comuni di Villaputzu, con la tristemente nota frazione di Quirra, e di Perdasdefogu, sono numerose le morti per malattie tumorali e le nascite di bimbi con malformazioni orribili.
Quasi tutte le vittime operavano all'interno del poligono di tiro per un’azienda, la Vitrociset, che si occupa della manutenzione delle apparecchiature interne, o abitavano nelle campagne circostanti. Le persone colpite, per lo più soldati e pastori, appartengono a tutte le fasce tutte le età. Le analisi ed i prelievi del terreno hanno rilevato la presenza di uranio impoverito, di cesio 136 e tungsteno.
In questi ultimi tempi, è stato accertato che le patologie riscontrate, sono collegabili non alla radioattività degli elementi chimici sopra citati, ma alle nanoparticelle che, non trovando, a causa delle loro ridottissime dimensioni, idonee barriere nell'organismo, penetrano nel cervello, nel fegato, nella milza, nelle ghiandole linfatiche con effetti devastanti.
La sindrome di Quirra è un'atroce dimostrazione di quanto sia immondo l'apparato militare ipocritamente definito "difesa", laddove è strumento di aggressioni, di carneficine e di morte. Eppure questa realtà può solo allungare la già nutrita lista di orrori del nostro pianeta, devastato da generali pazzi e sanguinari, dai folli progetti di dominio del Dottor Stranamore.
La sindrome di Quirra, negata o ignorata o ridimensionata dalle autorità, attribuita dai militari a non meglio precisate tare genetiche, dovrebbe convincere il più strenuo difensore delle istituzioni, il più scalmanato ammiratore delle divise, almeno a tacere o a cambiare discorso. Si trova sempre un avvocato del diavolo, ma qui forse non è così facile. Eppure dove fallisce la malafede di chi celebra i benefici del nucleare, delle emissioni degli inceneritori, degli organismi geneticamente modificati, dei farmaci "anti-tumorali" (è arcinoto che sono dei vari toccasana), riesce l'indottrinamento.
Infatti, tra le vittime dell'uranio impoverito, del tungsteno e del cesio 136, è stato interpellato un soldato che, pur affetto da una sindrome mortale, con incredibile cecità, decanta di fatto i "valori" della "patria", magnifica l’espletamento del servizio. Egli, con intima persuasione pari solo al totale annebbiamento della sua coscienza ottenuto con anni di programmazione e di condizionamento mentale, afferma che è necessario sperimentare i sistemi d'arma, usare proiettili veri e le altre munizioni, per addestrare, in modo efficace, i soldati a combattere sul campo i "nemici". La "patria" va difesa: i nemici vanno neutralizzati. La vittima si identifica in toto con il carnefice e lo ama di un amore infinito, assoluto. Il sottufficiale snocciola, quasi infervorandosi, i luoghi comuni della propaganda bellicista, come fosse un demone che parla attrraverso un posseduto. Sconvolgente!
Questa distorsione della verità, di fronte alla quale il rovesciamento prospettato da Orwell in 1984, sembra quasi ingenuo, è espressa da un alienato che stupra la lingua in modo vergognoso, seppur del tutto inconsapevole. Già: questo stupro è forse più grave delle innominabili nefandezze perpetrate dai militari. Il “dovere" è il carcere mentale che il prigioniero, con le sue stesse mani, ha costruito. I nemici semplicemente non esistono, se non nei deliri di un allucinato. I veri nemici sono quelli che trovano sempre la carne da cannone, carne precedentemente ammollata. Il dovere è autoflagellazione e si potrebbe definire masochismo, se qui in gioco non fosse soltanto una mostruosa tara psichica, ma soprattutto l'inversione satanica del linguaggio, un'inversione antica come il mondo, ma oggi trionfante con il suo nero vessillo.
Dulce et decorum est pro patria mori: è dolce ed onorevole morire per la patria. Questo sventurato, come molti altri, muore contento per Satana e lo venera come fosse Dio.
