Sappiamo che è una perdita di tempo, perché dalle rape non si cava il sangue, ma ci sentiamo in dovere di replicare alll'egregio Dottor Montanari che, in un suo articolo, ha ritenuto di criticare Pier Paolo Saba, andando a vedere la classica pagliuzza. Non contento di ciò, l'egregio Montanari usa anche i soliti pseudo-argomenti da disinformatore incallito sul prelievo in quota e su una non dimostrabile correlazione (secondo lui) tra chemtrails e veleni di ricaduta che potrebbero anche venire da uno stabilimento industriale o dal traffico veicolare. A questa patetica obiezione abbiamo già risposto mille volte e non ripeteremo quindi la nostra replica, ma ci chiediamo se per caso il Dottor Montanari abbia mai infilato la testolina nella ciminiera di un inceneritore o sia mai stato accolto in un'area militare off limits per compiere i suoi prelievi e stabilire un nesso incontrovertibile tra nano-particelle e tumori. La provenienza degli inquinanti dagli impianti di icenerimento e dai poligoni è solo "un atto di fede, atto di fede che non ha valore scientifico, naturalmente e che dimostra l’assoluta mancanza di conoscenza specifica di questo signore".
Che poi costui sia "il direttore scientifico del laboratorio Nanodiagnostics di Modena in cui lavora part time la dott.ssa Gatti", o che sia presidente di una bocciofila, non cambia la sostanza delle sue depistanti affermazioni. Un nostro gentilissimo lettore Arturo così scrive a tale proposito: "Prof. Montanari, Lei ha scritto 'distogliere l'attenzione verso...': ma che cosa sta dicendo? Gli aerei militari che irrorano ci sono, li vediamo tutti, basta guardare il cielo. Passano gli aerei e il cielo si copre di una nebbia stranissima. Sono fatti questi!
Che gli inceneritori sono fabbriche di tumori è certo, ma putroppo dobbiamo fare i conti con la dura realtà: l'esercito sta aumentando gli aerosol nello spazio aereo italiano e questo è preoccupante, preoccupante soprattutto per la salute dei bambini che stanno crescendo, respirando nuvolette di bario e polimeri".
Professor Montanari, le scie tossiche sono come un inceneritore moltiplicato per mille e non sarà certo vantandosi di presiedere un laboratorio dalla dicitura in inglese che i sofismi diventeranno verità. Egregio Professor Montanari, non sa che il metodo scientifico si basa in primis sull'osservazione? Dunque, visto che asserisce di scorgere le scie mortali in cielo, perché non comincia ad investigare in modo serio sul fenomeno, invece di nascondersi dietro il classico dito? Se noi avessimo a disposizione il suo laboratorio, a quest'ora avremmo già spostato mari e monti più di quanto già facciamo e dichiarato in ogni dove che le scie degli aerei, quelli che lei vede, sono mortali. Volere è potere, almeno in questo caso. Infatti volenterosi ricercatori tedeschi sono riusciti là dove Lei ha miseramente fallito, dimostrando che il particolato che anche Lei, come tutti, inala, viene dal cielo.
Tra l'altro pare che Lei non abbia compreso l'articolo del Dottor Saba, poiché scrive: "Che le nanoparticelle generate da esplosioni non solo da bombe all'uranio, ma pure da quelle al tungsteno o comunque da processi combustivi ad alta temperatura si trovino a livello dei tessuti tumorali (ma anche di altri tessuti affetti da nanopatologie) è testimoniato in maniera certa e coerente da un numero molto alto d’indagini eseguite presso il nostro laboratorio". Infatti il Dottor Saba non ha disconosciuto che le nanoparticelle di uranio e tungsteno siano dannose, ma che la questione scie chimiche è ancora pervicacemente negata ed in modo colpevole.
Anche a noi sorge un dubbio: che il Dottor Montanari, pur con tutte le sue competenze, sia solo il rappresentante di un'opposizione voluta ed autorizzata dal sistema, un sistema con cui non si può mai scendere a compromessi, se si vuole essere credibili sino in fondo.
Che poi costui sia "il direttore scientifico del laboratorio Nanodiagnostics di Modena in cui lavora part time la dott.ssa Gatti", o che sia presidente di una bocciofila, non cambia la sostanza delle sue depistanti affermazioni. Un nostro gentilissimo lettore Arturo così scrive a tale proposito: "Prof. Montanari, Lei ha scritto 'distogliere l'attenzione verso...': ma che cosa sta dicendo? Gli aerei militari che irrorano ci sono, li vediamo tutti, basta guardare il cielo. Passano gli aerei e il cielo si copre di una nebbia stranissima. Sono fatti questi!
Che gli inceneritori sono fabbriche di tumori è certo, ma putroppo dobbiamo fare i conti con la dura realtà: l'esercito sta aumentando gli aerosol nello spazio aereo italiano e questo è preoccupante, preoccupante soprattutto per la salute dei bambini che stanno crescendo, respirando nuvolette di bario e polimeri".
Professor Montanari, le scie tossiche sono come un inceneritore moltiplicato per mille e non sarà certo vantandosi di presiedere un laboratorio dalla dicitura in inglese che i sofismi diventeranno verità. Egregio Professor Montanari, non sa che il metodo scientifico si basa in primis sull'osservazione? Dunque, visto che asserisce di scorgere le scie mortali in cielo, perché non comincia ad investigare in modo serio sul fenomeno, invece di nascondersi dietro il classico dito? Se noi avessimo a disposizione il suo laboratorio, a quest'ora avremmo già spostato mari e monti più di quanto già facciamo e dichiarato in ogni dove che le scie degli aerei, quelli che lei vede, sono mortali. Volere è potere, almeno in questo caso. Infatti volenterosi ricercatori tedeschi sono riusciti là dove Lei ha miseramente fallito, dimostrando che il particolato che anche Lei, come tutti, inala, viene dal cielo.
