martedì 14 luglio 2009

Le dichiarazioni di A.C. Griffith sulle scie chimiche

Ho tradotto un'intervista rilasciata da un ex militare statunitense, A.C. Griffith ad una giornalista radiofonica, Joyce Riley. Ho deciso di pubblicare le parti dell'intervista che contengono notizie credibili, soprattutto perché tangenti o coincidenti con le informazioni finora acquisite dai vari ricercatori (ad esempio, sul progetto R.F.M.P. - V.T.R.P.E.). Ho, invece, omesso le affermazioni superflue e quelle depistanti, come le speculazioni sugli uragani Ivan e Kathrina che sarebbero stati scatenati dai Russi. Sappiamo che non è vero: Russi e Statunitensi e, più in generale, le varie superpotenze e potenze sono coalizzate contro le popolazioni, altrimenti non si comprenderebbe perché i Russi abbiano creato delle basi H.A.A.R.P. proprio come i loro "rivali" e per quale motivo usino le scie chimiche a danno dei cittadini inconsapevoli. Non escludiamo che, in qualche occasione, Federazione russa ed U.S.A. siano stati impegnati in scaramucce, ma da decenni i due stati cooperano in piani strategico-militari (almeno sin dal 1963, quando era presidente John Fitzgerald Kennedy: si ricordi il National security action memorandum n. 271) Si tratta della solita disinformazione o, per lo meno, delle distorsioni dovute ad un malinteso senso del patriottismo. Sono le stesse aberrazioni che incrinano le indagini dell'ingegnere Thomas Bearden: anch'egli, infatti, ritiene che i Russi attacchino gli Statunitensi con armi scalari, come se le forze armate a stelle e strisce non fossero in grado di prevenire e neutralizzare qualsiasi aggressione esterna, come se l'arsenale nucleare nord-coreano non fosse stato sviluppato grazie a tecnologie statunitensi. Insomma Mosca e Washington fanno il paio per malvagità e spregiudicatezza.


Intervista rilasciata da A.C. Griffith a Joyce Riley. Griffith è uno dei ricercatori sulle operazioni globali di irrorazione che è venuto allo scoperto.


A.C. Griffith è stato associato al N.S.A. per il quale ha condotto operazioni top secret, è esperto di crittografia e, in tempi più recenti, è stato coinvolto in operazioni della C.I.A. E’ stato sposato con una donna avvocato e giudice, suo suocero è stato Capo della Giustizia della Corte Suprema della Virginia.

Questa è una trascrizione testuale di quello che ha detto durante l'intervista condotta da Joyce Riley.

Griffith

Alcuni anni fa ho ricevuto una chiamata da Mike Blair della testata "Spotlight", giornale di Washington, ora chiamato "The American Free Press”: egli mi ha chiesto di aiutarlo a lavorare con lui a proposito delle scie rilasciate dagli aerei. Il tempo è passato: credo siano passati circa otto o nove anni.

Siamo stati realmente all'interno del programma. Eravamo le uniche persone nel mondo che sono state effettivamente all'interno del programma, il programma di aerosol, il programma “chemtrails”.

Sto parlando, in realtà, dell’operazione gestita nella base area di Wright Patterson. Il programma era codificato con parecchi acronimi e nessuno avrebbe mai infranto il segreto che lo copriva.

Sappiamo che alcune persone sono morte nel corso di tale programma. Alcune persone sono state colpite, affinché fossero convinte a restare “calme”. Sappiamo che altre cose sono successe a persone-chiave di questo programma. Uno dei personaggi-chiave che ha progettato l'aerosol, aerosol di sali di bario, era stato incaricato dall'amministrazione Reagan, ma ora è rinchiuso nel penitenziario federale. Essi vanno da lui per porgli delle domande, ma è ancora in prigione.

Ciò è fonte di preoccupazione, non è vero? L'uomo che ha progettato l'aerosol di sali bario è in prigione!

All'inizio, gli aerei volavano relativamente bassi, 10.000 piedi o meno e, nel frattempo, il programma si stava sviluppando. Erano per la maggior parte aerei della C.I.A. Ora il programma è stato esteso ad aerei commerciali e di linea che sono stati dotati di dispositivi per l’erogazione, dispositivi gestiti da sistemi informatici e satelliti in modo da distribuire le miscele di sali di bario. Il nome in codice del progetto è “Cloverleaf". E' molto riservato: è il più segreto che io abbia mai visto. Delle persone sono morte per averne parlato.

Ho ascoltato la sua trasmissione pochi minuti fa, il generale (che ha parlato, n.d.r.) ha affermato di essere molto patriottico e si sente costretto a parlare ed è esattamente come mi sento io. Sono molto patriottico. Sono nato prima della Seconda guerra mondiale, sono anziano.