Fonte: Tanker Enemy
B. Brecht
Di recente il gentilissimo Pierpaolo Saba, coordinatore dell'U.S.A.C. Sardegna, mi ha fornito del prezioso materiale relativo alle scie chimiche ed alla sindrome di Quirra nell'isola. E' questa la dicitura con cui sono raggruppate gravi patologie (tumori, leucemie, linfoma non Hodgkin) diffuse nel Sarrabus, "sulla costa sud-orientale della Sardegna, a circa 80 km da Cagliari. Sorge qui la più grande base N.A.T.O. del Mediterraneo, il più vasto poligono sperimentale interforze d'Europa. E' una presenza oscura, lì da più di trent'anni, chiusa e inquietante con i suoi strani bersagli per le esercitazioni sparsi sul litorale o negli altopiani dell'entroterra".
Almeno sin dal 1977, in quest'area, comprendente i comuni di Villaputzu, con la tristemente nota frazione di Quirra, e di Perdasdefogu, sono numerose le morti per malattie tumorali e le nascite di bimbi con malformazioni orribili.
Quasi tutte le vittime operavano all'interno del poligono di tiro per un’azienda, la Vitrociset, che si occupa della manutenzione delle apparecchiature interne, o abitavano nelle campagne circostanti. Le persone colpite, per lo più soldati e pastori, appartengono a tutte le fasce tutte le età. Le analisi ed i prelievi del terreno hanno rilevato la presenza di uranio impoverito, di cesio 136 e tungsteno.
In questi ultimi tempi, è stato accertato che le patologie riscontrate, sono collegabili non alla radioattività degli elementi chimici sopra citati, ma alle nanoparticelle che, non trovando, a causa delle loro ridottissime dimensioni, idonee barriere nell'organismo, penetrano nel cervello, nel fegato, nella milza, nelle ghiandole linfatiche con effetti devastanti.
La sindrome di Quirra è un'atroce dimostrazione di quanto sia immondo l'apparato militare ipocritamente definito "difesa", laddove è strumento di aggressioni, di carneficine e di morte. Eppure questa realtà può solo allungare la già nutrita lista di orrori del nostro pianeta, devastato da generali pazzi e sanguinari, dai folli progetti di dominio del Dottor Stranamore.
La sindrome di Quirra, negata o ignorata o ridimensionata dalle autorità, attribuita dai militari a non meglio precisate tare genetiche, dovrebbe convincere il più strenuo difensore delle istituzioni, il più scalmanato ammiratore delle divise, almeno a tacere o a cambiare discorso. Si trova sempre un avvocato del diavolo, ma qui forse non è così facile. Eppure dove fallisce la malafede di chi celebra i benefici del nucleare, delle emissioni degli inceneritori, degli organismi geneticamente modificati, dei farmaci "anti-tumorali" (è arcinoto che sono dei vari toccasana), riesce l'indottrinamento.
Infatti, tra le vittime dell'uranio impoverito, del tungsteno e del cesio 136, è stato interpellato un soldato che, pur affetto da una sindrome mortale, con incredibile cecità, decanta di fatto i "valori" della "patria", magnifica l’espletamento del servizio. Egli, con intima persuasione pari solo al totale annebbiamento della sua coscienza ottenuto con anni di programmazione e di condizionamento mentale, afferma che è necessario sperimentare i sistemi d'arma, usare proiettili veri e le altre munizioni, per addestrare, in modo efficace, i soldati a combattere sul campo i "nemici". La "patria" va difesa: i nemici vanno neutralizzati. La vittima si identifica in toto con il carnefice e lo ama di un amore infinito, assoluto. Il sottufficiale snocciola, quasi infervorandosi, i luoghi comuni della propaganda bellicista, come fosse un demone che parla attrraverso un posseduto. Sconvolgente!
