giovedì 15 ottobre 2009

La stampa francese: "A gennaio Israele attaccherà l'Iran"

Israele starebbe preparando un attacco alle installazioni nucleari iraniane da effettuare dopo il prossimo dicembre: è quanto riporta il settimanale francese Le Canard Enchainè. Secondo fonti francesi citate dal settimanale, le forze armate israeliane avrebbero ordinato da un fornitore d'Oltralpe razioni da combattimento per le proprie unità di elite e a tutti i riservisti attualmente all'estero sarebbe stato ordinato di fare rientro alle proprie unità entro dicembre.

Attacchi mirati - Inoltre, nella sua breve visita in Francia il Capo di stato maggiore israeliano, generale Gabi Ashkenazi, avrebbe rivelato all'omologo francese Jean-Louis Georgelin che lo Stato ebraico "non bombarderà l'Iran, ma potrebbe condurre operazioni terrestri nella zona". Infine, Israele starebbe pianificando attacchi mirati contro gli scienziati nucleari iraniani e si starebbe preparando ad azioni militari contro le milizie sciite libanesi di Hezbollah e l'organizzazione estremista palestinese di Hamas.

Khamenei in coma - Le indiscrezioni sull'attacco imminente israeliano contro l'Iran fanno il paio con quelle seconco cui l'ayatollah Ali Khamenei, Guida Suprema iraniana, ritenuto in coma. La notizia è stata data dal giornalista americano Michael Ledeen e nel giro di poche ore ha fatto il giro dei blog iraniani, tanto che diverse persone sarebbero già scese in piazza a Teheran. Ledeen gha spiegato: "Questa notizia mi arriva da una persona che si trova nella posizione di conoscere queste cose. So bene che è facile essere tratti in inganno, ma stavolta la fonte della notizia è eccellente". Leeden è stato consulente del Dipartimento di Stato americano e dei servizi di intelligence israeliani ed è esperto di terrorismo e politica estera. "Sto verificando ed invito tutti a fare altrettanto, la notizia è che lunedì pomeriggio, alle 14,15 ora locale, Khamenei ha avuto un collasso ed è stato trasportato nella sua clinica privata" insiste il giornalista e blogger.

Prove dell'offensiva a Creta - Già dal 28 maggio al 18 giugno dell'anno scorso oltre cento caccia F16 e F15, con l’ausilio di aerei per il rifornimento in volo, condussero una missione di 1.500 chilometri, la stessa distanza che divide lo Stato ebraico dall’impianto nucleare iraniano di Natanz, in quella che fu battezzata con il nome di operazione Glorious Spartan. In quella occasione Mohammed El Baradei, il direttore dell’Aiea, l’ente per l’energia atomica dell’Onu, commentò la notizia delle simulazioni di attacco israeliano all'Iran con queste parole: "E' la peggiore opzione possibile. Trasformerebbe la regione in una palla di fuoco. Se l’Iran non sta già costruendo armi nucleari, lo farà in modo accelerato con la benedizione di tutta la popolazione".


Fonte: Tiscali.it
15 ottobre 2009



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