Io vengo da quella generazione, con la mente già formata. Questo è il mio paese, lo vedo dissolversi. Il mio paese è stato distrutto, proprio di fronte ai miei occhi e le persone vengono ferite. Questo è il motivo per cui ho accettato di partecipare al programma radiofonico di oggi. Molti di voi mi hanno chiesto tante volte di farlo e sono stato molto riluttante, ma è giunta l'ora, l'ora di parlare e di divulgarlo alla gente.

Riley

Lo fa mettendo a rischio la sua vita, non crede?

Griffith

Sì, è proprio così.

Riley

Quindi ci sono persone che hanno perso la vita, persone che sono ora in carcere a seguito della divulgazione di tali informazioni. Lei dice di essere stato molto patriottico: è ancora molto patriottico e lo sta facendo per patriottismo, per amore per questo paese?

Griffith

Nella stessa misura in cui so che lei lo è (patriottica, n.d.r.).

Riley

Esattamente, esattamente!

Griffith

Veda Joyce, io provengo da Richmond in Virginia, a pochi chilometri dal posto dove ci fu Patrick Henry nel 1775. Egli parlava di Thomas Jefferson, George Washington ed altri nella chiesa di St. John's. Lamentavano l'oppressione proveniente dal Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord in quel periodo. Egli è stato obbligato da loro a non prendere decisioni strategiche in merito e concluse il suo discorso, dicendo loro: "Non so quale altra direzione si possa scegliere, ma datemi la libertà (di decidere, n.d.r.) o la morte". Penso che ci stiamo avvicinando ad un momento come quello. [...]

Continuiamo con lo scandalo Iran Contras. Il computo dei corpi, all'aeroporto militare di Mena, Arkansas, è stato di circa settantacinque persone di cui è stato inscenato il suicidio. La C.I.A. ha gestito tutta la cosa all'aeroporto di Mena. Ci hanno messo in mezzo la società Richmond Aviation (per conto della C.I.A.) e portato gli aerei in tutte le parti del mondo per la rimessa a nuovo. Barry Seals torna alla ribalta: ricordatevi di Barry Seals e dei fatti di J.F.K. e di Carlos Marcello, il trafficante di droga. Barry Seals procurò un KC123 dalla base di Wright-Patterson per l'America del Sud e ricevette la droga in cambio. Ci sono stati affari per centinaia di tonnellate di droga. Era tantissima droga, treni merci carichi di stupefacenti e settantacinque persone che rimasero coinvolte, compreso Vance Pollster, vennero prelevate.

Notare una cosa interessante: l'Ammiraglio Jeremiah Border era a capo di operazioni navali. Era un ebreo. Si era arruolato in Marina, quando aveva diciassette anni. Ci rimase per sei anni e fu in lizza per divenire l'ufficiale numero uno della Marina militare degli Stati Uniti. Be’, inaspettatamente una notte decise di “uccidersi” nella sua casa, sparandosi due volte nel petto con il fucile. Egli si era opposto al progetto chemtrails. Poi il progetto chemtrails cominciò dopo che l'ammiraglio Border fu sostituito. Così, si vede l'immagine di come funziona questa faccenda. La C.I.A. finanzia progetti con fondi acquisiti altrove. Non necessariamente le somme che sono destinate alla C.I.A. provengono dal Congresso. Il Congresso è completamente ignaro del programma di aerosol. Hanno paura di chiedere.

Ebbi un incontro con l'amministratore degli stanziamenti del Congresso. Percorse tutto il tragitto da Richmond a Washington per incontrarmi. Trascorremmo circa un'ora e gli feci una panoramica completa (del programma chemtrails, n. d.. r). Lui mi guardò, si alzò e disse: "Che cosa aspetti che faccia, Griff? Essi mentirebbero anche a me". Gli strinsi la mano, abbracciai la segretaria e me ne andai. [...]

Riley

Parliamo di chemtrails: lei ha fatto ricerche significative: è stato lei stesso nel programma? Che cosa ha appreso?

Griffith

Non è così semplice, Joyce, si tratta di una cosa molto complicata. È necessario conoscere la gente, è basilare sapere che cosa sono in grado di fare, è essenziale conoscere le loro intenzioni, è necessario rendersi conto che si tratta di persone senza volto che non sono state elette. Non si sa chi siano, non si sa che cosa stiano mettendo in quegli aerei. La sicurezza delle sostanze che stanno mettendo in quegli aerei... qualsiasi cosa essi mettano nell'aereo viene poi fuori dal velivolo. Questa è la vera preoccupazione.

All''E.P.A. è stato intimato di tenere il naso fuori dalla faccenda. Qui in Virginia, persone di alto livello del Dipartimento della qualità ambientale, mi hanno detto che vogliono essere lasciati in pace e che non si deve verificare la qualità dell'aria, quando si tratta di aerosol. Dicono che bisogna parlare solo di livelli di ozono.[...]