Questa distorsione della verità, di fronte alla quale il rovesciamento prospettato da Orwell in 1984, sembra quasi ingenuo, è espressa da un alienato che stupra la lingua in modo vergognoso, seppur del tutto inconsapevole. Già: questo stupro è forse più grave delle innominabili nefandezze perpetrate dai militari. Il “dovere" è il carcere mentale che il prigioniero, con le sue stesse mani, ha costruito. I nemici semplicemente non esistono, se non nei deliri di un allucinato. I veri nemici sono quelli che trovano sempre la carne da cannone, carne precedentemente ammollata. Il dovere è autoflagellazione e si potrebbe definire masochismo, se qui in gioco non fosse soltanto una mostruosa tara psichica, ma soprattutto l'inversione satanica del linguaggio, un'inversione antica come il mondo, ma oggi trionfante con il suo nero vessillo.
Dulce et decorum est pro patria mori: è dolce ed onorevole morire per la patria. Questo sventurato, come molti altri, muore contento per Satana e lo venera come fosse Dio.
Fonte: Tanker Enemy
Un grazie di cuore a Rosario per aver postato questo fondamentale reportage.
RispondiEliminaMeditate gente, meditate....e muovetevi prima che sia troppo tardi.
Mike
Ciao Mike, non mi devi ringraziare. Valeva la pena riproporre questo articolo e quale blog era più indicato del tuo?
RispondiEliminaA pensare che i primi disinformatori su questo fenomeno sono proprio quelli che lavorano in base... io ne conosco alcuni e sono talmente ottusi che hanno paura che chiuda la base, per la disoccupazione, per il fenomeno a catena che farebbe fallire bar, ristoranti e quant'altro... ma ditemi voi se si deve ragionare così... stanno morendo tutti in rapida successione e ancora difendono quella base... stesso problema riguarda la base di Teulada, nella Sardegna su-occidentale, dove ogni anno fanno l'esercitazione interforze, che coinvolge militari e mezzi da vari paesi stranieri... e esplodono bombe vere... veleno su veleno... e tutto tace... bisogna fare qualcosa...
RispondiEliminaLa gente è troppo ottusa. Che cosa volgiono per svegliarsi?
RispondiEliminaEcco cosa vogliono per svegliarsi...ma continuano a dormire e a portare i bimbi all'aria aperta in una (che fu) tersa domenica di febbraio col sole splendente fino alle 9,30.
RispondiEliminaBUONGIORNO CAGLIARI!!!
22 febbraio 2009: pesantissime irrorazioni persistenti (con rinforzo non persistente qualche minuto dopo) su cielo blu profondo e completamente terso.
Ribadisco che non esistono rotte civili in quel punto né tantomeno rotte che si incrociano in quel modo.
Ciao a tutti... oggi Domenica 22 febbraio devo segnalare intensa attività di aerosol fuori dalle aerovie civili... come al solito ho scattato alcune foto e postate sul mio profilo flicker http://www.flickr.com/photos/zac-a-tac/
RispondiElimina... le direttrici sono nord-ovest/sud-est e nord-est sud-ovest... incredibile vedere quei bastardi in coppia che spruzzano merda in cielo... se avessi un bazooka.....
Questa gente senza un cervello (altrimenti le cose non starebbero come stanno) sono libere di suicidarsi con le loro mani, per quanto io sia fermamente contro discorsi del genere: il fatto è che così facendo portano nel baratro, senza alcun diritto, anche molti altri che invece vivrebbero pacificamente volentieri la propria vita e questo è inaccettabile.
RispondiEliminaIl lavoro nobilita ed è fondamentale per poter sopravvivere, ma quando un lavoro rappresenta la morte per il prossimo, sarebbe opportuno che i sostenitori del mondo militare e del suo lato bellico impostassero qualche bella rilessione: ne vale davvero la pena?
Ciao Ginger e ciao a tutti i lettori.
RispondiEliminaChi comanda questi infami burattini ha previsto tutto nei minimi particolari.
