giovedì 9 luglio 2009

Attacco all'informazione

Recenti fatti ed acquisizioni ci inducono a pensare che la disinformazione stia preparando un attacco contro il Comitato Tanker Enemy, evitando, però, di sfiorare la questione "scie chimiche", ma appigliandosi a cavilli del ginepraio normativo. E' quindi possibile che qualcuno decida di ricorrere a calunnie, ad insinuazioni e ad accuse del tutto pretestuose, pur di bloccare la divulgazione sulle scie chimiche. Qualsiasi eventuale azione contro il Comitato Tanker Enemy, nella forma di sabotaggio del blog o di iniziative "legali" contro i suoi rappresentanti dovrà essere interpretata come un pretesto per censurare l'informazione. Qualsiasi eventuale misura, dichiarazione ed addebito ai danni del Comitato e dei suoi esponenti sarà una plateale scusa volta a criminalizzare la libertà di espressione e di ricerca.


Ecco come lo Stato impiega alcuni operatori appartenenti alle forze dell'ordine. Clicca qui.




Fonte: Tanker Enemy

6 commenti:

  1. Registro l'ingresso di qualcuno dal server del Consiglio regionale della Sardegna.

    Spero che si dia da fare e non sia il solito scaldapoltrona.

    Ma si sa, chi vive sperando...

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  2. La divulgazione cresce... anche i più scettici si informano e capiscono... col tempo arriveremo alla totale presa di posizione contro questo scempio di massa!!!

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  3. Da come e quanto si stanno dimenando gli idioti (idiots) disinformatori, gli sforzi nel divulgare il più possibile stanno dando buoni frutti.

    Proprio il nervosismo crescente di certi personaggi ci dà la misura esatta che tutto ciò che facciamo non è vano, anzi.

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  4. Per fortuna non esiste solo la rete per divulgare le verità scomode al regime...abbiamo a disposizione un'arma che non possono annullare:i contatti umani interpersonali e non bisogna mai trascurarli!Noi stiamo diffondendo anche in questo modo...le due cose si complementeranno sempre più!!!!

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  5. @Alessandra

    Sottoscrivo e aggiungo che secondo me è meglio parlare con chi ha un minimo di conoscenze scientifiche, anche solo basi di chimica e/o fisica.

    Il ghiaccio non si forma a 2000 metri con 25 gradi centigradi di temperatura e chi ha studiato un minimo, lo sa.

    Per esempio, oggi a Cagliari ci sono 34 gradi e ciò significa che a 2000 metri (quota stimata dei tankers che stanno sciando) ci sono 12 gradi in meno: 22!

    Ma anche se fossero a 8000 metri (quota minima media per la formazione delle (inesistenti) scie di condensa e la temperatura fosse di meno 14 gradi centigradi, NON CI SAREBBE MAI CONDENSA.

    E' questo che bisogna sottolineare agli "scettici".

    Avete capito scienziati-servi venduti agli avvelenatori?

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