Tra l'altro pare che Lei non abbia compreso l'articolo del Dottor Saba, poiché scrive: "Che le nanoparticelle generate da esplosioni non solo da bombe all'uranio, ma pure da quelle al tungsteno o comunque da processi combustivi ad alta temperatura si trovino a livello dei tessuti tumorali (ma anche di altri tessuti affetti da nanopatologie) è testimoniato in maniera certa e coerente da un numero molto alto d’indagini eseguite presso il nostro laboratorio". Infatti il Dottor Saba non ha disconosciuto che le nanoparticelle di uranio e tungsteno siano dannose, ma che la questione scie chimiche è ancora pervicacemente negata ed in modo colpevole.
Anche a noi sorge un dubbio: che il Dottor Montanari, pur con tutte le sue competenze, sia solo il rappresentante di un'opposizione voluta ed autorizzata dal sistema, un sistema con cui non si può mai scendere a compromessi, se si vuole essere credibili sino in fondo.
Notare i due pesi e le due misure della dottoressa Gatti, laddove descrive la situazione di reale inquinamento ambientale da polveri di nanoparticelle metalliche rilevate in atmosfera ed al suolo nelle aree circostanti la base di Quirra. Nel caso delle scie chimiche, invece, insieme con il marito, ella ha più volte affermato che i dati che evidenziano metalli pesanti in acqua, polvere e piante delle aree sottoposte ad irrorazione, non sono attendibili, in quanto non direttamente collegabili agli aerosol indotti. Essi, in quel caso e solo in quello, parlano della necessità di prelievo direttamente nelle scie chimiche.
Due pesi e due misure, appunto, per tirarsi fuori (anche loro come altri "scienziati") dalla ingombrante questione chemtrails.
Questa speciosa contraddizione ci premeva di evidenziare.
Ringrazio sentitamente Rosario per aver accolto la mia richiesta di poter ospitare questo interessantissimo post.
RispondiEliminaQuando qualcuno parla di uranio impoverito e Quirra, in questo blog è sempre bene accetto.
Se poi l'argomento richiama le mortali scie chimiche, questa è casa sua.
Grazie a te, Mike.
RispondiEliminaGrazie Mike.
RispondiEliminaHo già detto che i messaggi che ricevo dai disinformatori (cialtroni), sono sempre bene accetti.
RispondiEliminaUno di loro, per esempio, che dice di essere un tecnico di volo (?), mi lascia dei bei commenti, a proposito di trimetil alluminio e bario nei carburanti, che riporto tali e quali (copia e incolla).
1) "Mi spieghi com'è possibile che non me ne accorgo quando faccio la prova con il termo densimetro, che il carburante è stato contaminato?"
Caliamo un velo pietoso sull'italiano (i suoi amici, quelli che scrivono per interposta persona, si son dimenticati di correggere oppure son messi maluccio anche loro).
Ammesso che egli sia un vero tecnico di volo, la prova col termo densimetro dice che un tale carburante ad una nota temperatura ha una certa densità. Non dice altro.
Le specifiche del carburante da analizzare in aeroporto sono esattamente quelle del carburante prodotto dalle raffinerie (ovvero adulterato).
Al cialtrone sfugge che i motori a reazione che devono bruciare carburante "adattato" alla produzione di chemtrails e che sono montati su moltissmi aeromobili commerciali, sono modificati in origine su progetto top secret (OVVIO).
Lo capirebbe un bambino ma lui no.
15 ANNI FA IL CARBURANTE JET A1 AVEVA SPECIFICHE DIVERSE MA OVVIAMENTE NESSUNO DI LORO LO DICE. CHIEDETELO AD UN CHIMICO PETROLIFERO ONESTO, NON AD UN CIALTRONE.
Ergo, nessun problema di combustione, anzi, motori più efficienti. LEGGI QUI
2) "I piloti si accorgerebbero subito di questa anomalia sia per il consumo eccessivo, sia durante la quotidiana prova di potenza dei motori."
NON ESISTE LA QUOTIDIANA PROVA DI POTENZA DEI MOTORI SE NON NELLA SUA FERVIDA FANTASIA. CAPITO BENE? NON ESISTE.
Se ne accorgerebbero se utilizzassero un carburante prodotto oggi su un motore di 15 anni fa non aggiornato.
Dimenticavo, il bario non viene miscelato col kerosene?
Ma che strano, lo dice anche wikipedia...ah, forse si sono dimenticati di elminarlo...no problem, ho fatto lo screenshot :)
che fai, non pubblichi i comment i commenti che [citando le tue stesse fonti] oggettivamente ti contraddicono? ;)
RispondiEliminaSei proprio un mongoloide dentro :)
Quando un piccolo ricercatore indipendente crea così tanto fastidio e non si riesce a controbattere in modo costruttivo, riceve centinaia di commenti simili.
RispondiEliminaQuesta gentaglia si è completamente bevuta il cervello e in un certo senso mi fa molta pena.
Giudicate voi.
Dimenticavo un piccolo particolare sempre per dovere di cronaca;
RispondiEliminaquesto individuo, nome Pierluigi, cognome Maschietto, lascia insulti dalla sede dell'INPDAP di Roma e l'IP di riferimento è 94.82.106.193
Ciao Mike, siamo di fronte ad ottusi mantenuti (da noi contribuenti) in malafede. Ma arriverà un giorno in cui ci sarà la resa dei conti e allora...
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