Alcuni sono pagati profumatamente per infiltrarsi nei blogs e diffamare e insultare di continuo. Altrimenti qualcuno mi deve spiegare perché lo fanno. Paladini dell'umanità? Preoccupati che la gente insorga per dei motivi inventati? Credo religioso? Credo politico?
Sono pagati per farlo e vivono di questo. E ci moriranno pure per loro stessa mano. Punto.
Gli altri, ha centrato perfettamente il problema l'amico Max, lavorano dentro le basi militari e nelle locations funzionali alle operazioni di aerosol e non arrivano a capire (perché indottrinati e plagiati a dovere da anni di lavaggi del cervello) che l'unica strada che abbiamo davanti porta alla fine. La più brutta.
Sono solo preoccupati che chiuda il bar o il ristorante (magari di qualche loro parente) in zona limitrofa alle basi.
La cosa che comunque fa più paura è l'assoluto silenzio dei mezzi d'informazione.
Oggi Cagliari e hinterland è un continuo viavai di tankers che rilasciano tutte ma proprio tutte le tipologie di scie chimiche esistenti.
E l'effetto è allucinante.
Cielo blu sfregiato in modo sfacciato e domani i giornali non ne parleranno...come sempre.
Siamo un regime militare e la democrazia è stata buttata nel cesso ed è stata tirata l'acqua.
E siamo ostaggi di un governo mondiale extranazionale che già esiste da tempo.
Solo i deficienti non se ne accorgono.
E' inutile che tremonti ne parli come una cosa futura necessaria. Ci sta prendendo per il culo sfacciatamente.
Altro che new world order...è purtroppo un old world order, già instaurato e operativo. Punto.
A noi non rimane altro che tenere alta la guardia e diffondere, divulgare, non si sa mai che qualche giorno qualche giornalista pazzo fuori dagli schemi abbia le palle di sbattere il problema in tv, vero circo equestre montato ad hoc e blindato... intanto sempre più persone prendono consapevolezza che queste irrorazioni non sono casuali... e destano vera preoccupazione...
RispondiEliminaCaro Max, qualcuno si sente al di sopra delle parti, al di sopra di tutto.
RispondiEliminaA tanto può arrivare il lavaggio del cervello.
I poveracci (di spirito) credono che vivendo nella menzogna siano esenti dal giudizio dei propri propri simili.
Provo una pena immensa per queste persone. Sono entrati nel "giro" e oramai non ne possono più uscire e i commenti che tentano di vedere qui pubblicati, ne sono la prova.
Purtroppo per quel qualcuno, al camposanto ci arriviamo tutti.
Buoni e cattivi.
Un resoconto di 30 minuti di follia a Sanremo, il 21 febbraio 2009...
RispondiEliminaSanremo february 21 2009 Attack from the sky
Terrificante video. Irrorazioni in formazione pianificate nei minimi particolari. Un gioco da ragazzi per gli avvelenatori, visto che i cittadini dormono e sono degli automi.
RispondiEliminaIl giorno dopo non sono stati da meno sul MAR LIGURE.
HANNO SCORDATO DI ELIMINARE LA FOTO SATELLITARE DEL 22 FEBBRAIO
Ancora più impressionanti i disegni chimici nella foto satellitare dello stesso giorno ma in altra modalità.
RispondiEliminaGLI ARTISTI DELLE CHEMTRAILS!!!
Il video fatto da Straker (www.tankerenemy.com)il 21 febbraio 2001 ha un suo seguito nei cieli della Sardegna il giorno seguente.
RispondiEliminaATTACCO CHIMICO MILITARE CON AEREI IN FORMAZIONE SU CAGLIARI
Grazie a Max per averlo immortalato e segnalato.
Nel suo album si trovano altri contributi sulle irrorazioni chimiche sull'Isola.
Mi correggo, il video di tankerenemy.com è del 21 febbraio 2009
RispondiEliminaConsiglio la visione di questo video, tanto spaventoso quanto reale. Purtroppo.
RispondiEliminaATTACCO CHIMICO SU TORINO.
Grazie Niko.