La D.A.R.P.A. è coinvolta negli aerosol. Li abbiamo beccati, mentre irroravano la città di Ashville nel North Carolina diversi anni fa con la sostanza chiamata B.C.T.P. sviluppata sotto contratto presso l'Università del Michigan.

Il rappresentante del Congresso Dennis Kucinich introdusse l'H.R. 2799. Fu chiamato da parte e gli fu ingiunto di ritirare la proposta di legge. Lui lo fece e calò un velo di silenzio sulla faccenda. [...]

I piloti probabilmente non sanno quello che fanno: gli equipaggi che hanno messo lì non hanno idea del perché siano lì. Riteniamo che sia stato comunicato loro che si tratta di operazioni governative per contrastare il global warming. Credono sia così, ma in realtà lo scopo è ben diverso.

Si tratta di un sottoprogramma della Marina chiamato V.T.R.P.E. Questo è ciò che è veramente. Abbiamo sentito tutti i tipi di spiegazioni per sette, otto anni, ma riguardano il V.T.R.P.E. E' un sistema computerizzato: R.F.M.P. e V.T.R.P.E. comprendono programmi e sottoprogrammi. E’ stato messo a punto per la prima volta per la portaerei “Enterprise” e per altre portaerei per la visualizzazione del campo di battaglia. Il sistema non funzionerebbe adeguatamente oltre il terreno o piuttosto con poca precisione, senza la creazione di un corridoio di onde radio sulla terra per cui è necessario spargere una miscela di sali di bario che consente all'intero sistema di funzionare. E 'il sistema che usano gli Stati Uniti in Afghanistan ed Iraq e probabilmente sarà impiegato in Iran e in alcuni altri teatri di guerra. [...]

Nell'ambito del programma della Marina troviamo la D.A.R.P.A. che è addentro alle biotecnologie: è quello di cui parla Clifford Carnicom. Egli ha individuato molte sostanze biologiche nocive provenienti dagli aerosol. Abbiamo la più grande ammirazione per Carnicom ed abbiamo ammirazione per il meteorologo Scott Stevens. Quindi la D.A.R.P.A. è coinvolta. [...]


Il V.T.R.P.E. è un sotto programma, un programma computerizzato riguardante il sistema di pianificazione delle radio frequenze nelle missioni (di guerra, n.d.r.): è la chiave senza la quale noi (esercito U.S.A., n.d.r.) non possiamo combattere le guerre. Nella seconda guerra mondiale tu prendevi un soldato col fucile e gli dicevi: “Spara”. Oggi le operazioni militari sono guidate dai satelliti e da radar a terra. La D.A.R.P.A. è entrata nel programma; un'altra agenzia è entrata nel programma e non si sa che cosa venga fuori (dall'aerosol, n.d.r.) di quegli aerei [...] Gli Statunitensi sono all'oscuro di tutte queste operazioni, vivono le loro vite senza sapere [...]

Joyce

Parlami dei misteriosi boati.

Griffith

I boati si odono in tutti gli U.S.A. Non sappiamo quale sia la vera causa: probabilmente è l'effetto di un trasmettitore interferometro che scuote la terra, può scatenare terremoti. A volte si possono udire delle deflagrazioni che attraversano le città. È o stesso sistema che sta provocando uragani, aumentandone la potenza. [...]

9 commenti:

  1. Grazie Straker, non posso però esimermi dal dire pubblicamente che un gran lavoro l'hai fatto anche tu dietro le quinte.

    Senza il tuo prezioso supporto informatico il post non sarebbe uscito!

    G R A Z I E

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  2. Senza la Tua traduzione non saremmo qui a rallegrarci dell'ottimo risultato. Mio fratello ed io siamo lieto di poterti dare una mano, quando possibile, caro amico. Grazie a te!

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  3. Zret chiedo venia! Il ringraziamento era (sottinteso) anche rivolto a te.

    Mike

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  4. Ciao
    Ogni tanto qualcuno che sa si sbottona: come al solito non è il turno dell'italia, però...

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  5. Urge inventarci qualcosa... che ne dite? Io sono parecchio preoccupato per l'avvicinarsi dei test veri e propri, con le maledette onde a ultra bassa frequenza... qui in sardegna sarebbe un genocidio!!!! E dubito che si riservino di fare i test in zone isolate...

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  6. Voglio ringraziare e salutare i numerosi navigatori che vengono a visitare il mio blog ed in particolare tutti quelli che lavorano nelle istituzioni, università, ospedali.
    Evidentemente certi ambienti non sono marci del tutto.

    Questo mi dà la forza di continuare a divulgare l'immane scempio e mi fa capire che non sono solo in questa "battaglia".


    Mike

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